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"Adotta una famiglia di profughi iracheni!"

Articolo, 23 Ottobre 2014

Caritas Italiana propone a famiglie, parrocchie e diocesi una campagna di gemellaggi per sostenere famiglie di profughi iracheni. L’iniziativa raccoglie l’appello proveniente soprattutto dai Vescovi locali, coinvolti nell’emergenza e nella prima accoglienza di migliaia di persone, prive del necessario in seguito alle persecuzioni scatenate dai terroristi dello Stato islamico. Ci si può impegnare per un giorno (5 euro), un mese (140 euro), un trimestre, un semestre o per un anno.

Con le vittime, in attesa della tregua

Articolo, 25 Luglio 2014

Nonostante le ripetute richieste di fermare le armi, in Terra Santa prosegue il conflitto. “Centinaia di migliaia di famiglie vivono alla giornata - afferma padre Raed, direttore di Caritas Gerusalemme - quasi 90.000 persone hanno abbandonato le loro case a seguito dei bombardamenti e non possono vivere senza aiuti esterni”. L’appello e la condivisione di Caritas Italiana.

"Vicini alla comunità ucraina in Italia, solidali con il suo popolo"

Articolo, 22 Febbraio 2014

“Con l’animo preoccupato seguo quanto in questi giorni sta accadendo a Kiev. Assicuro la mia vicinanza al popolo ucraino e prego per le vittime delle violenze, per i loro familiari e per i feriti. Invito tutte le parti a cessare ogni azione violenta e a cercare la concordia e la pace del Paese”. L’appello di Papa Francesco al termine dell’udienza generale di mercoledì scorso è rilanciato da Caritas Italiana, che dà voce anche a tutta la numerosa comunità degli ucraini residenti in Italia.

Con i più bisognosi, a partire dai bambini

Articolo, 11 Ottobre 2013

Mentre un nuovo naufragio causa decine di vittime nel Canale di Sicilia, Save the Children e Caritas Italiana aprono a Lampedusa uno spazio per aiutare i minori immigrati.“È un segno di sostegno e tutela, frutto di una collaborazione tra organismi che rende concreta la solidarietà e che rende tangibile la carezza del Papa verso i più piccoli; un modo per rinnovare la vicinanza alla comunità locale e a tutti coloro che arrivano su quest’isola, a partire proprio dai bambini” commenta don Francesco Soddu, direttore di Caritas italiana.

Un cuore povero per Natale

Articolo, 23 Dicembre 2019

Il Messaggio di auguri di Mons. Stefano Russo, Segretario Generale della CEI: “Una cosa sola può fare la differenza a Natale: un cuore povero”.

Nella luce del Risorto

Articolo, 28 Marzo 2018

Dal Presidente e dal Segretario Generale della CEI gli auguri pasquali a tutti i vescovi e le comunità che sono in Italia.

Più forte di ogni distrazione

Articolo, 25 Dicembre 2016

“Fermiamoci davanti al presepe, e davanti alla grotta ascoltiamo il nostro cuore senza paura. Di fronte al divino Bambino tutto può emergere. La sua umiltà scioglie le nostre presunzioni, la sua debolezza cancella le nostre miserie, la sua luce discreta illumina le nostre oscurità, dissipa le nostre confusioni, il suo sguardo inerme sostiene la fragilità dei nostri passi”. Così il Cardinale Angelo Bagnasco nell’omelia di Natale.  

Il Papa per l'Ucraina

Articolo, 03 Aprile 2016

Nella domenica della Divina Misericordia, il pensiero di Papa Francesco è andato a quanti “più hanno sete di riconciliazione e di pace”. In particolare, il Santo Padre ha fatto riferimento all’Ucraina, a coloro che “rimangono nelle terre sconvolte dalle ostilità” e a quel milione e più di persone che “sono stati spinte a lasciarle dalla grave situazione che perdura”. Di qui la scelta di indire “una speciale colletta in tutte le Chiese cattoliche d’Europa domenica 24 aprile”.  

Mons. Galantino in Kurdistan

Articolo, 09 Dicembre 2015

Martedì 8 dicembre Il Sole 24Ore ha pubblicato il racconto inviato dal Kurdistan iracheno dal Segretario Generale della Cei, che ha scelto di aprire il Giubileo della Misericordia con un gesto di vicinanza e condivisione con i fratelli perseguitati. A nome della Chiesa italiana ha promesso: «Non temete! Finché avrete bisogno, noi saremo al vostro fianco».

Un gemellaggio con i profughi iracheni

Articolo, 14 Ottobre 2014

"Arrivare in Iraq è stato un segno per dar continuità all'attenzione della Chiesa italiana verso i più poveri; ma, dopo quello che qui abbiamo visto, non possiamo che rispondere con tempestività e concretezza. E la via più diretta può essere quella dei gemellaggi". Questo, dall'Iraq, l'invito del Segretario Generale della CEI, in missione con una piccola delegazione di Caritas Italiana. "Al rientro - ha concluso - Caritas diffonderà i parametri per operare subito".

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