A Marsiglia nella Provenza in Francia, san Vittore, martire.
Presso Homs in Siria, san Simeone, detto il Folle, che, mosso dallo Spirito Santo, desiderò essere ritenuto stolto per Cristo e disprezzato tra gli uomini.
Insieme a lui si commemora san Giovanni, eremita, che fu per circa trent’anni compagno di san Simeone nella santa peregrinazione e nell’eremo presso il lago di Mareotide in Egitto.
A Roma, commemorazione di santa Prassede, sotto il cui nome fu dedicata a Dio una chiesa sul colle Esquilino.
A Strasburgo in Borgogna, sant’Arbogasto, vescovo.
Nel braccio di mare antistante Rochefort sulla costa francese in una sordida galera ferma all’ancora, beato Gabriele Pergaud, sacerdote e martire, che, canonico regolare di Beaulieu nel territorio di Saint Brieuc, durante la rivoluzione francese fu per il suo sacerdozio trascinato fuori dall’abbazia e, gettato in carcere, ottenne la corona del martirio colpito da malattia.
Presso Yanzibian vicino a Yangpingguan in Cina, sant’Alberico Crescitelli, sacerdote del Pontificio Istituto per le Missioni estere e martire, che, durante la persecuzione dei Boxer, crudelmente percosso quasi a morte, il giorno seguente fu trascinato lungo un selciato con i piedi legati fino al fiume, dove, fatto a pezzi e infine decapitato, ricevette la corona del martirio.
Sulla strada verso Daining nei pressi di Yongnian nella provincia dello Hebei sempre in Cina, passione di san Giuseppe Wang Yumei, martire nella medesima persecuzione.