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"Delle loro lance faranno falci"

Articolo, 11 Novembre 2016

“I segnali che provengono dal mondo potrebbero scoraggiare: cos'è la celebrazione liturgica in confronto ai conflitti, alle tensioni, alle guerre che serpeggiano e sembrano sul punto di esplodere? È un tempo forte di preparazione e di avvio verso il compimento di quella era nuova della storia umana cominciata con il Natale del Signore, che celebreremo nella festa e nella gioia”. Così Mons. Galantino introduce il Sussidio per l’Avvento e il Natale, dell’Ufficio Liturgico Nazionale.

"Eucaristia e sacerdozio lavano i piedi del mondo"

Articolo, 16 Aprile 2014

“Tanti atti di sopruso e violenza, che non di rado si consumano all’interno dei rapporti affettivi, forse nascono da un vuoto interiore, che rende l’uomo fragile e insicuro (…), fino a sopprimere gli altri. Si può vivere senza pane, ma non si può vivere senza amore. In questo orizzonte, appare Dio che lava i piedi del mondo con l’Eucaristia e il Sacerdozio”. Queste parole le parole del Card. Bagnasco nella Messa In Cena Domini la sera del Giovedì Santo. Papa Francesco nella Messa Crismale descrive “le tre caratteristiche della gioia sacerdotale” e “le tre sorelle che la custodiscono”.

Dal sonno alla responsabilità

Articolo, 21 Novembre 2013

“È ormai tempo di svegliarvi dal sonno”. L’esortazione dell’apostolo Paolo (Rm 13,11) fa da filo conduttore al sussidio liturgico-pastorale che accompagna il tempo di Avvento-Natale, frutto del lavoro di alcuni Uffici della Segreteria Generale e disponibile online.“L’invito a vigilare, che risuonerà nell’Avvento, e la chiamata a cantare la gloria di Dio, che si diffonderà nel Natale – scrive Mons. Crociata nella Presentazione – ci aiutino ad allontanarci dall’oscurità, a rimanere nella luce di Cristo, a custodire la speranza che egli ha acceso nei nostri cuori”.

L’accesso nelle chiese - Nota del Consiglio Episcopale Permanente

Documenti Segreteria, 13 Febbraio 2012

La Nota, approvata dal Consiglio Episcopale Permanente nella sessione del 23-26 gennaio 2012, intende riaffermare il principio, tipico della tradizione italiana, dell’apertura gratuita delle chiese, come luoghi dedicati primariamente alla preghiera comunitaria e personale. Tale regola deve applicarsi anche alle chiese di grande rilevanza storico-artistica, interessate da flussi turistici notevoli: è fondamentale che il turista (…)

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