A Roma ad Catacumbas sulla via Appia, sant’Eutichio, martire, che, per lungo tempo condannato all’insonnia e alla
A Perge in Panfilia, nell’odierna Turchia, santi Pápia, Diodoro e Claudiano, martiri.
Ad Alessandria d’Egitto, passione dei santi martiri Filea, vescovo, e Filorómo, tribuno militare, che, durante la persecuzione dell’imperatore Diocleziano, non persuasi da parenti e amici a salvarsi la vita, porgendo il collo alla decapitazione, guadagnarono entrambi la palma dal Signore.
A Pelusio sempre in Egitto, sant’Isidoro, sacerdote, che, illustre per dottrina, disdegnando il mondo e le sue ricchezze, preferì imitare la vita di Giovanni Battista nel deserto indossando l’abito monastico.
A Châteaudun vicino a Chartres in Francia, transito di sant’Aventino, vescovo, che aveva prima retto la sede di Chartres.
A Troyes nella Gallia lugdunense, ora in Francia, sant’Aventino, che si ritiene sia stato al servizio del vescovo san Lupo.
A Magonza nella Franconia in Germania, san Rabáno, detto Mauro, vescovo, che, da monaco di Fulda eletto alla sede di Magonza, prelato di provata dottrina, di ricca eloquenza e accetto a Dio, nulla trascurò di quanto potesse fare a gloria di Dio.
A Costantinopoli, san Nicola Studita, monaco, che, più volte scacciato in esilio a motivo della venerazione delle sacre immagini, divenuto infine egúmeno del monastero di Studio, morì in pace.
A Sempringham in Inghilterra, san Gilberto, sacerdote, che, con l’approvazione di papa Eugenio III, fondò un Ordine monastico, in cui impose una doppia disciplina di vita: alle monache la regola di san Benedetto, ai chierici quella di sant’Agostino.
A Bourges in Aquitania, santa Giovanna di Valois, regina di Francia: essendo stato dichiarato nullo il suo matrimonio con il re Luigi XII, si rifugiò in Dio, venerò con particolare devozione la Croce e fondò l’Ordine della Santissima Annunciazione della beata Vergine Maria.
A Durham in Inghilterra, beato Giovanni Speed, martire, che, condannato a morte sotto la regina Elisabetta I per aver prestato aiuto ai sacerdoti, meritò la corona del martirio.
In località Oriur nel regno di Maravá in India, san Giovanni de Britto, sacerdote della Compagnia di Gesù e martire, che, dopo aver convertito molti alla fede imitando la vita e la condotta degli asceti di quella regione, coronò la sua vita con un glorioso martirio.