S. E. Mons. Mariano Crociata, Segretario Generale della CEI, ha presieduto la celebrazione eucaristica nella Solennità dell’Immacolata Concezione di Maria a Roma, presso la Domus Pacis. L’occasione in cui il vescovo Crociata ha celebrato la Santa Messa è stato il Convegno nazionale degli Educatori dell’Azione Cattolica Ragazzi che si è svolto dal 6 all’8 dicembre 2009. Il convegno si è svolto all’inizio del decennio dedicato alla riflessione sulla “questione educativa” e, come spiega l’Azione Cattolica “avremo l’occasione per proporre una panoramica a 360° sulla figura dell’educatore e sulla relazione educativa che si instaura con i ragazzi che gli sono affidati”.
“Educare è una vocazione, una chiamata a servire il progetto più alto che si possa immaginare: formare la persona, far crescere credenti. Perciò non può essere un lavoro a tempo parziale, anche se si deve dedicare un tempo più o meno limitato a specifiche attività educative; si può essere veri educatori se si vive sempre come se ci fosse qualcuno da condurre verso una forma compiuta di vita, se si vive sempre secondo quell’ideale di maturità umana e cristiana a cui si vuole orientare coloro che vengono affidati alle nostre cure di educatori. Educare non è un mestiere, peggio ancora un passatempo; educare è una missione – ha detto Mons. Crociata rivolgendosi ai partecipanti al convegno degli educatori di Azione Cattolica
-. Se è una missione, educare non può essere impresa solitaria, anche se richiede irriducibile senso di responsabilità personale. Esso è opera comunitaria, ha come orizzonte il molteplice intreccio di relazioni interpersonali, si svolge all’interno di alleanze educative che coinvolgono soggetti e comunità. E voi siete in grado di apprezzare tutto il valore di essere associazione, poiché potete testimoniare il sostegno, l’esempio, l’incoraggiamento, la guida, la collaborazione che viene dall’essere parte di organismo vivo – ha aggiunto il Vescovo Crociata -. Ma se l’AC è un organismo vivo è perché in essa rifluisce quella vitalità originaria che è l’intima essenza della Chiesa. Essa ci nutre, come madre e maestra, facendo di noi educandi ed educatori in una inesauribile successione di servizio reciproco finché tutti arriviamo alla piena maturità di Cristo. Dalla solennità dell’Immacolata Concezione si irradia su tutto ciò una luce di cui ora possiamo solo raccogliere qualche raggio. Il principale dei quali è la visione esatta di tutto ciò che possiamo dire sul compito educativo, il quale non può essere ridotto alle dimensioni di un progetto tecnico dalla cui esecuzione far dipendere tutto. La festa di oggi ci richiama alla verità fondamentale della nostra vita, se traguardata sullo sfondo del mistero di Dio, e cioè all’intrecciarsi in essa di libertà, peccato e grazia”.