Presso Spoleto in Umbria, san Giovanni, abate di Parrano, che fu padre di molti servi di Dio.
A Pavia, beato Isnardo da Chiampo, sacerdote dell’Ordine dei Predicatori, che in questa città fondò un convento del suo Ordine
A Siena, beato Andrea Gallerani, che visitò e consolò con premura gli infermi e gli afflitti e radunò i Fratelli della Misericordia, perché, come laici senza voti, servissero i poveri e i malati.
A Camerino nelle Marche, beato Giovanni Buralli da Parma, sacerdote dell’Ordine dei Minori, che papa Innocenzo IV inviò come legato ai Greci, per tentare di ristabilire la loro comunione con i Latini.
A Pavia, beata Sibillina Biscossi, vergine, che, rimasta cieca dall’età di dodici anni, visse per sessantacinque anni in clausura presso la chiesa dell’Ordine dei Predicatori, illuminando con la sua luce interiore i molti che ricorrevano a lei.
A Vicenza, beato Marco de Marchio da Montegallo, sacerdote dell’Ordine dei Minori, che per sovvenire alle necessità dei poveri creò l’opera chiamata Monte di Pietà.
Vicino a Monaco di Baviera in Germania, beato Narciso Turchan, sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori e martire, che dalla Polonia, oppressa da un nefasto regime, fu deportato per la sua fede nel campo di detenzione di Dachau, dove morì sotto le torture.
A Mauthausen in Austria, beato Marcello Callo, martire, che, giovane originario di Rennes in Francia, durante la guerra confortava con spirito cristiano nella fede i compagni di prigionia sfiniti dai lavori forzati e per questo fu ucciso nel campo di sterminio.