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“Quale welfare per la salute? Prevenzione e programmazione in sanità a trent'anni dalla Legge 833/78”

Convegno promosso dall’Ufficio nazionale per la pastorale della sanità della CEI in collaborazione con l’Istituto Superiore della Sanità.

Comunicato Stampa

“Quale welfare per la salute? Prevenzione e programmazione in sanità a trent’anni dalla Legge 833/78” è il titolo del convegno promosso dall’Ufficio nazionale per la pastorale della sanità della CEI in collaborazione con l’Istituto Superiore della Sanità (Aula Pocchiari, Istituto Superiore di Sanità Viale Regina Elena, 299 – Roma). Al convegno interverranno S.E. Mons. Giuseppe Betori, Segretario Generale della CEI, molti esponenti del mondo cattolico e il Ministro del Welfare, On. Maurizio Sacconi oltre ad esperti del mondo della sanità pubblica e della ricerca scientifica. «La tutela della salute della collettività non può essere gestita solo mediante un calcolo di bilancio e non si risolve solo nell’erogazione di terapie, ma richiede strumenti efficaci di prevenzione e programmazione – dice don Andrea Manto, direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale della sanità -. Serve perciò una nuova progettualità che, senza ignorare il quadro economico e i dati epidemiologici e culturali in cui le scelte devono compiersi, riaffermi la verità e la dignità della persona umana e i bisogni delle persone più fragili. Nell’ottica di una fede amica della ragione, il patrimonio di umanità del Vangelo e la tradizione ecclesiale nella pastorale della salute possono offrire un contributo originale e favorire un’intelligente sintesi tra il dato scientifico, l’esigenza economica e un’autentica garanzia del diritto alla salute». L’obiettivo è quello di riflettere sulle questioni legate alla cura del malato, all’assistenza sanitaria, alla solidarietà del finanziamento alla salute e all’equità di accesso alle prestazioni. Temi che forniranno un alto contributo anche al dibattito sui bilanci e sulle prospettive future del Servizio Sanitario Nazionale.
«L’importanza di  questo incontro nasce da quell’anello in cui si intersecano valori comuni tra la visione della persona che lo Stato ha voluto accogliere quando ha sancito la Costituzione e una visione cristiana e cattolica dell’esistenza – spiega il Presidente dell’Iss, Enrico Garaci -. Si tratta di una riflessione importante, cruciale, ed è per questo che siamo lieti, oltre che onorati, che la Chiesa abbia scelto di esprimersi su temi così cruciali per il destino delle persone in un luogo laico come l’Istituto che, per ricerca e per servizio ha da sempre operato per lo Stato nel cuore del Servizio Sanitario Nazionale, e a servizio del cittadino”.  A ciò si aggiungono i rinnovati appelli del Papa «rivolti ai politici a non dimenticare la centralità della persona e a rispettarla nel contesto sociale» prosegue il Presidente dell’Iss. Appelli che «non possono rimanere inascoltati nel progettare una riforma che per quanto urgente e necessaria non deve dimenticare la funzione della solidarietà poiché equità e giustizia sono principi da cui non si può prescindere neanche, anzi, soprattutto, in uno Stato Laico”.

Roma, 6 ottobre 2008

 

Ufficio Stampa

06 Ottobre 2008

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Servizio Nazionale per la pastorale giovanile Convegno Nazionale di pastorale giovanile "Domine, quo vadis?"
Il Convegno Nazionale di pastorale giovanile si svolgerà presso la Fraterna Domus di Sacrofano (RM) dal 6 al 9 maggio 2024 e vedrà il coinvolgimento di tutti gli Incaricati impegnati nella cura della pastorale giovanile italiana. L´obiettivo è quello di offrire traiettorie di futuro per il cammino dei giovani e degli adolescenti.
Come prendersi cura di qualcuno è un tema che da sempre affascina l’umanità. Abbiamo iniziato dalla semplicità di piccoli gesti di aiuto per poi definire nel tempo forme di cura organizzata sempre più evolute. La sapienza del cristianesimo e il senso di una solidarietà diffuse hanno generato l’ospedale insieme ad altre strutture specializzate. Nel tempo, tutti i paesi nel mondo si sono dotati di un sistema più o meno ampio di assistenza.In Italia, la cura delle persone affette da problemi di salute ha un carattere universalistico. Chiunque risieda, anche temporaneamente, sul nostro territorio ha diritto ad essere curato. Oggi, questo sistema presenta punti di crescente criticità. Cosa pensare? Che fare? Quali correttivi applicare? Quale contributo può dare la comunità cristiana?Sono alcune delle domande che questo convegno nazionale vuole affrontare.Per le modalità di iscrizione e il Programma provvisorio in continuo aggiornamento visita il Sito web del Convegno nazionale di Pastorale della salute CEINote organizzative