A Bologna, san Faustiniano, vescovo, che rafforzò e fece crescere con la parola della predicazione la Chiesa oppressa dalla persecuzione.
A Gaza in Palestina, san Porfirio, vescovo, che, nato a Tessalonica, visse cinque anni da anacoreta a Scete e altrettanti oltre il Giordano, distinguendosi per la benevolenza verso i poveri; ordinato poi vescovo di Gaza, abbattè molti templi dedicati agli idoli, dai cui seguaci era stato a lungo vessato, finché degno di venerazione trovò riposo nella pace dei santi.
A Nevers nell’antica Neustria, ora in Francia, sant’Agricola, vescovo.
Ad Arcis-sur-Aube nella Champagne in Francia, san Vittore, eremita, di cui san Bernardo ha tessuto l’elogio.
A Firenze, sant’Andrea, vescovo.
A Londra in Inghilterra, beato Roberto Drury, sacerdote e martire, che, ingiustamente accusato di congiura contro il re Giacomo I, a Tyburn, indossato l’abito ecclesiastico per dimostrare la dignità sacerdotale, patì per Cristo il supplizio del patibolo.
A Olésa di Montserrat vicino a Barcellona in Spagna, santa Paola di San Giuseppe Calasanzio Montal y Fornés, vergine, fondatrice della Congregazione delle Figlie di Maria delle Scuole Pie.
Ad Alcantarilla vicino a Murcia in Spagna, beata Pietà della Croce (Tommasina) Órtiz Real, vergine, che per amore di Dio si dedicò con zelo alla educazione e alla catechesi dei poveri e fondò la Congregazione delle Suore Salesiane del Sacro Cuore di Gesù.