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sabato 13 Febbraio 2021

Ufficio delle letture

SABATO - V SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO - I SETTIMANA DEL SALTERIO
Grandezza Testo A A A
V.
O Dio, vieni a salvarmi

R.
Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
   e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
   nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
Questa introduzione si omette quando si comincia l'Ufficio con l'Invitatorio.
INNO
O re d’eterna gloria,
che irradi sulla Chiesa
i doni del tuo Spirito,
assisti i tuoi fedeli.
Illumina le menti,
consola i nostri cuori,
rafforza i nostri passi
sulla via della pace.
E quando verrà il giorno
del tuo avvento glorioso,
accoglici, o Signore,
nel regno dei beati.
A te sia lode, o Cristo,
speranza delle genti,
al Padre e al Santo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen.
1 ant.
Chi si fa piccolo come un bambino
          sarà il più grande nel regno dei cieli.
SALMO 130
Confidare in Dio come il bimbo nella madre
​Imparate da me, che sono mite e umile di cuore

(Mt 11, 29).
Signore, non si inorgoglisce il mio cuore *
   e non si leva con superbia il mio sguardo;
non vado in cerca di cose grandi, *
   superiori alle mie forze.
Io sono tranquillo e sereno †
   come bimbo svezzato in braccio a sua madre, *
   come un bimbo svezzato è l’anima mia.
Speri Israele nel Signore, *
   ora e sempre.
1 ant.
Chi si fa piccolo come un bambino
          sarà il più grande nel regno dei cieli.
2 ant.
In sincerità e gioia, mio Dio,
          offro a te tutti i tuoi doni.
SALMO 131, 1-10 (I)  Le promesse divine fatte a Davide
Il Signore gli darà il trono di Davide suo padre
(Lc 1, 32).
Ricordati, Signore, di Davide, *
   di tutte le sue prove,
quando giurò al Signore, *
   al Potente di Giacobbe fece voto:
«Non entrerò sotto il tetto della mia casa, *
   non mi stenderò sul mio giaciglio,
non concederò sonno ai miei occhi *
   né riposo alle mie palpebre,
finché non trovi una sede per il Signore, *
  una dimora per il Potente di Giacobbe».
Ecco, abbiamo saputo che era in Èfrata, *
   l’abbiamo trovata nei campi di Iàar.
Entriamo nella sua dimora, *
   prostriamoci allo sgabello dei suoi piedi.
Alzati, Signore, verso il luogo del tuo riposo, *
   tu e l’arca della tua potenza.
I tuoi sacerdoti si vestano di giustizia, *
   i tuoi fedeli cantino di gioia.
Per amore di Davide tuo servo *
   non respingere il volto del tuo consacrato.
2 ant.
In sincerità e gioia, mio Dio,
          offro a te tutti i tuoi doni.
3 ant.
Dio ha dato al Cristo il trono di Davide,
          il suo regno sarà senza fine.
SALMO 131, 11-18   (II)   Elezione di Davide e di Sion
Ora appunto ad Abramo e alla sua discendenza furono
fatte le promesse..., cioè a Cristo
(Gal 3, 16).
Il Signore ha giurato a Davide †
   e non ritratterà la sua parola: *
   «Il frutto delle tue viscere
     io metterò sul tuo trono!
Se i tuoi figli custodiranno la mia alleanza †
   e i precetti che insegnerò ad essi, *
   anche i loro figli per sempre
     sederanno sul tuo trono».
Il Signore ha scelto Sion, *
     l’ha voluta per sua dimora:
«Questo è il mio riposo per sempre; *
   qui abiterò, perché l’ho desiderato.
Benedirò tutti i suoi raccolti, *
   sazierò di pane i suoi poveri.
Rivestirò di salvezza i suoi sacerdoti, *
   esulteranno di gioia i suoi fedeli.
Là farò germogliare la potenza di Davide, *
   preparerò una lampada al mio consacrato.
Coprirò di vergogna i suoi nemici, *
   ma su di lui splenderà la corona».
3 ant.
Dio ha dato al Cristo il trono di Davide,
          il suo regno sarà senza fine.
V.
Venite, ammirate le opere del Signore:

