Commemorazione di sant’Elia Tesbita, che fu profeta del Signore nei giorni di Acab e di Acazia, re di Israele, e con tale forza rivendicò i diritti dell’unico Dio contro l’infedeltà del popolo, da prefigurare non solo Giovanni Battista, ma il Cristo stesso; non lasciò profezie scritte, ma la sua memoria viene fedelmente conservata, in particolare sul monte Carmelo.
Commemorazione del beato Giuseppe, chiamato Barsabba e soprannominato il Giusto, discepolo del Signore, che gli Apostoli proposero insieme a san Mattia, perché uno dei due prendesse il posto che era stato di Giuda il traditore; e pur caduta la sorte su Mattia, egli si adoperò ugualmente nel ministero della predicazione e della santificazione.
Ad Antiochia di Pisidia, nell’odierna Turchia, santa Marina o Margherita, che si ritiene abbia consacrato il suo corpo a Cristo nella verginità e nel martirio.
In Etiopia, san Frumenzio, vescovo, che fu dapprima prigioniero e, ordinato poi vescovo da sant’Atanasio, propagò il Vangelo in questa regione.
A Cartagine, nell’odierna Tunisia, sant’Aurelio, vescovo, che, salda colonna della Chiesa, protesse i suoi fedeli dalle usanze pagane e collocò il seggio episcopale sul luogo in cui prima si trovava la statua della dea del cielo.
Nel territorio di Boulogne in Francia, san Vulmaro, sacerdote, che, umile pastore, avuta la possibilità di studiare e raggiunto il ministero sacerdotale, si ritirò in un eremo secondo le consuetudini degli antichi padri e fondò poi a Hautmont in Francia, tra i boschi della sua patria, due monasteri, l’uno maschile e l’altro per le sacre vergini.
A Córdova nell’Andalusia in Spagna, san Paolo, diacono e martire, che istruito dall’esempio e dalla parola di san Sisenando, non ebbe timore di rimproverare davanti ai principi e alle autorità dei Mori la vanità del loro culto, venendo ucciso per aver confessato Cristo come vero Dio.
A Hildesheim nella Sassonia in Germania, beato Bernardo, vescovo, che, sebbene cieco, resse in pace per ventitrè anni la sua Chiesa.
A Seul in Corea, santi Maddalena Yi Yong-hui, Teresa Yi Mae-im, Marta Kim Song-im, Lucia Kim, Rosa Kim, Anna Kim Chang-gum e Maria Wo Kwi-im, vergine, e Giovanni Battista Yi Kwang-nyol, martiri.
Nella città di Nam Dinh nel Tonchino, ora Viet Nam, san Giuseppe Maria Díaz Sanjurjo, vescovo dell’Ordine dei Predicatori e martire, condannato a morte in odio alla fede durante la persecuzione dell’imperatore Tu Duc.
Nel villaggio di Zhoujiahe presso la città di Yingxian nella provincia dello Hebei in Cina, martirio dei santi Leone Ignazio Mangin e Paolo Denn, sacerdoti della Compagnia di Gesù, che nella persecuzione dei Boxer, mentre incoraggiavano premurosamente i fedeli in chiesa, furono trafitti davanti all’altare dai nemici che avevano fatto irruzione. Insieme a loro perì santa Maria Zhou Wuzhi, che, volendo proteggere con il proprio corpo san Leone ministro della celebrazione, cadde ferita a morte.
Nel territorio di Lujiazhuang presso Yingxian sempre nello Hebei, san Pietro Zhou Rixin, martire, che, nella medesima persecuzione, davanti al governatore che lo incalzava si rifiutò di rinnegare Dio creatore del mondo e fu per questo decapitato.
Nella cittadina di Daliucun presso Wuyi nella stessa provincia, santa Maria Fu Guilin, che, maestra, sempre nella stessa persecuzione fu consegnata nelle mani dei nemici del Vangelo e decapitata mentre invocava Cristo Salvatore.
Nel villaggio di Wuqiao Zhaojia sempre nello Hebei, commemorazione delle sante Maria Zhao Guozhi e delle sue figlie Rosa e Maria Zhao, che, in quella stessa persecuzione, si gettarono in un pozzo per non essere violentate, ma tirate fuori di lì subirono il martirio.
Nella cittadina di Dechao sempre nello Hebei, commemorazione di san Xi Guizi, martire, che, ancora catecumeno, scoppiato un tumulto, si dichiarò cristiano e, coperto di ferite, fu battezzato nel suo stesso sangue.
A Madrid in Spagna, beate Rita dell’Addolorata del Cuore di Gesù Pujalte y Sánchez e Francesca del Cuore di Gesù Aldea y Araujo, vergini della Congregazione delle Suore della Carità del Sacro Cuore di Gesù e martiri, che, durante la persecuzione scoppiata nel corso della guerra civile, furono arrestate nella chiesa del Collegio dai nemici della Chiesa e poco dopo fucilate in strada.