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"Non lasciamoci rubare la gioia dell'evangelizzazione!"

Articolo, 13 Giugno 2014

«Il grande rischio del mondo attuale, con la sua molteplice ed opprimente offerta di consumo, è una tristezza individualista che scaturisce dal cuore comodo e avaro, dalla ricerca malata di piaceri superficiali, dalla coscienza isolata» (Evangelii gaudium, 2). Pertanto, l’umanità ha grande bisogno di attingere alla salvezza portata da Cristo”. Il Messaggio per la Giornata Missionaria Mondiale, che sarà celebrata il prossimo 19 ottobre, è imperniato sulla gioia, che appartiene a chi lascia spazio a Dio; è gioia che si apre al dono.

Con Cristo, vergine povero e obbediente

Articolo, 08 Aprile 2014

L’Ordo Virginum è una particolare espressione di vita consacrata, rifiorita nella stagione post-conciliare. In Italia oggi è presente in 113 diocesi: alle circa 500 consacrate se ne affiancano quasi altrettante in fase di discernimento e di formazione. Tra i tratti distintivi che concorrono a descriverne il carisma vi sono la sequela di Cristo vergine, povero e obbediente, la dedizione alla Chiesa particolare e la vita nel mondo, nonché un rapporto specifico con il Vescovo. La Commissione Episcopale per il clero e la vita consacrata ora vi dedica una Nota pastorale.

I passi della fede, respiro della vita

Articolo, 15 Ottobre 2013

“Sulle strade del mondo” è il tema della Giornata Missionaria Mondiale, che si celebra domenica 20 ottobre. “Le strade evocano ogni spazio aperto e percorribile, dove l’altro può farsi vicino e dove si incrociano sguardi, parole, timori e speranze, diffidenze e nuove amicizie”, scrive il direttore di Missio, ricordando che l’andare è condizione perché “la fede diventi capace di ispirare e rinnovare il vivere quotidiano”. La vicenda dei missionari interpella così quella di ogni cristiano, per una fede portata “in ogni respiro della vita”.

Pescatori in trappola: vita da schiavi nei mari asiatici

Articolo, 09 Aprile 2019

Nei mari asiatici, tra Cina e Thailandia, migliaia di uomini ogni anno vengono imbarcati su pescherecci lunghi al massimo trenta metri, dove rimarranno ostaggio delle aziende del pesce, senza toccare terra per molto tempo. Le condizioni di vita sono disumane: si mangia poco e non si riposa mai. Quattordici ore al giorno di lavoro ininterrotto e la paga da fame arriverà solo al momento dello sbarco.

» da Apostolato del mare

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