Catechesi

“Questa è la nostra fede” – Nota pastorale sul primo annuncio del Vangelo

"Questa è la nostra fede" - Nota pastorale sul primo annuncio del Vangelo

tutti i credenti già battezzati sono chiamati ad emettere la solenne professione della fede in Dio, Padre e Figlio e Spirito Santo. Il segno della croce è pertanto la formula–base della nostra fede, in quanto ne esprime i due misteri principali: la santa Pasqua del Signore e la santa uni–trinità di Dio.

Il capitolo finale (Noi lo annunciamo a voi) propone delle essenziali indicazioni operative per attuare una pastorale di primo annuncio. Esse riguardano i soggetti, la pedagogia, i destinatari, le forme occasionali e quelle organiche.

Nel suo insieme, la Nota vuole orientare e aiutare concretamente a tradurre quanto affermato nel documento Il volto missionario delle parrocchie in un mondo che cambia: «C’è bisogno di un rinnovato primo annuncio della fede. E compito della Chiesa in quanto tale, e ricade su ogni cristiano, discepolo e quindi testimone di Cristo; tocca in modo particolare le parrocchie»[3] (n. 6).

Affidiamo a Maria, “stella dell’evangelizzazione”, l’auspicio che la presente Nota venga accolta e valorizzata per quello che vuole essere: uno strumento di lavoro chiaro, concreto, efficace, perché la nostra Chiesa in Italia assuma con nuovo slancio la missione evangelizzatrice, affidatale da Gesù Risorto, speranza del mondo.

Roma, 15 maggio 2005

Solennità di Pentecoste

S.E. Mons. Francesco Lambiasi
Presidente della Commissione Episcopale
per la dottrina della fede, l’annuncio e la catechesi

PRESENTAZIONE

     Preparata dal grande giubileo del Duemila, la santa Chiesa di Gesù Cristo è entrata nel terzo millennio con la chiara coscienza e la convinzione sempre più condivisa che la missione di annunciare il Vangelo a ogni creatura è ancora ben lontana dal suo compimento, anzi è appena agli inizi.

Con gli orientamenti pastorali dell’episcopato italiano per questo primo decennio del Duemila, Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia, si è delineato e decisamente intrapreso un cammino pastorale con l’obiettivo della «comunicazione del Vangelo ai fedeli, a quanti vivono nell’indifferenza e ai non cristiani, qui nelle nostre terre e nella missione ad gentes»[1]. Questo obiettivo richiede che si ponga mano a un impegno di primo annuncio del Vangelo, sia perché cresce il numero delle persone non battezzate o che debbono completare l’iniziazione cristiana, sia perché molti battezzati vivono come se Cristo non esistesse; inoltre anche in quanti ripetono i segni della fede, non sempre alle parole e ai gesti corrisponde un’autentica e concreta adesione alla persona di Gesù Salvatore.

Anche l’Italia, come in generale tutta l’Europa, «si colloca ormai tra quei luoghi tradizionalmente cristiani nei quali, oltre a una nuova evangelizzazione, in certi casi si impone una prima evangelizzazione»: così scriveva Giovanni Paolo II, il grande missionario del mondo, nell’esortazione apostolica Ecclesia in Europa[2]. In un contesto obiettivamente missionario, come il nostro, occorre riportare al centro di ogni Chiesa diocesana e di tutte e singole le comunità parrocchiali il primo annuncio della fede. E a questa meta che è esplicitamente dedicata la presente Nota pastorale, come risulta dalla struttura in cui essa è articolata.

Il primo capitolo (Alle sorgenti dell’evangelizzazione) ha lo scopo di descrivere l’importanza, il contenuto, i linguaggi, le finalità del primo annuncio del Vangelo, inquadrandolo nel vasto orizzonte dell’evangelizzazione. Infatti se è vero che è il Vangelo a fare la Chiesa ed è la Chiesa in quanto tale a fare l’evangelizzazione, è anche vero che questa può avvenire solo seguendo lo stile del Signore Gesù. Per questo, dopo aver presentato alcuni tratti sintetici del volto del divino evangelizzatore, si propone il contenuto essenziale di questo annuncio: “Gesù Cristo, crocifisso e risorto, è il Signore e l’unico salvatore del mondo”. L’evento della Pasqua rimane pertanto il nucleo germinale di tutto il processo di trasmissione del Vangelo e del successivo sviluppo del dogma. Questo contenuto identico in tutti i tempi e in tutti i luoghi può essere espresso in diversi linguaggi e generi letterari, come attesta il Nuovo Testamento: proclamazioni dì fede, inni o cantici, racconti e testimonianze, ma sempre con la sua nota irrinunciabile di “lieto messaggio”.

Il secondo capitolo (Comunicare il Vangelo oggi) tenta una contestualizzazione del primo annuncio del Vangelo nello scenario dell’attuale frangente culturale, segnato da un avanzato processo di secolarizzazione ma anche da un diffuso bisogno religioso, seppure fragile e ambiguo. Provocata da questo contesto, la comunità cristiana deve saper riesprimere la sua fedeltà ai caratteri fondamentali del messaggio cristiano, oggi particolarmente attuali: il carattere di assolutezza, l’aspetto salvifico, la dimensione storica, la sua nota paradossale e sorprendente. Grande attenzione va dedicata allo stile della comunicazione, che deve essere testimoniale e, insieme, dialogico, evitando false alternative, come quella fra testimonianza della vita e annuncio esplicito, come pure fra identità e dialogo.

