Storie di speranza, di successi e anche di dolore. Sono le storie degli italiani all’estero, più di 5 milioni e 100.000 a gennaio 2018 secondo i dati dell’Anagrafe degli italiani residenti all’estero. Quasi 130.000 hanno lasciato l’Italia nel 2017 e tra questi le fasce di età che sono maggiormente aumentate di numero sono quelle degli over 50: molti sono migranti-nonni che si ricongiungono a figli e nipoti. Tra questi, però, non mancano situazioni di disagio, come quelle degli illegali in Australia o di chi vive per strada a Londra.
A presentare i dati, contenuti nell’edizione 2018 del Rapporto italiani nel mondo, la Fondazione Migrantes. Al termine della presentazione, svoltasi a Roma presso la Domus Mariae mercoledì 24 ottobre, è intervenuto il Card. Gualtiero Bassetti, Presidente della CEI.
“Accanto alla consapevolezza della propria cultura di origine, – ha detto il Cardinale – c’è un altro elemento che oggi svolge una funzione sociale di grande importanza: la necessità del migrante di costruire una relazione con l’altro. Il bisogno, cioè, di essere riconosciuto e di poter avere la possibilità di contribuire allo sviluppo di quel territorio e di quella comunità che con carità e responsabilità lo accoglie.
“Come Conferenza Episcopale Italiana – ha aggiunto infine – abbiamo promosso la campagna “Liberi di partire, liberi di restare”, perché la libertà di andare non nega quella di rimanere o di tornare e ricominciare. Viaggiare è un diritto all’interno del quale ne vive uno più grande, il diritto all’esistenza. Un’esistenza, però, non rassegnata, non di accomodamento, ma realizzando sogni, ricercando ciò che mi fa stare bene, la felicità”.