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Card. Zuppi: si fermi l'orrore della guerra

Articolo, 08 Maggio 2023

"Gridiamo misericordia! Pace! Nei cuori, tra le nazioni. Tutti concorrano al bene. Si fermi l’orrore dalla guerra e si cerchi nel dialogo l’unica vittoria della pace", è stata l'invocazione del Presidente della CEI che l'8 maggio ha presieduto la Santa Messa e la Supplica alla Beata Maria Vergine del Santo Rosario di Pompei.

"Restiamo umani"

Articolo, 22 Gennaio 2019

Nella settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, cattolici ed evangelici lanciano un appello: “Sull'immigrazione si deve cambiare linguaggio e intervenire: salvare chi è in pericolo, ampliare i corridoi umanitari, aprire nuove vie di ingresso regolare”.

Mai più senza voce

Articolo, 09 Gennaio 2017

È dedicato ai “Migranti minorenni, vulnerabili e senza voce”, il Messaggio di Papa Francesco per la prossima giornata mondiale del migrante e del rifugiato, che sarà celebrata domenica 15 gennaio. Insieme al commento del vescovo Guerino Di Tora e all’analisi di Mons. Gian Carlo Perego della Fondazione Migrantes, ecco le proposte del Segretario Generale della CEI, Mons. Nunzio Galantino.      

Come assetati all'acqua della vita

Articolo, 16 Gennaio 2015

Si celebra dal 18 al 25 gennaio la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. “Dammi un po’ d’acqua da bere” (Gv 4,7) il tema di questa edizione, approfondito in un sussidio realizzato da un gruppo ecumenico del Brasile. «La proposta ci porta a sederci tutti attorno al pozzo di Giacobbe: forse incuriositi, turbati, ma anche aperti alla conoscenza di quell’Uomo, così come succede alla donna di Samaria. Possa il Signore benedire tutti i gesti di comunione nel cammino verso l’unità».

Fede e carità riducono le distanze

Articolo, 22 Settembre 2014

Chiesa senza frontiere: madre di tutti è il tema scelto dal Papa per la prossima Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato (18 gennaio 2015). “Missione della Chiesa, pellegrina sulla terra e madre di tutti – scrive il Papa – è di amare Gesù Cristo, adorarlo e amarlo, particolarmente nei più poveri e abbandonati; tra di essi rientrano certamente quanti cercano di lasciarsi alle spalle dure condizioni di vita e pericoli di ogni sorta”. E ricorda che “nessuno va considerato da scartare”.

L'ora del pianto per l'ombra di Caino

Articolo, 12 Settembre 2014

Nel centenario dell’inizio della I Guerra Mondiale, sabato 13 settembre Papa Francesco ha celebrato al Sacrario di Redipuglia, con Cardinali e Vescovi italiani, austriaci, croati, sloveni e ungheresi. “La guerra è una follia” – ha detto nell’omelia – il cui “piano di sviluppo  è la distruzione”; “non guarda in faccia a nessuno”, si nutre della “risposta di Caino”, che è “l’esatto opposto di quello che ci chiede Gesù nel Vangelo”. E ha concluso: “Per tutte le vittime della follia della guerra, in ogni tempo, l’umanità ha bisogno di piangere, e questa è l’ora del pianto”.

Primato di Dio, legalità e bene comune

Articolo, 25 Luglio 2014

Per possedere il regno di Dio "occorre anteporre la perla preziosa del regno ad ogni altro bene terreno. Dare il primato a Dio significa avere il coraggio di dire no al male, no alla violenza, no alle sopraffazioni, per vivere una vita di servizio agli altri e in favore della legalità e del bene comune”. Così il Papa nell’omelia pronunciata sabato 26 luglio a Caserta, nel giorno della Festa della Patrona, Sant’Anna. “Chi diventa amico di Dio – ha aggiunto – ama i fratelli, si impegna a salvaguardare la loro vita e la loro salute anche rispettando l’ambiente e la natura”.

Con il coraggio di rompere gli schemi

Articolo, 04 Luglio 2014

“Il Signore non è neutrale, ma con la sua sapienza sta dalla parte delle persone fragili, delle persone discriminate e oppresse che si abbandonano fiduciose a Lui”. Così Papa Francesco nell’omelia celebrata sabato 5 luglio a Campobasso nel contesto della visita pastorale in Molise. In particolare, ha evidenziato due aspetti essenziali della vita della Chiesa: “Siamo un popolo che serve Dio”, pronti ad “andare incontro alle situazioni di maggiore necessità” e a “diffondere dappertutto la cultura della solidarietà”; siamo un popolo che “che vive nella libertà donata dal Signore”.

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