“La risposta alla sfida posta dalle migrazioni contemporanee si può riassumere in quattro verbi: accogliere, proteggere, promuovere e integrare. Ma questi verbi non valgono solo per i migranti e i rifugiati. Essi esprimono la missione della Chiesa verso tutti gli abitanti delle periferie esistenziali, che devono essere accolti, protetti, promossi e integrati”.
Lo afferma Papa Francesco nel Messaggio, che porta la data del 27 maggio, in occasione della 105ª Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, che sarà celebrata domenica 29 settembre 2019 sul tema “Non si tratta solo di migranti”.
“Se mettiamo in pratica questi verbi – prosegue il Santo Padre – contribuiamo a costruire la città di Dio e dell’uomo, promuoviamo lo sviluppo umano integrale di tutte le persone e aiutiamo anche la comunità mondiale ad avvicinarsi agli obiettivi di sviluppo sostenibile che si è data e che, altrimenti, saranno difficilmente raggiunti.
“I migranti, e specialmente quelli più vulnerabili, – conclude il Papa – ci aiutano a leggere i segni dei tempi. Attraverso di loro il Signore ci chiama a una conversione, a liberarci dagli esclusivismi, dall’indifferenza e dalla cultura dello scarto. Attraverso di loro il Signore ci invita a riappropriarci della nostra vita cristiana nella sua interezza e a contribuire, ciascuno secondo la propria vocazione, alla costruzione di un mondo sempre più rispondente al progetto di Dio”.