Giovani , Missioni

“Fare di Cristo il cuore del mondo” – Lettera ai fedeli laici

"Fare di Cristo il cuore del mondo" - Lettera ai fedeli laici

Sorelle e fratelli nel Signore,
si avvicina il prossimo Convegno Ecclesiale, che vedrà riunite le Chiese d’Italia a Verona nell’ottobre del 2006. Sarà un appuntamento in cui verificare se e in quale misura noi cristiani siamo oggi, di fatto, presenti e incisivi nel mondo contemporaneo quali testimoni di Gesù Risorto; se e come siamo in grado di accendere il fuoco della speranza dentro questo tempo, affinché si apra al suo autentico destino che è il regno di Dio. Ci sembra che, tutta insieme, la comunità cristiana debba rendersi sempre più consapevole del suo essere protagonista attiva della storia e dei processi in atto. In una stagione di grandi cambiamenti, avvertiamo soprattutto l’urgenza di una nuova evangelizzazione.
Il compito dell’annuncio e della testimonianza del Vangelo ci riguarda tutti: vescovi, presbiteri, diaconi, uomini e donne di vita consacrata, laici e laiche siamo una Chiesa di “collaboratori per il Vangelo” (cfr Fil 4,3). Ma quest’opera assume una specifica connotazione nella vita dei fedeli laici, cui vogliamo indirizzarci con questa nostra lettera. Come pastori sappiamo bene, infatti, di dover condividere con loro la missione della Chiesa nel mondo, consapevoli del bene che deriva dall’opera dei laici  e dello specifico apporto che nella loro condizione sono chiamati a offrire al dispiegarsi del regno di Dio nella storia.
E una missione che i laici devono vivere in quello spirito di comunione e di unità che contrassegna la testimonianza dei discepoli di Gesù, secondo l’insegnamento del Maestro (cfr Gv 13,35). Solo cooperando concordemente, vivendo «secondo la verità nella carità» (Ef 4,15), si renderà l’evangelizzazione e la testimonianza cristiana efficaci e credibili. Solo insieme potremo essere lievito che fermenta la pasta del mondo in regno di Dio. Solo coniugando i nostri rispettivi e complementari compiti, di pastori, di religiosi e di laici, la Chiesa sarà in grado di «fare di Cristo il cuore del mondo» . Facciamo nostro l’invito di Sant’Ignazio di Antiochia a diventare «un coro», che canta «a una sola voce per Gesù Cristo al Padre» . Questo richiede solidarietà vicendevole, impegno a creare concordia, stima reciproca, obbedienza per cementare l’unità. Non mancano tra noi segni incoraggianti in tal senso nel cammino delle nostre Chiese in questi tempi.
Questa nostra lettera si rivolge a tutti i christifideles laici, i fedeli laici cristiani, quale ideale loro convocazione al Convegno Ecclesiale di Verona. Nel cammino che condurrà a quell’evento e nella sua celebrazione vogliamo mettere a fuoco le responsabilità storiche delle nostre Chiese in questo tempo singolare, perché i fedeli laici non trascurino le loro responsabilità, ma riempiano quest’“oggi” con la loro testimonianza evangelica, prendendo coscienza della loro missione di essere fermento cristiano della società. Nelle pagine che seguono offriamo alcune riflessioni sulla condizione e sulla missione del laico cristiano nel nostro tempo, lasciandoci guidare dalla narrazione dell’incontro di Gesù risorto con i due discepoli sulla strada verso Emmaus (Lc 24,13–35)

Roma, 27 marzo 2005, Pasqua di Risurrezione

Paolo Rabitti
Presidente della Commissione Episcopale per il laicato

COMMISSIONE EPISCOPALE PER IL LAICATO

26 Maggio 2005

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Come prendersi cura di qualcuno è un tema che da sempre affascina l’umanità. Abbiamo iniziato dalla semplicità di piccoli gesti di aiuto per poi definire nel tempo forme di cura organizzata sempre più evolute. La sapienza del cristianesimo e il senso di una solidarietà diffuse hanno generato l’ospedale insieme ad altre strutture specializzate. Nel tempo, tutti i paesi nel mondo si sono dotati di un sistema più o meno ampio di assistenza.In Italia, la cura delle persone affette da problemi di salute ha un carattere universalistico. Chiunque risieda, anche temporaneamente, sul nostro territorio ha diritto ad essere curato. Oggi, questo sistema presenta punti di crescente criticità. Cosa pensare? Che fare? Quali correttivi applicare? Quale contributo può dare la comunità cristiana?Sono alcune delle domande che questo convegno nazionale vuole affrontare.Per le modalità di iscrizione e il Programma provvisorio in continuo aggiornamento visita il Sito web del Convegno nazionale di Pastorale della salute CEINote organizzative