A Autun nella Gallia lugdunense, ora in Francia, san Sinforiano, martire, che, mentre era condotto al supplizio, dal muro della città fu ammonito dalla madre con queste parole: «Figlio, figlio, Sinforiano, tieni a mente il Dio vivo. Oggi a te la vita non è tolta, ma trasformata in meglio».
A Roma sulla via Ostiense nel cimitero che porta il suo nome, san Timoteo, martire.
A Todi in Umbria, san Filippo Benizi, sacerdote fiorentino, che, uomo di insigne umiltà e propagatore dell’Ordine dei Servi di Maria, considerava Cristo crocifisso l’unico suo libro.
A Bevagna sempre in Umbria, beato Giacomo Bianconi, sacerdote dell’Ordine dei Predicatori, che fondò in questo luogo un convento e confutò gli errori del nicolaismo.
A Ocre presso Fossa in Abruzzo, beato Timoteo da Monticchio, sacerdote dell’Ordine dei Minori, insigne per austerità di vita e fervore di preghiera.
A York in Inghilterra, beato Tommaso Percy, martire, che, conte di Northumbria, per la sua fedeltà alla Chiesa di Roma conseguì con la decapitazione la palma del martirio sotto la regina Elisabetta I.
Nello stesso luogo, sotto la medesima regina, beati Guglielmo Lacey e Riccardo Kirkman, sacerdoti e martiri, che, condannati a morte per essere entrati da sacerdoti in Inghilterra, furono condotti al patibolo.
A Worcester sempre in Inghilterra, san Giovanni Wall, sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori e martire, che, dopo avere esercitato di nascosto per più di vent’anni il suo ministero di pastore, per il suo sacerdozio morì impiccato al laccio e sventrato con la spada durante il regno di Carlo II.
A Hereford sempre in Inghilterra, nello stesso giorno e anno, san Giovanni Kemble, sacerdote e martire, che esercitò per oltre cinquant’anni in tempo di persecuzione il ministero pastorale, finché, ormai ottuagenario, coronò il proprio martirio impiccato perché sacerdote.
A Offida nelle Marche, beato Bernardo (Domenico) Peroni, religioso dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, insigne per semplicità di cuore, innocenza di vita e mirabile carità verso i poveri.
Nel mare antistante Rochefort in Francia, beato Elia Leymarie de Laroche, sacerdote e martire, che, gettato durante la rivoluzione francese in una sordida galera ancorata in mare e crudelmente malmenato, morì colpito da malattia.
Nel villaggio di Starunya nel territorio di Ivano-Frankivsk in Ucraina, beato Simeone Lucac, vescovo e martire, che, per aver svolto clandestinamente il suo ministero per il gregge dei cattolici di Rito bizantino sotto un regime ateo, con la sua morte nella fede proclamò la gloria e l’onore di Cristo Signore e Dio.