A Sinnada in Frigia, nell’odierna Turchia, san Dorimedonte, martire.
A Roma, commemorazione di sant’Eustachio martire, il cui nome è venerato in un’antica diaconia dell’Urbe.
A Costantinopoli, santi martiri Ipazio e Asiano, vescovi, e Andrea, sacerdote, che per aver difeso il culto delle sacre immagini sotto l’imperatore Leone l’Isaurico, dopo crudeli e atroci torture, furono dati in pasto ai cani.
Presso la città di Arco in Trentino, beato Adelpreto, vescovo, che, strenuo difensore dei poveri, degli orfani e della libertà della Chiesa, fu tratto dai nemici in un agguato e morì crudelmente percosso.
A Londra in Inghilterra, beato Tommaso Johnson, sacerdote della Certosa di questa città e martire, che, sotto il re Enrico VIII, per la sua fedeltà alla Chiesa morì consunto dalla fame e dalla malattia nel carcere di Newport, nono del novero dei suoi confratelli.
A Córdova in Spagna, beato Francesco de Posadas, sacerdote dell’Ordine dei Predicatori, che, insigne per penitenza, umiltà e carità, annunciò Cristo per quarant’anni in questa regione.
Nella fortezza di Son-Tây nel Tonchino, ora Viet Nam, san Giovanni Carlo Cornay, sacerdote della Società per le Missioni Estere di Parigi e martire, che, dopo crudeli torture, per decreto dell’imperatore Minh Mang fu fatto a pezzi e infine decapitato per la sua fede cristiana.
A Seul in Corea, santi Lorenzo Han I-hyong, catechista, e sei compagni, martiri, che, strangolati in diverse carceri, subirono il martirio per Cristo. La loro memoria si celebra oggi insieme a quella degli altri martiri di questa regione.
I loro nomi sono: Pietro Nam Kyong-mun, catechista; Teresa Kim Im-i, vergine; Susanna U Sur-im e Agata Yi Kan-nan, vedove; Caterina Chong Ch’or-yom e Giuseppe Im Ch’i-baeg, battezzato in carcere.
A Puebla in Messico, beato Giuseppe Maria de Yermo y Parres, sacerdote, che fondò la Congregazione delle Serve del Sacro Cuore di Gesù e dei Poveri per soccorrere i bisognosi nelle necessità dell’anima e del corpo.