Nel Ponto, commemorazione di molti santi martiri nella persecuzione dell’imperatore Massimiano, i quali, alcuni cosparsi di piombo fuso, altri torturati con canne appuntite conficcate nelle unghie e straziati da vari e ripetuti supplizi, con la loro gloriosa passione ottennero dal Signore la palma e la corona.
A Vienne Nella Gallia lugdunense, ora in Francia, sant’Avito, vescovo, per la cui fede e operosità, al tempo del re Gundobaldo, le Gallie furono difese dalla diffusione dell’eresia ariana.
A Sabiona nella Rezia, oggi nel Tirolo, sant’Ingenuino, primo vescovo di questa sede.
In Basilicata, san Luca, abate secondo gli insegnamenti dei Padri orientali, che condusse un’intensa vita monastica dapprima in Sicilia, sua patria, poi in vari luoghi in seguito all’invasione dei Saraceni, per morire infine presso Armento nel monastero dei santi Elia e Anastasio del Carbone da lui stesso fondato.
A Roma nel monastero di San Cesario, san Saba, detto il Giovane, monaco, che insieme al fratello san Macario, al tempo delle devastazioni saracene, diffuse instancabilmente per la Calabria e la Lucania la vita cenobitica.
A Bressanone nell’Alto Adige, commemorazione di sant’Albuino, vescovo, che trasferì la cattedra episcopale da Sabiona a questa sede.
A Colonia in Lotaringia, oggi in Germania, sant’Adelaide, prima badessa del monastero di Vilich, in cui introdusse la regola di san Benedetto, e poi del monastero di Santa Maria di Colonia, dove morì.
A Nagasaki in Giappone, passione dei santi Paolo Miki e venticinque compagni, martiri, la cui memoria si celebra domani.
A Laval in Francia, beata Francesca Mézière, vergine e martire, che si dedicò all’educazione dei fanciulli e alla cura dei malati e durante la rivoluzione francese fu uccisa in odio alla fede.
A Roma, beata Elisabetta Canori Mora, madre di famiglia, che, dopo avere a lungo sofferto a causa dell’infedeltà del marito, per le ristrettezze economiche e le crudeli molestie da parte dei parenti, tutto sopportò con insuperabile carità e pazienza e offrì la vita al Signore per la conversione, la salvezza, la pace e la santificazione dei peccatori aggregandosi al Terz’Ordine della Santissima Trinità.
In località Valtiervílla in Messico, san Gesù Méndez, sacerdote e martire, che morì per il regno di Cristo durante la persecuzione messicana.