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12 Agosto

S. Giovanna Francesca Fremiot de Chantal, religiosa

Memoria facoltativa

Dal Martirologio

Santa Giovanna Francesca Frémiot de Chantal, religiosa: dal suo matrimonio cristiano ebbe sei figli, che educò alla pietà; rimasta vedova, percorse alacremente sotto la guida di san Francesco di Sales la via della perfezione, dedicandosi alle opere di carità soprattutto verso i poveri e i malati; diede inizio all'Ordine della Visitazione di Santa Maria, che diresse pure con saggezza.
Il suo transito avvenuto a Moulins sulle rive dell'Allier vicino a Nevers in Francia ricorre il 13 dicembre.

Altri Santi

Dal Martirologio

A Catania, sant’Euplo, martire: secondo la tradizione, durante la persecuzione dell’imperatore Diocleziano, fu gettato in carcere dal governatore Calvisiano perché trovato con il libro dei Vangeli tra le mani; interrogato più volte, fu battuto a morte per aver risposto di serbare con vanto il Vangelo nel suo cuore.

Dal Martirologio

A Nicomedia, nell’odierna Turchia, santi Aniceto e Fozio, martiri.

Dal Martirologio

A Killala in Irlanda, san Muredach, vescovo.

Dal Martirologio

Sempre in Irlanda, in una cella che porta il suo nome, santa Lelia, vergine.

Dal Martirologio

A Brescia, sant’Ercolano, vescovo.

Dal Martirologio

Nell’isola di Lérins nella Provenza in Francia, santi martiri Porcario, abate, e molti altri monaci, che si tramanda siano stati uccisi dai Saraceni.

Dal Martirologio

A Ruthin nel Galles settentrionale, beato Carlo Meehan, sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori e martire, che, irlandese di origine, fu arrestato mentre era in viaggio attraverso questa regione verso la patria e, condannato a morte per essere entrato nei domini del re Carlo II, ottenne la palma del martirio subendo l’impiccagione e lo sventramento.

Dal Martirologio

A Roma, beato Innocenzo XI, papa, che resse saggiamente la Chiesa, sebbene provato da forti dolori e tribolazioni.

Dal Martirologio

In una sordida galera al largo di Rochefort in Francia, beato Pietro Jarrige de la Morélie de Puyredon, sacerdote, che durante la persecuzione contro la Chiesa morì per Cristo, esposto lungamente alla cocente violenza del sole.

Dal Martirologio

Nella città di Nam Dinh nel Tonchino, ora Viet Nam, santi martiri Giacomo Do Mai Nam, sacerdote, Antonio Nguy n Dich, contadino, e Michele Nguy n Huy My, medico, decapitati per Cristo dopo atroci supplizi sotto l’imperatore Minh Mang.

Dal Martirologio

Nella cittadina di Hornachuelos vicino a Córdova in Spagna, beata Vittoria Díez y Bustos de Molina, vergine e martire, che, insegnante nell’Istituto Teresiano, allo scoppio delle ostilità contro la Chiesa, confessò la sua fede cristiana e subì il martirio, mentre esortava gli altri a fare altrettanto.

Dal Martirologio

A Valmoran presso Madrid sempre in Spagna, beato Flavio (Atilano) Argüeso González, religioso dell’Ordine di San Giovanni di Dio e martire, che nella medesima persecuzione fu ucciso in odio alla fede.

Dal Martirologio

A Barbastro vicino a Huesca nell’Aragona in Spagna, beati Sebastiano Calvo Martínez, sacerdote e cinque compagni, martiri, che, religiosi della Congregazione dei Missionari del Cuore Immacolato di Maria, ancora nella stessa persecuzione portarono a termine il glorioso combattimento.

I loro nomi sono: beati Pietro Cunill Padrós, Giuseppe Pavón Bueno, Nicasio Sierra Ucar, sacerdoti; Venceslao Clarís Vilaregut, suddiacono, e Gregorio Chirivás Lacambra, religioso.

Dal Martirologio

A Tarragona sempre in Spagna, beato Antonio Perulles Estívill, sacerdote della Società dei Sacerdoti Operai Diocesani e martire, che ancora nella stessa persecuzione consumò sulla strada il suo martirio.

Dal Martirologio

A Dachau vicino a Monaco di Baviera in Germania, beati Floriano Stepniak, dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, e Giuseppe Straszewski, sacerdoti e martiri, che, al tempo dell’invasione della Polonia durante la guerra, morirono nel campo di prigionia in una camera a gas.

Dal Martirologio

In località Planegg vicino a Monaco di Baviera, beato Carlo Leisner, sacerdote e martire, che, ancora diacono, fu deportato in un carcere per la sua pubblica professione di fede e l’assiduo servizio reso alle anime e, ordinato sacerdote nel campo di prigionia di Dachau, tornato in libertà, morì per le torture patite durante la detenzione.