Il terzo capitolo (Gesù risorto è la nostra salvezza) offre una possibile esemplificazione concreta di primo annuncio della fede, ripercorrendone la struttura portante, così come avviene in modo paradigmatico nella liturgia della veglia pasquale: i catecumeni e

COMMISSIONE EPISCOPALE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE, L'ANNUNCIO E LA CATECHESI

19 Maggio 2005

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Come prendersi cura di qualcuno è un tema che da sempre affascina l’umanità. Abbiamo iniziato dalla semplicità di piccoli gesti di aiuto per poi definire nel tempo forme di cura organizzata sempre più evolute. La sapienza del cristianesimo e il senso di una solidarietà diffuse hanno generato l’ospedale insieme ad altre strutture specializzate. Nel tempo, tutti i paesi nel mondo si sono dotati di un sistema più o meno ampio di assistenza.In Italia, la cura delle persone affette da problemi di salute ha un carattere universalistico. Chiunque risieda, anche temporaneamente, sul nostro territorio ha diritto ad essere curato. Oggi, questo sistema presenta punti di crescente criticità. Cosa pensare? Che fare? Quali correttivi applicare? Quale contributo può dare la comunità cristiana?Sono alcune delle domande che questo convegno nazionale vuole affrontare.Per le modalità di iscrizione e il Programma provvisorio in continuo aggiornamento visita il Sito web del Convegno nazionale di Pastorale della salute CEINote organizzative
Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l‘edilizia diculto XL CONCORDATO. 40 anni di intese e progetti per la promozione dei Beni Culturali Ecclesiastici
Il 10 e il 11 maggio 2024 si terrà a Catania la Giornata Nazionale "XL CONCORDATO. 40 anni di intese e progetti per la promozione dei Beni Culturali Ecclesiastici"Il convegno è promosso dall´Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l´edilizia di culto e dalla diocesi di Catania con la partecipazione del Servizio per la Promozione del Sostegno Economico alla Chiesa cattolica e delle associazioni professionali di settore AMEI - Associazione musei ecclesiastici italiani - , AAE -Associazione archivistica ecclesiastica - e ABEI - Associazione bibliotecari ecclesiastici italiani-.L´evento si svolgerà presso la sala della Pinacoteca del Museo Diocesano di Catania (ingresso da via Etnea 8). Si rivolge agli incaricati regionali e diocesani per i beni culturali ecclesiastici e l´edilizia di culto, ai responsabili e agli operatori degli Istituti culturali ecclesiastici.Diversi i temi affrontati: le prospettive di lavoro a quarant’anni dalla revisione del Concordato, le relazioni istituzionali che ha generato, l´impatto dell’8xmille alla Chiesa cattolica su crescita dei territori, valorizzazione e comunicazione dei beni culturali ecclesiastici.Il convegno apre l’edizione 2024 delle Giornate di valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico che si svolgeranno dall’11 al 19 maggio su tutto il territorio nazionale.ISCRIZIONEAvviene unicamente attraverso la compilazione della scheda on-line, collegandosi al seguente link:  BCEGiornatanazionaleCatania2024L’iscrizione è valida se accompagnata dal versamento on line della quota organizzativa con carta di credito (modalità consigliata) o con bonifico bancario (l’attestazione di pagamento è da allegare all’iscrizione).Il termine per le adesioni è il 20 aprileN.B. Le iscrizioni potrebbero essere chiuse prima del termine, al raggiungimento del numero limite dei 180 posti disponibili.COSTIPer entrambe le giornate di convegno è richiesto il contributo di 35,00 euro che comprende:- Il pranzo e la cena del 10 maggio; il pranzo dell’11 maggio.- I coffee break e le visite previste dal programma dalla sera del 10 maggio.Escursione opzionale sull’Etna nel pomeriggio di sabato 11 maggioPer l’eventuale partecipazione è richiesto un contributo organizzativo aggiuntivo di 15,00 euro a persona, da versare al momento dall’iscrizione.La partenza (ore 14:00) ed il rientro (19:30) sono previsti in Piazza Duomo.L’escursione ha inizio a quota 1.923 metri dalla stazione di partenza della Funivia dell’Etna, presso il piazzale Rifugio Sapienza a Etna Sud.Con la telecabina si giunge alla Stazione di monte a 2.500 metri e da qui, a bordo di bus 4×4, si raggiunge la quota massima consentita dalle autorità competenti in area sommitale. Come previsto dalla normativa in vigore, l’escursione prosegue accompagnati dalle Guide Alpine/Vulcanologiche Abbigliamento necessario: scarpe da tennis o da trekking, giacca a vento, cappello.Il pagamento della quota può essere effettuato on-line, direttamente sul sistema di gestione delle iniziative mediante carte di credito, oppure attraverso bonifico alle seguenti coordinate bancarie:IBAN: IT 17 U 05034 11750 000000165900 sul conto intestato alla CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA, specificando nella causale: codice iniziativa 22350 – nominativo partecipante.La quota di iscrizione NON comprende il viaggio di andata e ritorno, l’alloggio a cui ogni partecipante dovrà provvedere personalmente e quanto non specificato.