Commemorazione di san Malachia, profeta, che, dopo il ritorno da Babilonia preannunciò il grande giorno del Signore e la sua venuta nel tempio e che sempre e dovunque si deve offrire al suo nome una oblazione pura.
Nell’Africa settentrionale, commemorazione dei santi martiri Namfamone, Míggine, Sanámis e Lucítas, che, secondo la testimonianza del pagano Massimo di Madaura in una lettera a sant’Agostino, godevano di grande venerazione presso il popolo cristiano.
A Tours nella Gallia lugdunense, ora in Francia, san Gaziano, primo vescovo, che si dice sia stato trasferito da Roma a questa città e sia stato sepolto nel cimitero cristiano del luogo.
Nel monastero di Hildesheim nella Baviera, in Germania, san Vinebaldo, abate, che, di origine inglese, insieme al fratello san Villibaldo seguì san Bonifacio e lo aiutò nell’opera di evangelizzazione delle popolazioni germaniche.
Sul colle Gò-Voi nel Tonchino, ora Viet Nam, santi Paolo Nguy n Van My, Pietro Truong Van Duong e Pietro
Vu Van Truat, martiri, che, catechisti, saldi nella fede, morirono strangolati sotto l’imperatore Minh Mang.
A Borgaro vicino a Torino, beata Nemesia (Giulia) Valle, vergine dell’Istituto delle Suore della Carità, che, insigne nel formare i giovani e guidarli all’amore del Vangelo, percorse sempre la via dei precetti del Signore nella carità verso il prossimo.