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Dal giardino perduto al deserto fiorito

Rivista Sovvenire, 14 Giugno 2021

“Il giardino non è solo metafora di una patria perduta di cui sentiamo una nostalgia profonda, ma anche la possibilità di anticiparlo in questa vita terrena, perché la presenza di Gesù fa fiorire perfino un deserto e mette pace ai sentimenti più bestiali”. Abbiamo chiesto al biblista Martino Signoretto di accompagnarci in un viaggio dal libro della Genesi fino all’Apocalisse, seguendo le tracce dell’immagine del giardino nella Sacra Scrittura. Passando dal libro del profeta Isaia al Cantico dei Cantici, dal Vangelo di Marco a quello di Giovanni, lo scenario dell’Eden cede il posto alla vigna del Signore, al giardino come figura dell’amata o come teatro del primo incontro del Risorto con la Maddalena, che non lo riconosce come “custode del giardino”, finché non viene chiamata per nome.

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La storia del rosario, vincolo tra cielo e terra

Rivista Sovvenire, 09 Aprile 2021

a cura di TERESA CHIARI foto AGENZIA ROMANO SICILIANI/CREATIVE COMMONS   La parola significa ‘corona di rose’. Deriva dall’uso nel Medioevo di ornare le statue della Vergine con ghirlande fiorite, e quell’origine traspare anche nell’italiano ‘dire la corona’ o nel francese ‘chapelet’ (rosario) che rimanda al copricapo (chapeau) floreale. Le prime preghiere con il rosario risalirebbero (…)

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«La preghiera ci unisce, da questo ‘esodo’ usciremo»

Rivista Sovvenire, 04 Novembre 2020

Sono segno di speranza per tutta la Chiesa i nuovi preti ordinati. In un 2020 in cui più che mai la missione è servire e confortare, le ‘nuove leve’ sono un ponte verso il domani. Don Alessandro Valerioti, da poche settimane viceparroco in Valle d’Aosta – una delle regioni più colpite dal coronavirus – è uno di loro

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La preghiera nell’ora della prova

Rivista Sovvenire, 29 Maggio 2020

“E in preda all’angoscia pregava più a lungo” (Luca 22,44). “Contemplare Gesù nell’orto è importante per noi –indicava il biblista padre Silvano Fausti – Il male e la sofferenza infatti esistono, non c’è da negarlo come i discepoli immersi nel sonno. Noi temiamo questa tenebra come la nostra fine. Ma Cristo ci chiama a vegliare e pregare, ad aprire gli occhi perché ormai c’è Lui, Salvatore che non ci abbandona. Quando tutto sembra finito, il suo amore riapre la prospettiva”. In questo Dossier le parole di Papa Francesco sul Padre nostro e il rosario, del cardinale Angelo Comastri su come pregava santa Madre Teresa di Calcutta e del padre dottrinario Battista Previtali della rettoria di Santa Maria in Monticelli, a Roma, sulla ‘preghiera di sguardo’ ci incoraggiano a confidare nel Signore sempre.

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