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Sessione invernale del Consiglio Permanente: il Comunicato finale

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La riflessione sulla Chiesa quale “minoranza creativa” ed esperienza di popolo, dunque di comunità, ha dato inizio ai lavori della sessione invernale del Consiglio Episcopale Permanente, che si è svolta dal 23 al 25 gennaio a Roma, sotto la guida del Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI.
I Vescovi hanno rilevato che occorre rispondere alle istanze del tempo presente con creatività e con un impegno rinnovato di presenza nella società, senza paura di esprimersi, ma mostrando unità e favorendo la discussione sui temi cruciali per la vita delle persone, ispirati unicamente dal Vangelo. In quest’ottica, il Consiglio Permanente ha puntato l’attenzione su alcune sfide che il Paese è chiamato ad affrontare, a beneficio di tutti: le domande di senso, la sanità, la scuola, il Pnrr, la povertà e il fenomeno migratorio. Consapevoli della necessità di un maggiore coinvolgimento del Popolo di Dio nella Chiesa e nella società, i presuli hanno evidenziato l’importanza del Cammino sinodale che dal prossimo settembre entrerà nella “fase sapienziale”, su cui si focalizzerà la 77ª Assemblea Generale (Roma, 22 – 25 maggio 2023). Allo stesso tempo, per favorire il confronto sulle nuove forme di partecipazione e la costruzione di alleanze, il Consiglio Permanente ha scelto di dedicare la 50ª Settimana sociale dei cattolici in Italia al tema “Al cuore della democrazia”. L’iniziativa si svolgerà dal 3 al 7 luglio 2024 a Trieste.
In un’ottica di prossimità alle periferie, i Vescovi hanno rinnovato l’incoraggiamento a promuovere e a sensibilizzare l’attenzione verso il mondo delle carceri e hanno approvato il progetto di rilancio del Progetto Policoro, nato dall’intuizione di don Mario Operti, per accompagnare i giovani ad assumersi responsabilità in campo sociale e lavorativo.
Sempre in tema di giovani, al Consiglio Permanente è stato offerto un aggiornamento sulla partecipazione italiana alla prossima Gmg di Lisbona, in programma dal 1° al 6 agosto.
Distinte comunicazioni hanno riguardato poi la proposta di approvazione della traduzione in lingua friulana della terza edizione tipica del Messale Romano, la stesura della Ratio Nationalis per la formazione nei seminari d’Italia e il concorso per l’immissione in ruolo degli insegnanti di religione cattolica nelle scuole statali.
Nel corso dei lavori, è stata presentata la proposta di ripartizione dei fondi dell’otto per mille per l’anno in corso e sono stati approvati i piani di lavoro quinquennali delle Commissioni Episcopali. Infine si è deciso di tenere un’Assemblea Generale Straordinaria ad Assisi (13 – 16 novembre 2023) e si è provveduto ad alcune nomine.

Nuove possibilità di presenza e impegno
Il contributo della Chiesa alla società di oggi in termini di proposta, azione pastorale e capacità di tessere relazioni con il mondo civile è stato il perno della riflessione del Consiglio Episcopale Permanente, che si è svolto dal 23 al 25 gennaio a Roma, sotto la guida del Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI.
Dopo aver espresso unanime apprezzamento per le parole del Cardinale Presidente, i Vescovi hanno condiviso l’appello a porre fine alla “terribile guerra” in Ucraina e ad “affrontare seriamente gli altri conflitti aperti”, operando nello spirito della Pacem in Terris di cui quest’anno ricorre il 60° anniversario dalla pubblicazione (11 aprile 1963).
I membri del Consiglio Permanente si sono poi soffermati sui diversi temi presentati dal Presidente nell’Introduzione e, in particolare, su quello della “minoranza creativa” (espressione con cui Benedetto XVI aveva definito la Chiesa) e della sua connessione con la visione di “Chiesa di popolo” suggerita da Papa Francesco. Se il termine “minoranza” mette in rilievo un dato incontrovertibile, l’aggettivo “creativa” apre a nuove possibilità di presenza e di impegno.
La creatività, infatti, implica la libertà di parlare con coraggio, con voce profetica ispirata dal Vangelo, con una prospettiva missionaria e ripensando anche le strutture ecclesiali. Non si tratta di inventare strategie, ma di essere lievito che fermenta la massa; non di fare proseliti, ma di investire nella formazione, aiutando le persone e le Istituzioni a riflettere e a dialogare. Per questo, occorre coniugare la creatività con l’unità: davanti alla frammentazione e alle lacerazioni che rischiano di sfilacciare il tessuto sociale, la Chiesa è chiamata ad essere un segno di unità al suo interno e nel Paese. Solo così sarà possibile rispondere alle sfide attuali, soprattutto a quelle riguardanti la scuola, la salute, il lavoro e lo sviluppo.
Nel dialogo, i Vescovi hanno puntato l’attenzione sull’educazione, nella consapevolezza che il mondo scolastico e quello universitario costituiscono un’area che intercetta le domande di senso e che, come ha ricordato il Cardinale Presidente, rappresentano il “laboratorio del futuro di un Paese, in cui si prepara il domani e dove vanno investite le energie migliori e le risorse necessarie”. In questo orizzonte, va valorizzato e sostenuto il ruolo delle scuole cattoliche, molte delle quali vivono attualmente situazioni di grande sofferenza.

