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mercoledì 05 Giugno 2019

Ufficio delle letture

SAN BONIFACIO, VESCOVO E MARTIRE - MEMORIA - III SETTIMANA DEL SALTERIO
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V.
O Dio, vieni a salvarmi

R.
Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
   e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
   nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
INNO
Gerusalemme nuova,
immagine di pace,
costruita per sempre
nell'amore del Padre.
Tu discendi dal cielo
come vergine sposa,
per congiungerti a Cristo
nelle nozze eterne.
Dentro le tue mura,
risplendenti di luce,
si radunano in festa
gli amici del Signore:
pietre vive e preziose,
scolpite dallo Spirito
con la croce e il martirio
per la città dei santi.
Sia onore al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo,
al Dio trino e unico
nei secoli sia gloria. Amen.
Oppure:
Martyr Dei, qui
(
quæ
)
únicum
Patris sequéndo Fílium
victis triúmphas hóstibus,
victor
(
victrix
)
fruens cæléstibus,
Tui precátus múnere
nostrum reátum dílue,
arcens mali contágium,
vitæ repéllens tǽdium.
Solúta sunt iam víncula
tui sacráti córporis;
nos solve vinclis sǽculi
amóre Fílii Dei.
Honor Patri cum Fílio
et Spíritu Paráclito,
qui te coróna pérpeti
cingunt in aula glóriæ. Amen.
1 ant.
Davanti al tuo volto, Signore,
          grazia e fedeltà, alleluia.
SALMO 88, 2-38
La misericordia di Dio per la casa di Davide
Dalla discendenza di Davide secondo la promessa, Dio
trasse per Israele un salvatore, Gesù
(At 13, 23).
I    (2-19)
​Canterò senza fine le grazie del Signore, *
   con la mia bocca
     annunzierò la tua fedeltà nei secoli,
perché hai detto:
     «La mia grazia rimane per sempre»; *
   la tua fedeltà è fondata nei cieli.
«Ho stretto un’alleanza con il mio eletto, *
   ho giurato a Davide mio servo:
stabilirò per sempre la tua discendenza, *
   ti darò un trono che duri nei secoli».
I cieli cantano le tue meraviglie, Signore, *
   la tua fedeltà nell’assemblea dei santi.
Chi sulle nubi è uguale al Signore, *
   chi è simile al Signore tra gli angeli di Dio?
Dio è tremendo nell’assemblea dei santi, *
   grande e terribile tra quanti lo circondano.
Chi è uguale a te, Signore, Dio degli eserciti? *
   Sei potente, Signore, e la tua fedeltà ti fa corona.
Tu domini l’orgoglio del mare, *
   tu plachi il tumulto dei suoi flutti.
Tu hai calpestato Raab come un vinto, *
   con braccio potente hai disperso i tuoi nemici.
Tuoi sono i cieli, tua è la terra, *
   tu hai fondato il mondo e quanto contiene;
il settentrione e il mezzogiorno tu li hai creati, *
   il Tabor e l’Ermon cantano il tuo nome.
È potente il tuo braccio, *
   forte la tua mano, alta la tua destra.
Giustizia e diritto sono la base del tuo trono, *
   grazia e fedeltà precedono il tuo volto.
Beato il popolo che ti sa acclamare *
   e cammina, o Signore, alla luce del tuo volto:
esulta tutto il giorno nel tuo nome, *
   nella tua giustizia trova la sua gloria.
Perché tu sei il vanto della sua forza *
   e con il tuo favore innalzi la nostra potenza.
Perché del Signore è il nostro scudo, *
   il nostro re, del Santo d’Israele.
1 ant.
Davanti al tuo volto, Signore,
          grazia e fedeltà, alleluia.
2 ant.
Si è fatto uomo dalla stirpe di Davide,
          Cristo, Figlio di Dio, alleluia.
II    (20-30)
​Un tempo parlasti in visione ai tuoi santi dicendo: †
   «Ho portato aiuto a un prode, *
   ho innalzato un eletto tra il mio popolo.
Ho trovato Davide, mio servo, *
   con il mio santo olio l’ho consacrato;
la mia mano è il suo sostegno, *
   il mio braccio è la sua forza.
Su di lui non trionferà il nemico, *
   né l’opprimerà l’iniquo.
Annienterò davanti a lui i suoi nemici *
   e colpirò quelli che lo odiano.
La mia fedeltà e la mia grazia saranno con lui *
   e nel mio nome si innalzerà la sua potenza.
Stenderò sul mare la sua mano *
   e sui fiumi la sua destra.
Egli mi invocherà: Tu sei mio padre, *
   mio Dio e roccia della mia salvezza.
Io lo costituirò mio primogenito, *
   il più alto tra i re della terra.
Gli conserverò sempre la mia grazia, *
   la mia alleanza gli sarà fedele.
Stabilirò per sempre la sua discendenza, *
   il suo trono come i giorni del cielo.
2 ant.
Si è fatto uomo dalla stirpe di Davide,
          Cristo, Figlio di Dio, alleluia.
3 ant.
Dio ha promesso a Davide, suo servo:
          Per sempre durerà la tua discendenza,
          alleluia.
III    (31-38)
​Se i suoi figli abbandoneranno la mia legge *
   e non seguiranno i miei decreti,
se violeranno i miei statuti *
   e non osserveranno i miei comandi,
punirò con la verga il loro peccato *
   e con flagelli la loro colpa.
Ma non gli toglierò la mia grazia *
   e alla mia fedeltà non verrò mai meno.
Non violerò la mia alleanza; *
   non muterò la mia promessa.
Sulla mia santità ho giurato una volta per sempre: *
   certo non mentirò a Davide.
In eterno durerà la sua discendenza, *
   il suo trono davanti a me quanto il sole,
sempre saldo come la luna, *
   testimone fedele nel cielo».
3 ant.
Dio ha promesso a Davide, suo servo:
          Per sempre durerà la tua discendenza,
          alleluia.
V.
Dio ha fatto risorgere Cristo dai morti, alleluia.

