Sono ancora impresse nella nostra memoria le parole che Ella ha voluto rivolgere a noi Vescovi e a tutti partecipanti al Convegno ecclesiale nazionale di Verona nello scorso mese di ottobre. In quella occasione Vostra Santità ci ha offerto una meravigliosa meditazione sull’«esistenza cristiana fondata nel Battesimo», nella quale l’io «viene liberato dal suo isolamento» e «inserito in un nuovo soggetto più grande»: il Cristo Risorto. In Lui tutti noi siamo «uno» (Gal 3,28).
Conosciamo la Sua grande sensibilità per la musica e le altre espressioni dell’arte e il significato che Ella attribuisce alla “bellezza” in ordine alla credibilità del cristianesimo. «La bellezza – Lei ha scritto in un suo profondo saggio dedicato al tema dell’“estetica della fede” – ci mette in relazione con la forza della verità. Io ho espresso sovente la mia convinzione che la vera apologia del cristianesimo, ovvero la prova più persuasiva della sua verità, contro ogni negazione, sono da un lato i santi, dall’altro la bellezza che la fede è stata in grado di generare». E concludeva: «Affinché oggi la fede possa crescere dobbiamo facilitare a noi stessi e alle persone in cui c’imbattiamo l’incontro con i santi, il contatto con il bello» (J. Ratzinger, In cammino verso Gesù Cristo, San Paolo 2004, 32). In quel medesimo saggio Ella citava un episodio della sua vita, che ben si accorda con l’occasione che ci vede riuniti questa sera: «Resta per me indimenticabile – raccontava Lei, Santo Padre – l’esperienza rappresentata dal concerto di musiche di Bach diretto da Leonard Bernstein a Monaco di Baviera dopo la precoce scomparsa di Karl Richter. Ero seduto accanto al vescovo evangelico Hanselmann. Quando l’ultimo accordo d’una delle grandi Thomas-Kantor-Kantaten si spense trionfalmente, ci guardammo l’un l’altro e non potemmo fare a meno di commentare: “Ascoltando questa musica si capisce che la fede è vera”. In quelle armonie era presente una così straordinaria forza di realtà, che ormai non più per deduzione razionale, ma attraverso il sussulto del cuore si capiva che tutto quello non poteva avere origine dal nulla, ma nasceva dalla forza della verità che si attualizza nell’ispirazione del compositore» (ibid., 31).
La ricerca della Verità, attraverso anche i percorsi della bellezza, rappresenta un capitolo importante del nostro “Progetto culturale orientato in senso cristiano”, che ha ispirato la committenza dell’Oratorio ora proposto, ma anche la proposta di numerosi altri momenti artistici che hanno animato le giornate del 4° Convegno ecclesiale nazionale a Verona.
Questa occasione ci è gradita per porgere in modo corale a Vostra Santità gli auguri per il Suo recente compleanno, che ha preceduto di tre giorni un altro anniversario decisivo della Sua vita: l’elezione al Pontificato poco più di due anni orsono. La ringraziamo, Santità, della Sua premurosa sollecitudine nei confronti di noi Vescovi, dei fedeli delle nostre Diocesi e dell’intera nostra Nazione. Noi Le assicuriamo la nostra preghiera e la nostra filiale devozione. Ci benedica tutti e ci porti nel Suo cuore.