Con lo sguardo alla situazione del Paese
Grande preoccupazione è stata espressa riguardo alla sanità pubblica che, secondo i presuli, sta scivolando verso una sanità di élite che rischia di lasciare indietro chi non ha possibilità economiche e dunque è costretto a non curarsi. Allo stesso tempo, è stato rilevato il pericolo di un nuovo assistenzialismo che sembra tamponare le emergenze, ma che non risolve i problemi alla radice.
Il divario tra Nord e Sud, visibile non solo in campo sanitario, si accentua in relazione al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), uno strumento che richiede una grande capacità progettuale e che fatica, pertanto, ad essere a servizio di tutti, soprattutto delle regioni del Mezzogiorno.
Nel guardare alla situazione del Paese, accanto agli aspetti positivi di alcuni recenti provvedimenti legislativi, i Vescovi hanno evidenziato la persistenza di vecchie e nuove povertà. Riprendendo le parole del Cardinale Presidente, hanno sottolineato che il fenomeno migratorio va compreso e trattato con responsabilità e umanesimo perché “è una realtà del nostro mondo globale, da non gestire con paura e come un’emergenza, ma come un’opportunità”.
Nel contesto sociopolitico, la creatività della Chiesa può diventare una chance per l’intero Paese grazie alla capacità di generare non solo la partecipazione ecclesiale, ma anche quella democratica. Per il Consiglio Permanente è fondamentale, a questo proposito, il rilancio del laicato, sia nella sua forma associata che in quella non aggregata, e la valorizzazione dei corpi intermedi.
L’esigenza di una Chiesa aperta, coraggiosa e quindi profetica non può prescindere da un percorso di conversione che permetta di approfondire la vita evangelica e appagare così il desiderio di un’autentica spiritualità. La riduzione della frequenza alla messa domenicale diventa allora un’esortazione a riflettere sulla liturgia, l’iniziazione cristiana e alcune proposte catechetiche ormai poco funzionali. Anche in questo ambito la creatività si presenta come un ottimo viatico, specialmente se arricchita dalla dimensione della sinodalità.

Cammino sinodale: verso l’Assemblea Generale e la “fase sapienziale”
L’importanza di costruire comunità aperte e di lavorare insieme è emersa anche nel confronto sul secondo anno del Cammino sinodale dedicato all’ascolto. Nonostante qualche resistenza, nelle diocesi italiane il tentativo di rendere il Cammino non solo un evento ma uno stile sta prendendo corpo nel linguaggio e nelle intenzioni, attraverso assemblee, incontri, iniziative promosse nelle diocesi e nelle parrocchie e in altre realtà nell’ambito dei “cantieri sinodali”. In questo orizzonte, i Vescovi hanno scelto come tema principale della 77ª Assemblea Generale (Roma, 22 – 25 maggio 2023): “In ascolto dello Spirito che parla alla Sua Chiesa. Linee per la fase sapienziale del Cammino sinodale”. L’obiettivo è offrire una mappa di temi emersi e approfonditi nel biennio dell’ascolto, avviandosi così nella seconda fase a discernere il “senso di fede” espresso nella prima e, su questa base, costruire alcune proposte. Si tratterà di individuare quei nodi pastorali concreti sui quali portare l’attenzione dell’intero Popolo di Dio per comprendere cosa va cambiato per diventare una Chiesa più fedele al Vangelo, più accogliente, più aperta, più prossima, più agile, più missionaria, più familiare, più vicina agli ultimi, più capace di relazioni, più spirituale, più kerygmatica.