R.
perché in Dio sia la nostra fede e la speranza, alleluia.
PRIMA LETTURA

Dalla prima lettera di san Giovanni,
apostolo
5, 1-12
 
Questa è la vittoria sul mondo: la nostra fede
 
   Carissimi, chiunque crede che Gesù è il Cristo, è nato da Dio; e chi ama colui che ha generato, ama anche chi da lui è stato generato. Da questo conosciamo di amare i figli di Dio: se amiamo Dio e ne osserviamo i comandamenti, perché in questo consiste l’amore di Dio, nell’osservare i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi. Tutto ciò che è nato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha sconfitto il mondo: la nostra fede.
   E chi è che vince il mondo se non chi crede che Gesù è il Figlio di Dio? Questi è colui che è venuto con acqua e sangue, Gesù Cristo; non con acqua soltanto, ma con l’acqua e con il sangue. Ed è lo Spirito che rende testimonianza, perché lo Spirito è la verità. Poiché tre sono quelli che rendono testimonianza: lo Spirito, l’acqua e il sangue, e questi tre sono concordi. Se accettiamo la testimonianza degli uomini, la testimonianza di Dio è maggiore; e la testimonianza di Dio è quella che ha dato al suo Figlio. Chi crede nel Figlio di Dio, ha questa testimonianza in sé. Chi non crede a Dio fa di lui un bugiardo, perché non crede alla testimonianza che Dio ha reso a suo Figlio. E la testimonianza è questa: Dio ci ha dato la vita eterna e questa vita è nel suo Figlio. Chi ha il Figlio ha la vita; chi non ha il Figlio di Dio, non ha la vita.
 
