La Chiesa italiana promuove ogni anno, in sintonia con altre comunità ecclesiali europee, una giornata di riflessione e preghiera per la tutela del Creato. Si celebra il 1° settembre su proposta dei cristiani ortodossi per i quali quel giorno coincide col nuovo anno ecclesiastico o Capodanno della Chiesa. Dal 2015 per volontà di Papa Francesco il 1°
settembre è anche “Giornata mondiale di preghiera per la cura del Creato”.
Nel Messaggio della Cei per la Giornata di quest’anno, firmato dalla Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace e da quella per l’ecumenismo e il dialogo, c’è un forte invito a impegnarsi a ogni livello per salvare le specie a rischio. Gli effetti più pesanti del “land grabbing” e delle monocolture, infatti, si ripercuotono sui poveri.
La riflessione dei Vescovi guarda all’enciclica Laudato si’ e al Sinodo per l’Amazzonia. La perdita di varietà «è tra le espressioni più gravi della crisi socio-ambientale»; per combatterla è innanzitutto necessario conoscere il patrimonio dei nostri territori.
L’invito del Messaggio è a valorizzare il biologico: «per contrastare il mutamento climatico servono politiche efficaci e stili di vita sostenibili».
In allegato il testo integrale del Messaggio.
Nel sito dell’Ufficio Nazionale per i problemi sociali e il lavoro, il materiale per l’animazione e gli appuntamenti diocesani.