Scuola e Università

Messaggio sull'Insegnamento della religione cattolica per l'anno scolastico 2003/04

Messaggio sull'Insegnamento della religione cattolica per l'anno scolastico 2003/04

L’anno scolastico 2002–03 è già iniziato, ancora una volta carico di attese per una riforma da tutti desiderata, ma che incontra non poche difficoltà a decollare. Si avvicina, per famiglie e ragazzi, la scadenza dell’iscrizione all’anno successivo e quindi della scelta di avvalersi dell’insegnamento della Religione cattolica. Come per il passato noi la raccomandiamo, perché sia confermata da parte di chi l’ha già effettuata e venga presa in considerazione da parte di chi non l’aveva fatto per il passato. Avvalersi di tale insegnamento ha un grande valore, personale e sociale. Fare una scelta matura riguarda tutti: ragazzi e famiglie, docenti e dirigenti. Deve trovare attenta anche la comunità ecclesiale, consapevole dell’importanza della scuola per la formazione della persona e del suo patrimonio culturale.
Il fatto che un’altissima percentuale di famiglie e di ragazzi scelga di avvalersi dell’insegnamento della Religione cattolica non può che rallegrarci; ma vorremmo che questo insegnamento potesse raggiungere tutti. E un’opportunità offerta anche ai non credenti o ai credenti di altre religioni – molti dei quali arrivati in Italia da altri paesi –, per un serio confronto con una tradizione, quella cattolica, ricca di riferimenti storici, artistici, linguistici, di costume nella cultura italiana. Tale tradizione ha contribuito alla costruzione di una società che, proprio dal rispetto dei valori sui quali si è sviluppata nel tempo, può trarre motivazioni e orientamenti per creare condizioni di serena accoglienza a nuove forme di pensiero e di vita. Ci sono poi le attese, le paure e i tanti interrogativi dei bambini e ancor più dei ragazzi, che fatti incresciosi, troppo di frequente, pongono all’attenzione della cronaca. Su di essi spesso cala un silenzio di rimozione; si lascia che siano i mass media di larga diffusione a offrire, dopo aver presentato l’accaduto in maniera spettacolare, fragili tentativi di comprensione e inadeguate proposte di intervento. Assieme alla famiglia e alla comunità cristiana la scuola – e in essa l’insegnamento della Religione cattolica – deve poter svolgere un ruolo determinante nell’azione educativa. Dall’incontro con la persona e l’opera di Gesù Cristo, trasmessa e testimoniata lungo i secoli dalla Chiesa cattolica, e in essa ancora oggi viva e offerta a tutti, possono maturare nelle nuove generazioni risposte vere ai loro più profondi interrogativi. L’insegnamento della Religione cattolica, offerto da insegnanti ben preparati, anche sotto l’aspetto della relazione, e in costante aggiornamento, è un’opportunità unica da non lasciar cadere, anzi da valorizzare “minuto per minuto”.
Ai dirigenti scolastici, agli insegnanti di Religione cattolica e a tutti gli altri insegnanti esprimiamo viva gratitudine per un’attività che li espone in prima linea nella costruzione di una società che sappia rinnovarsi rimanendo fedele al suo passato. Essi offrono un contributo importante nella costruzione di una “città dell’uomo”, in cui la presenza del patrimonio religioso cattolico sia avvertita in tutta la sua rilevanza, per la formazione di un’umanità che nel volto di Cristo riscopre i suoi lineamenti più veri. 