Protagonisti del presente, per disegnare il futuro
Guardando al tempo presente, i Vescovi non hanno mancato di evidenziare le grandi trasformazioni sociali, politiche e culturali in atto che fanno emergere, da un lato, la frammentazione sociale e l’individualismo crescente e, dall’altro, una vitalità diffusa. Il Paese è chiamato ad affrontare nodi importanti, tra cui la promozione e la difesa di un lavoro degno, la riduzione delle diseguaglianze, la custodia dell’ambiente. Servono, pertanto, ascolto attivo, protagonismo comunitario e responsabilità. Secondo i Vescovi, il futuro dell’Italia, in relazione anche allo scenario globale e alle sfide che ne conseguono, richiede persone che si mettano in gioco e collaborino per rigenerare gli spazi di vita, anche i più marginali e affaticati, rinforzando la capacità di scegliere democraticamente e di vivere il potere come un servizio da condividere. Proprio per favorire la riflessione sulle nuove forme di partecipazione e l’elaborazione di strumenti comuni per costruire e far crescere alleanze, il Consiglio Permanente ha scelto di dedicare la 50ª Settimana sociale dei cattolici in Italia al tema “Al cuore della democrazia”. L’iniziativa si svolgerà dal
3 al 7 luglio 2024 a Trieste, città di frontiera per la presenza di molteplici culture, etnie e confessioni religiose, per i luoghi simbolici che hanno segnato il travagliato percorso del Paese verso la libertà, l’unità e la democrazia, ma anche verso una migliore comprensione del diritto alla salute e dei percorsi di cura. A sottolineare la necessità di un impegno comune, che coinvolga tutti i cattolici, compresi quelli che abitano in Italia pur provenendo da diversi luoghi del mondo, i Vescovi hanno approvato una modifica nella denominazione: non più “Settimana sociale dei cattolici italiani”, ma “Settimana sociale dei cattolici in Italia”.

Comunicazioni
Progetto Policoro. Tra le questioni al centro della riflessione dei presuli anche quella relativa alla crescita spirituale e umana delle nuove generazioni. Proprio in quest’orizzonte, si colloca la decisione di rilanciare il Progetto Policoro che da oltre 25 anni, grazie all’intuizione di don Mario Operti, accompagna i giovani ad assumersi responsabilità in campo sociale e lavorativo. Per rendere più snello il percorso e favorirne il radicamento sul territorio ma con un maggiore coordinamento con il livello nazionale, è stata approvata dai Vescovi una modifica della struttura dell’iter formativo, che coniuga la modalità in presenza a quella e-learning.

Gmg di Lisbona. Una comunicazione ha riguardato la partecipazione dei giovani italiani alla Gmg di Lisbona, che si svolgerà dal 1° al 6 agosto. Per i Vescovi, il raduno mondiale – il primo dopo la pandemia – si presenta come l’occasione per far ripartire il tessuto delle relazioni con i giovani attraverso l’offerta di un’esperienza pastorale significativa. Mettersi in cammino, è stato sottolineato, è ancora un’esperienza che attrae i giovani, disponibili a muovere non solo il corpo ma anche la propria vita interiore e spirituale: ecco perché, al di là dei numeri, occorre rendere questo appuntamento un momento forte. Grazie ai costanti contatti con il Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita e con il Comitato organizzatore portoghese, la Segreteria Generale sta predisponendo – con il coordinamento del Servizio Nazionale per la pastorale giovanile – quanto necessario a livello logistico e pastorale per supportare la partecipazione dei ragazzi, dei loro accompagnatori e dei Vescovi. Agli eventi già programmati, si aggiunge la Festa degli Italiani che si terrà il 2 agosto.

L’impegno per le carceri. Sollecitati dal magistero di Papa Francesco e dalle istanze del Cammino sinodale, i Vescovi hanno esortato a promuovere e a sensibilizzare l’attenzione verso il mondo delle carceri. Viene dunque condiviso un segno della Chiesa in Italia per quanti sono stati privati della loro libertà personale e di incoraggiamento per tutti coloro che operano nelle carceri. Si tratta di un’occasione da vivere a livello locale per sensibilizzare le comunità cristiane e la società civile verso questi luoghi di periferia, molto spesso emarginati e dimenticati, contribuendo alla promozione di una nuova cultura della giustizia. La Segreteria Generale della CEI provvederà a preparare del materiale informativo e pastorale per l’animazione.

