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Religione a scuola, i perché della scelta

Articolo, 10 Dicembre 2013

Avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica: in vista della scelta per il prossimo anno scolastico, la Presidenza della CEI si rivolge a studenti e genitori, invitandoli a “guardare con fiducia e con simpatia a questo servizio educativo”, che “consente a tutti, a prescindere dal proprio credo religioso, di comprendere la cultura in cui oggi viviamo in Italia, così profondamente intrisa di valori e di testimonianze cristiane”.L’impegno e la passione della Chiesa per la scuola si esprimerà anche in un incontro pubblico con il Papa il prossimo 10 maggio.

Card. Zuppi: apprezzamento e gratitudine per la firma dei bandi per i concorsi IRC

Articolo, 30 Maggio 2024

“La firma dei bandi non è solo un atto formale ma rappresenta una volta di più il riconoscimento del valore degli insegnanti di religione”, afferma il Presidente CEI che ringrazia il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, per la firma dei due bandi che disciplinano le procedure ordinarie per il reclutamento di insegnanti di religione cattolica (Irc) nella scuola dell'infanzia e primaria e nella scuola secondaria.

Servizio tutela: online il sito

Articolo, 21 Febbraio 2019

Mentre in Vaticano si svolgono i lavori dell’incontro “La protezione dei minori nella Chiesa”, che si tiene dal 21 al 24 febbraio, la Segreteria Generale della CEI ha reso disponibile il sito del Servizio Nazionale per la tutela dei minori.  

Una risposta in ascolto

Articolo, 02 Gennaio 2019

Il Messaggio della Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana in vista della scelta di avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica nell’anno scolastico 2019-2020

Scelta di campo

Articolo, 13 Gennaio 2015

“L’educazione non può essere neutra: o arricchisce o impoverisce”. Partendo da questa dichiarazione di Papa Francesco, la Presidenza CEI invita le famiglie ad avvalersi anche per il prossimo anno scolastico dell’insegnamento della religione cattolica: “la società italiana è sempre più plurale e multiforme, ma la storia da cui veniamo è un dato immodificabile”. Partecipare “non è una dichiarazione di appartenenza religiosa, né pretende di condizionare la coscienza di alcuno”.

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