RESPONSORIO                         1 Gv 5, 6; Zc 13, 1
R.
Questi è colui che è venuto con acqua e sangue,
Gesù Cristo; non con acqua soltanto, ma con l’acqua
e con il sangue.
*
Lo Spirito rende testimonianza,
perché egli è la verità, alleluia.

V.
In quel giorno vi sarà per gli abitanti di Gerusalemme,
una sorgente zampillante per lavare il
peccato.

R.
Lo Spirito rende testimonianza, perché egli è la
verità, alleluia.
SECONDA LETTURA

Dalle «Lettere» di san Bonifacio, vescovo e martire

(Lett. 78; MGH, Epistolæ, 3, 352. 354)
 
Pastore sollecito che vigila sul gregge di Cristo
 
   La Chiesa è come una grande nave che solca il mare del mondo. Sbattuta com’è dai diversi flutti di avversità, non si deve abbandonare, ma guidare.
   Grandi nocchieri furono i primi padri, quali Clemente e Cornelio e moltissimi altri a Roma, Cipriano a Cartagine e Atanasio ad Alessandria. Essi, al tempo degli imperatori pagani, governavano la nave di Cristo, anzi la sua carissima Sposa. Insegnarono, combatterono, faticarono e soffrirono fino a dare il loro sangue.
   Al pensiero di queste cose e di altre simili, timore e spavento mi hanno invaso e quasi mi hanno sopraffatto (cfr. Sal 54, 6) le tenebre dei miei peccati. Perciò avrei voluto abbandonare del tutto il timone della Chiesa, se avessi trovato precedenti simili nei Padri o nelle Sacre Scritture. Ma non potendolo fare, l’anima mia stanca ricorre a colui che per mezzo di Salomone dice: «Confida nel Signore con tutto il cuore e non appoggiarti sulla tua intelligenza; in tutti i tuoi passi pensa a lui ed egli appianerà i tuoi sentieri» (Pro 3, 5-6). E altrove: «Il nome del Signore è una torre fortissima. Il giusto vi si rifugia ed è al sicuro» (Pro 18, 10).
   Stiamo saldi nella giustizia e prepariamo le nostre anime alla tentazione per ottenere l’appoggio di Dio e diciamogli: «Signore, tu sei stato per noi rifugio di generazione in generazione» (Sal 89, 1).
   Confidiamo in lui che ha messo sulle nostre spalle questo peso. Ciò che noi da soli non siamo capaci di portare, portiamolo con il suo aiuto. Egli è onnipotente e dice: «Il mio giogo è dolce e il mio carico leggero» (Mt 11, 30).
   Stiamo saldi nella battaglia fino al giorno del Signore, perché ci sono venuti addosso giorni di angustia e di tribolazione. Moriamo, se Dio vorrà, per le sante leggi dei nostri padri, per poter conseguire con essi l’eredità eterna.
   Non siamo dei cani muti, non siamo spettatori silenziosi, non siamo mercenari che fuggono il lupo, ma pastori solleciti e vigilanti sul gregge di Cristo. Predichiamo i disegni di Dio ai grandi e ai piccoli, ai ricchi e ai poveri. Annunziamoli a tutti i ceti e a tutte le età finché il Signore ci darà forza, a tempo opportuno e importuno, a quel modo che san Gregorio scrisse nella sua «Regola Pastorale».
 
RESPONSORIO                  1 Ts 2, 8; Gal 4, 19
R.
Per il grande affetto che vi porto, vi avrei dato
non solo il vangelo di Dio, ma la mia stessa vita:

*
siete diventati per me figli carissimi, alleluia.

V.
Per voi soffro le doglie del parto, finché non
sia formato Cristo in voi:

R.
siete diventati per me figli carissimi, alleluia.
ORAZIONE
   Interceda per noi, o Signore, il santo vescovo e martire Bonifacio, perché custodiamo con fierezza e professiamo con coraggio la fede che egli ha insegnato con la parola e testimoniato con il sangue. Per il nostro Signore.
       Benediciamo il Signore.

       R.
Rendiamo grazie a Dio.