Varie
Messali in lingua regionale. Nel corso dei lavori, i Vescovi si sono confrontati sulla proposta, avanzata alla Segreteria Generale da alcune diocesi e realtà associative, di riprendere l’iter di approvazione della traduzione in lingua friulana della terza edizione tipica del Messale Romano. L’argomento verrà approfondito dalla prossima Assemblea Generale.

Ratio Nationalis. Proseguono la riflessione e il confronto sulla Ratio Nationalis per la formazione nei seminari d’Italia che intende aggiornare “La formazione dei presbiteri nella Chiesa italiana. Orientamenti e norme per i seminari” del 2006, documento già allineato con le indicazioni di Pastores dabo vobis (1992) e ancora punto di riferimento essenziale per tutti i formatori in Italia. Nel corso dei lavori è stato condiviso un testo, il cui esame continuerà ora con il coinvolgimento delle Conferenze Episcopali Regionali, in vista della sua approvazione durante l’Assemblea Generale Straordinaria che si terrà dal 13 al 16 novembre 2023.

Pene espiatorie. Recependo quanto stabilito dal can. 1336, introdotto dalla Costituzione Apostolica Pascite gregem Dei e riguardante le pene espiatorie, è stata offerta ai Vescovi una prima presentazione dei criteri che disciplinano il pagamento dell’ammenda o della somma di denaro per le finalità della Chiesa (Ingiunzione) e la pena della privazione della remunerazione ecclesiastica o di parte di essa (Privazione). L’approfondimento proseguirà nella prossima sessione del Consiglio Permanente per poi discuterne durante l’Assemblea Generale di maggio in vista di una delibera.

Insegnamento della religione cattolica (IRC). Ai Vescovi è stato condiviso un aggiornamento circa la ripresa del dialogo con il Ministero dell’Istruzione e del Merito per l’indizione di un concorso per l’immissione in ruolo, ovvero l’assunzione a tempo indeterminato, di alcune migliaia di docenti di religione cattolica nelle scuole statali, a distanza di 19 anni dal precedente.

 Adempimenti
 I Vescovi hanno approvato i piani di lavoro quinquennali delle Commissioni Episcopali secondo quanto previsto dall’art. 116 del Regolamento della CEI approvato dall’Assemblea Generale del 19 – 22 maggio 2014. Tutti i programmi si inseriscono nella scia del Cammino sinodale e auspicano un lavoro fraterno e collegiale.
È stata presentata la proposta di ripartizione dei fondi dell’otto per mille per l’anno in corso ed è stata ribadita la necessità di promuoverne la partecipazione alla firma.

Nomine
Nel corso dei lavori, il Consiglio Episcopale Permanente ha provveduto alle seguenti nomine:

–     Membro della Commissione Episcopale per il laicato: S.E.R. Mons. Giovanni Luca Raimondi, Vescovo ausiliare di Milano;
–     Membro del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane Sociali dei Cattolici in Italia: S.E.R. Mons. Michele Tomasi, Vescovo di Treviso;
–     Sottosegretario della Conferenza Episcopale Italiana: Don Gianluca Marchetti (Bergamo);
–     Direttore dell’Ufficio Nazionale per la pastorale della salute: Don Massimo Angelelli (Roma);
–     Assistente ecclesiastico nazionale dell’Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali (UNITALSI): S.E.R. Mons. Rocco Pennacchio, Arcivescovo di Fermo;
–     Assistente ecclesiastico centrale del settore giovani dell’Azione Cattolica Italiana (ACI): Don Michele Martinelli (Cremona);
–     Assistente ecclesiastico nazionale formazione capi dell’Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani (AGESCI): Don Giovanni Branco (Capua).

* * *

Inoltre, la Presidenza, nella riunione del 23 gennaio 2023, ha proceduto alle seguenti nomine:

–     Presidente della Federazione tra le Associazioni del Clero in Italia (FACI): Mons. Antonio Interguglielmi (Roma);
–     Vice Presidente della Federazione tra le Associazioni del Clero in Italia (FACI): Don Giovanni Giove (Altamura – Gravina – Acquaviva delle Fonti);
–     Membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Istituto Fides: Mons. Umberto Oltolini (Milano).

 

 

 

 

25 Gennaio 2023

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