A Nicomedia in Bitinia, nell’odierna Turchia, sant’Eleuterio, martire.
A Numanzia in Spagna, san Saturio, eremita.
Nell’odierna Saint-Léger nel territorio di Arras, nella Francia settentrionale, passione di san Leodegario, vescovo di Autun, che, dopo molte torture e l’accecamento, fu ingiustamente ucciso da Ebroíno maggiordomo di corte del re Teodorico. Con lui si venera la memoria di suo fratello san Gerino, martire, che, due anni prima, sempre per ordine di Ebroíno, morì lapidato.
Ad Andage tra le Ardenne in Austrasia, nell’odierno Belgio, san Beregíso, abate, che fondò qui un monastero di chierici regolari e lo governò con diligenza.
Nel territorio dell’odierna Svizzera, sant’Ursicino, vescovo di Coira e primo abate del monastero di Disentis da lui fondato.
A Costantinopoli, commemorazione di san Teofilo, monaco, che per aver difeso le sacre immagini fu crudelmente fustigato e mandato in esilio da Leone l’Isaurico.
A Nagasaki in Giappone, beati Ludovico Yakichi e Lucia, coniugi, e i loro figli Andrea e Francesco, martiri, che affrontarono la morte per Cristo: i ragazzi e la madre decapitati davanti al padre e questi, infine, arso vivo.
Nel mare davanti a Rochefort in Francia in una squallida galera ferma all’ancora, beato Giorgio Edmondo René, sacerdote e martire, che, canonico di Vézelay, condannato durante la rivoluzione francese agli arresti navali per avere esercitato il ministero sacerdotale, morì consunto dalla cancrena.
A Lione in Francia, beato Antonio Chevrier, sacerdote, che fondò l’Opera della Provvidenza del Prado per preparare i sacerdoti ad insegnare ai giovani poveri la fede cristiana.
A Fianarantsoa in Madagascar, beato Giovanni Beyzym, sacerdote della Compagnia di Gesù, che svolse in tutta l’isola una fervida attività per i lebbrosi, che servì nel corpo e nello spirito con grande zelo di carità.
Vicino a Castellón de la Plana sulla costa spagnola, beati Francesco Carceller, dell’Ordine dei Chierici regolari delle Scuole Pie, e Isidoro Bover Oliver, della Società dei saceroti operai diocesani, sacerdoti e martiri: durante la persecuzione, portarono a termine il loro martirio fucilati in odio al sacerdozio davanti al muro del cimitero.
Nel villaggio di Sax vicino ad Alicante sempre in Spagna, beati fratelli Elia e Giovanni Battista Carbonell Mollá, sacerdoti e martiri, fucilati durante la stessa persecuzione contro la Chiesa.
Nel villaggio di Silla vicino a Valencia ancora in Spagna, beata Maria Guadalupe (Maria Francesca) Ricart Olmos, religiosa dell’Ordine dei Servi di Maria e martire, che sempre nella medesima persecuzione fu coronata dal martirio per aver testimoniato Cristo.
Nella città di Stanislawów in Polonia, beata Maria Antonina Kratochwil, vergine della Congregazione delle Suore Scolastiche di Nostra Signora e martire, che, durante la guerra, fu per la sua fede messa in carcere, dove morì sotto tortura per Cristo Sposo.