Roma, 7 dicembre 2002

PRESIDENZA DELLA CEI

11 Marzo 2003

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Come prendersi cura di qualcuno è un tema che da sempre affascina l’umanità. Abbiamo iniziato dalla semplicità di piccoli gesti di aiuto per poi definire nel tempo forme di cura organizzata sempre più evolute. La sapienza del cristianesimo e il senso di una solidarietà diffuse hanno generato l’ospedale insieme ad altre strutture specializzate. Nel tempo, tutti i paesi nel mondo si sono dotati di un sistema più o meno ampio di assistenza.In Italia, la cura delle persone affette da problemi di salute ha un carattere universalistico. Chiunque risieda, anche temporaneamente, sul nostro territorio ha diritto ad essere curato. Oggi, questo sistema presenta punti di crescente criticità. Cosa pensare? Che fare? Quali correttivi applicare? Quale contributo può dare la comunità cristiana?Sono alcune delle domande che questo convegno nazionale vuole affrontare.Per le modalità di iscrizione e il Programma provvisorio in continuo aggiornamento visita il Sito web del Convegno nazionale di Pastorale della salute CEINote organizzative
Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l‘edilizia diculto XL CONCORDATO. 40 anni di intese e progetti per la promozione dei Beni Culturali Ecclesiastici
Il 10 e il 11 maggio 2024 si terrà a Catania la Giornata Nazionale "XL CONCORDATO. 40 anni di intese e progetti per la promozione dei Beni Culturali Ecclesiastici"Il convegno è promosso dall´Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l´edilizia di culto e dalla diocesi di Catania con la partecipazione del Servizio per la Promozione del Sostegno Economico alla Chiesa cattolica e delle associazioni professionali di settore AMEI - Associazione musei ecclesiastici italiani - , AAE -Associazione archivistica ecclesiastica - e ABEI - Associazione bibliotecari ecclesiastici italiani-.L´evento si svolgerà presso la sala della Pinacoteca del Museo Diocesano di Catania (ingresso da via Etnea 8). Si rivolge agli incaricati regionali e diocesani per i beni culturali ecclesiastici e l´edilizia di culto, ai responsabili e agli operatori degli Istituti culturali ecclesiastici.Diversi i temi affrontati: le prospettive di lavoro a quarant’anni dalla revisione del Concordato, le relazioni istituzionali che ha generato, l´impatto dell’8xmille alla Chiesa cattolica su crescita dei territori, valorizzazione e comunicazione dei beni culturali ecclesiastici.Il convegno apre l’edizione 2024 delle Giornate di valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico che si svolgeranno dall’11 al 19 maggio su tutto il territorio nazionale.ISCRIZIONEAvviene unicamente attraverso la compilazione della scheda on-line, collegandosi al seguente link:  BCEGiornatanazionaleCatania2024L’iscrizione è valida se accompagnata dal versamento on line della quota organizzativa con carta di credito (modalità consigliata) o con bonifico bancario (l’attestazione di pagamento è da allegare all’iscrizione).Il termine per le adesioni è il 20 aprileN.B. Le iscrizioni potrebbero essere chiuse prima del termine, al raggiungimento del numero limite dei 180 posti disponibili.COSTIPer entrambe le giornate di convegno è richiesto il contributo di 35,00 euro che comprende:- Il pranzo e la cena del 10 maggio; il pranzo dell’11 maggio.- I coffee break e le visite previste dal programma dalla sera del 10 maggio.Escursione opzionale sull’Etna nel pomeriggio di sabato 11 maggioPer l’eventuale partecipazione è richiesto un contributo organizzativo aggiuntivo di 15,00 euro a persona, da versare al momento dall’iscrizione.La partenza (ore 14:00) ed il rientro (19:30) sono previsti in Piazza Duomo.L’escursione ha inizio a quota 1.923 metri dalla stazione di partenza della Funivia dell’Etna, presso il piazzale Rifugio Sapienza a Etna Sud.Con la telecabina si giunge alla Stazione di monte a 2.500 metri e da qui, a bordo di bus 4×4, si raggiunge la quota massima consentita dalle autorità competenti in area sommitale. Come previsto dalla normativa in vigore, l’escursione prosegue accompagnati dalle Guide Alpine/Vulcanologiche Abbigliamento necessario: scarpe da tennis o da trekking, giacca a vento, cappello.Il pagamento della quota può essere effettuato on-line, direttamente sul sistema di gestione delle iniziative mediante carte di credito, oppure attraverso bonifico alle seguenti coordinate bancarie:IBAN: IT 17 U 05034 11750 000000165900 sul conto intestato alla CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA, specificando nella causale: codice iniziativa 22350 – nominativo partecipante.La quota di iscrizione NON comprende il viaggio di andata e ritorno, l’alloggio a cui ogni partecipante dovrà provvedere personalmente e quanto non specificato.