Società

Indirizzo di saluto di S.Em. il Card. Angelo Bagnasco al Santo Padre durante la 58a Assemblea Generale della CEI (Roma, 26-30 maggio 2008)

particolarmente gradito, in questa occasione, offrire a Vostra Santità la prima copia della nuova traduzione italiana della Bibbia, “testo per le celebrazioni liturgiche, alimento della vita spirituale, fondamento dell’azione pastorale, orientamento e sostegno della testimonianza da rendere al mondo” (dalla Presentazione).
Padre Santo, con l’animo colmo di gioia e di gratitudine, e con i sentimenti della nostra più convinta comunione, accogliamo ora la Sua Parola e la Sua apostolica benedizione.

Beatissimo Padre,
la Sua presenza tra noi è un ulteriore segno della sollecitudine che il Successore di Pietro ha verso la Chiesa che vive nel nostro amato Paese e verso i suoi Pastori. Tutti conoscono e sentono con quale attenzione di stima e di affetto il Papa, Primate d’Italia, segue il cammino della nostra Conferenza e delle nostre Diocesi. Questa vicinanza concreta e puntuale ci conforta e ci rafforza nel nostro ministero. Per questo, mentre Le rinnoviamo la nostra più viva riconoscenza e la nostra incondizionata e cordiale obbedienza, Le portiamo l’affetto e la gratitudine delle nostre Chiese Particolari.
Santità, in questa nostra Assemblea Plenaria abbiamo riflettuto sui giovani, su come comunicare a loro la perenne giovinezza del Vangelo, la bellezza della Chiesa “la gioventù ha ancora tutto il futuro davanti a sé, tutto è futuro, tempo di speranza (…) – ha detto Vostra Santità ai giovani nella recente Visita Apostolica a Genova –. Chi ha scelto Dio, ancora nella vecchiaia ha un futuro senza fine e senza minacce davanti a sé (…) Essere giovane implica essere buono e generoso.
E di nuovo la bontà in persona è Gesù Cristo”. E poi li ha esortati ad essere testimoni coraggiosi, missionari giovani dei giovani: “Andate negli ambienti di vita, nelle vostre parrocchie, nei quartieri più difficili, nelle strade! Annunciate Cristo Signore, speranza del mondo (…) State uniti, ma non rinchiusi. Siate umili, ma non pavidi. Siate semplici, ma non ingenui. Siate pensosi, ma non complicati. Entrate in dialogo con tutti, ma siate voi stessi. Restate in comunione con i vostri pastori:
sono ministri del Vangelo, della divina Eucaristia, del perdono di Dio. Sono vostri padri e amici” (18 maggio 2008).
Mentre ci lasciamo anche noi sospingere e confermare nell’esaltante compito che è proprio di tutta la Chiesa – annunciare Gesù, Signore e Maestro – La ringraziamo per queste parole che suonano come una declinazione del nostro compito educativo. Nell’orizzonte di questa paternità spirituale e di quella amicizia che caratterizza ogni rapporto di autentica formazione, ci ha ricordato alcuni necessari criteri perché un giovane cresca nella robusta consapevolezza della sua fede, e delle responsabilità che ne conseguono. Altresì ci sentiamo stimolati ad essere di esempio in quell’impegno, mai concluso, di proseguire generosi nel cammino interiore, come discepoli attenti e docili del Divino Maestro. Risuonano feconde le parole di Romano Guardini:
“La vita viene destata e accesa solo dalla vita. La più potente ‘forza di educazione’ consiste nel fatto che io stesso in prima persona mi protendo in avanti e mi affatico a crescere” (Romano Guardini, Persona e libertà, La Scuola 1987, pag. 222).
Padre Santo, vivendo accanto al nostro popolo, insieme ai nostri sacerdoti, siamo ben consapevoli dei problemi e delle speranze della gente. Di questo vissuto abbiamo il dovere di dare voce rispettosa e chiara, come Pastori che amano non solo le loro Comunità ma tutti, la società intera. La rilevanza pubblica della fede è testimoniata ampiamente nel mondo di ieri e di oggi, come vostra Santità ha ribadito nel Suo discorso all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (18 aprile 2008), e scaturisce dalla sua stessa natura nonché dal mistero stesso dell’incarnazione del Verbo di Dio. Per questo la nostra attenzione pastorale alle questioni etiche non si dissocia mai dalle questioni sociali e viceversa: sul Suo esempio e con il Suo puntuale Magistero, portiamo il nostro contributo di Pastori alla costruzione di una società compiutamente umana.
Nella vita della Chiesa si stanno avvicinando due altri momenti particolarmente significativi: quello della ventitreesima Giornata Mondiale della Gioventù che si svolgerà a Sydney e quello della dodicesima Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, che avrà per tema “La Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa”. Anche per questa ragione ci è

ASSEMBLEA GENERALE DELLA CEI

06 Giugno 2008

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Servizio Nazionale per la pastorale giovanile Convegno Nazionale di pastorale giovanile "Domine, quo vadis?"
Il Convegno Nazionale di pastorale giovanile si svolgerà presso la Fraterna Domus di Sacrofano (RM) dal 6 al 9 maggio 2024 e vedrà il coinvolgimento di tutti gli Incaricati impegnati nella cura della pastorale giovanile italiana. L´obiettivo è quello di offrire traiettorie di futuro per il cammino dei giovani e degli adolescenti.
Come prendersi cura di qualcuno è un tema che da sempre affascina l’umanità. Abbiamo iniziato dalla semplicità di piccoli gesti di aiuto per poi definire nel tempo forme di cura organizzata sempre più evolute. La sapienza del cristianesimo e il senso di una solidarietà diffuse hanno generato l’ospedale insieme ad altre strutture specializzate. Nel tempo, tutti i paesi nel mondo si sono dotati di un sistema più o meno ampio di assistenza.In Italia, la cura delle persone affette da problemi di salute ha un carattere universalistico. Chiunque risieda, anche temporaneamente, sul nostro territorio ha diritto ad essere curato. Oggi, questo sistema presenta punti di crescente criticità. Cosa pensare? Che fare? Quali correttivi applicare? Quale contributo può dare la comunità cristiana?Sono alcune delle domande che questo convegno nazionale vuole affrontare.Per le modalità di iscrizione e il Programma provvisorio in continuo aggiornamento visita il Sito web del Convegno nazionale di Pastorale della salute CEINote organizzative