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Solidarietà

Dono, segno di comunione

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Le settimane che vanno da domenica 25 novembre, solennità di Cristo Re e Giornata nazionale di sensibilizzazione delle Offerte per il sostentamento dei sacerdoti, fino al prossimo 31 dicembre, rappresentano il periodo più importante per la raccolta delle Offerte per il sostentamento dei sacerdoti. In queste settimane infatti si concentra abitualmente oltre la metà delle donazioni annuali. È un tempo di comunione più intenso, in cui la gratitudine per il dono dei sacerdoti prende la forma di un contributo concreto al loro sostentamento.

La Giornata Nazionale di sensibilizzazione delle Offerte per il sostentamento dei sacerdoti è stato il primo passo per ricordare ai fedeli il valore ecclesiale e sociale del contributo a favore di tutti i preti diocesani. Si celebra nelle parrocchie italiane da 30 anni e sulle locandine di questa edizione era scritto: “78.289 fedeli sono insieme ai sacerdoti, con le famiglie, i giovani, gli ultimi. Sostieni anche tu i sacerdoti con un’offerta”.

L’anno scorso, infatti, 78.289 fedeli hanno effettuato una donazione per il sostentamento dei sacerdoti diretta all’Istituto Centrale Sostentamento Clero. Queste Offerte sono uno strumento perequativo e di solidarietà nazionale scaturito dalla revisione concordataria del 1984, per sostenere l’attività pastorale dei 35mila sacerdoti diocesani. Infatti da 30 anni essi non ricevono più uno stipendio dallo Stato ed è responsabilità di ogni fedele partecipare al loro sostentamento, anche attraverso queste Offerte.

Comunione e solidarietà non sono opzionali per i cristiani, sono l’essenza della Chiesa – spiega Mons. Donato Negro, Arcivescovo di Otranto e Presidente del Comitato CEI per il sostegno economico ecclesiale -. L’Offerta per il sostentamento dei nostri sacerdoti ci chiama a porci a fianco delle necessità dei presbiteri, perché ciascuno dia per quanto può dare e riceva per quanto necessita. Il dono è e fa la Chiesa, e San Paolo ci insegna che ogni obolo ecclesiale non può essere vissuto come limitato alla sfera dell’avere, ma parla della nostra identità di credenti, di chi vive pienamente in un orizzonte di grazia”.

È tempo di guardare ai sacerdoti non come a persone che possono fare tutto, ma a ministri dei sacramenti e annunciatori del Vangelo che hanno bisogno della vicinanza e dell’affetto delle comunità che servono – afferma Matteo Calabresi, responsabile del Servizio Promozione CEI per il sostegno economico alla Chiesa -. Anche Papa Francesco ci ricorda l’importanza di questa vicinanza ai nostri preti. L’Offerta ci incammina su una nuova strada di comunione con la Chiesa. Basterà anche un piccolo importo, ma donato in tanti, perché raggiunga tutti i preti diocesani in Italia.

Dal 25 novembre ha preso il via su tv e stampa cattolica una campagna di sensibilizzazione con spot da 30 e 15 secondi, che in formato web verranno promossi anche su Facebook. La pagina è molto seguita e racconta la missione dei sacerdoti attraverso storie vere presentate ogni mese nello spazio “Insieme a Don” con foto, interviste, documentari.

Nel 2017 sono state raccolte 102.820 Offerte, per un totale di 9.609.811,21 euro. La campagna di partecipazione è promossa dal Servizio Promozione Sostegno Economico alla Chiesa cattolica e si avvale del supporto di una rete di 225 incaricati diocesani che, con la collaborazione dei referenti parrocchiali, affiancano i parroci nella sensibilizzazione al tema.

27 Novembre 2018

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Come prendersi cura di qualcuno è un tema che da sempre affascina l’umanità. Abbiamo iniziato dalla semplicità di piccoli gesti di aiuto per poi definire nel tempo forme di cura organizzata sempre più evolute. La sapienza del cristianesimo e il senso di una solidarietà diffuse hanno generato l’ospedale insieme ad altre strutture specializzate. Nel tempo, tutti i paesi nel mondo si sono dotati di un sistema più o meno ampio di assistenza.In Italia, la cura delle persone affette da problemi di salute ha un carattere universalistico. Chiunque risieda, anche temporaneamente, sul nostro territorio ha diritto ad essere curato. Oggi, questo sistema presenta punti di crescente criticità. Cosa pensare? Che fare? Quali correttivi applicare? Quale contributo può dare la comunità cristiana?Sono alcune delle domande che questo convegno nazionale vuole affrontare.Per le modalità di iscrizione e il Programma provvisorio in continuo aggiornamento visita il Sito web del Convegno nazionale di Pastorale della salute CEINote organizzative