A Neocesaréa nel Ponto, nell’odierna Turchia, san Troadio, martire durante la persecuzione dell’imperatore Decio, il cui combattimento fu attestato da san Gregorio Taumaturgo.
A Lichfield in Inghilterra, san Ceadda, vescovo, che nelle allora povere province della Mercia, del Lindsey e dell’Anglia meridionale, resse l’ufficio episcopale, impegnandosi ad amministrarlo secondo l’esempio degli antichi Padri in grande perfezione di vita.
Ad Agíra in Sicilia, San Luca Casale di Nicosía, monaco, pieno di umiltà e virtù.
A Bruges nelle Fiandre, nell’odierno Belgio, beato Carlo Bono, martire, che, principe di Danimarca e poi conte delle Fiandre, fu custode della giustizia e difensore dei poveri, finché fu ucciso dai soldati che cercava invano di indurre alla pace.
A Siviglia in Spagna, sant’Angela della Croce Guerrero González, che, fondatrice dell’Istituto delle Suore della Croce, non tenne per sé alcun privilegio che non riservasse anche ai poveri, che ella era solita chiamare suoi padroni e servire in tutto.