R.
ha fatto cose stupende sulla terra.
PRIMA LETTURA

​Dalla lettera ai Galati di san Paolo, apostolo
5, 25 – 6, 18
Consigli riguardo alla carità e allo zelo
 
    Fratelli, se viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito. Non cerchiamo la vana gloria, provocandoci e invidiandoci gli uni gli altri.
   Qualora uno venga sorpreso in qualche colpa, voi che avete lo Spirito correggetelo con dolcezza. E vigila su te stesso, per non cadere anche tu in tentazione. Portate i pesi gli uni degli altri, così adempirete la legge di Cristo. Se infatti uno pensa di essere qualcosa mentre non è nulla, inganna se stesso. Ciascuno esamini invece la propria condotta e allora solo in se stesso e non negli altri troverà motivo di vanto: ciascuno infatti porterà il proprio fardello.
   Chi viene istruito nella dottrina, faccia parte di quanto possiede a chi lo istruisce. Non vi fate illusioni; non ci si può prendere gioco di Dio. Ciascuno raccoglierà quello che avrà seminato. Chi semina nella sua carne, dalla carne raccoglierà corruzione; chi semina nello Spirito, dallo Spirito raccoglierà vita eterna. E non stanchiamoci di fare il bene; se infatti non desistiamo, a suo tempo mieteremo. Poiché dunque ne abbiamo l’occasione, operiamo il bene verso tutti, soprattutto verso i fratelli nella fede.
   Vedete con che grossi caratteri vi scrivo, ora, di mia mano. Quelli che vogliono fare bella figura nella carne, vi costringono a farvi circoncidere, solo per non essere perseguitati a causa della croce di Cristo.
   Infatti neanche gli stessi circoncisi osservano la legge, ma vogliono la vostra circoncisione per trarre vanto dalla vostra carne. Quanto a me invece non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo. Non è infatti la circoncisione che conta, né la non circoncisione, ma l’essere nuova creatura. E su quanti seguiranno questa norma sia pace e misericordia, come su tutto l’Israele di Dio.
   D’ora innanzi nessuno mi procuri fastidi: difatti io porto le stigmate di Gesù nel mio corpo.
   La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con il vostro spirito, fratelli. Amen.
 
RESPONSORIO                       Cfr. Gal 6, 7. 8; Gv 6, 63

R.
Ciascuno raccoglie ciò che ha seminato. Chi semina
nella carne, raccoglie corruzione;
*
chi semina  
nello Spirito, raccoglie vita eterna.

V.
È lo Spirito che dà vita, la carne non giova
a nulla:

R.
chi semina nello Spirito, raccoglie vita eterna.
SECONDA LETTURA

Dai «Discorsi» del beato Isacco, abate del monastero della Stella

(Disc. 31; PL 194, 1292-1293)
​La preminenza della carità
   
   Perché mai, o fratelli, siamo poco solleciti nel cercare le occasioni di salvezza vicendevole, e non ci prestiamo mutuo soccorso dove lo vediamo maggiormente necessario, portando fraternamente i pesi gli uni degli altri? Volendoci ricordare questo, l’Apostolo dice: «Portate i pesi gli uni degli altri, così adempirete la legge di Cristo» (Gal 6, 2). E altrove: Sopportatevi a vicenda con amore (cfr. Ef 4, 2). Questa è senza dubbio la legge di Cristo.
   Ciò che nel mio fratello per qualsiasi motivo – o per necessità o per infermità del corpo o per leggerezza di costumi – vedo non potersi correggere, perché non lo sopporto con pazienza? Perché non lo curo amorevolmente, come sta scritto: I loro piccoli saranno portati in braccio ed accarezzati sulle ginocchia? (cfr. Is 66, 12). Forse perché mi manca quella carità che tutto soffre, che è paziente nel sopportare e benigna nell’amare secondo la legge di Cristo! Egli con la sua passione si è addossato i nostri mali e con la sua compassione si è caricato dei nostri dolori (cfr. Is 53, 4), amando coloro che ha portato e portando coloro che ha amato. Invece colui che attacca ostilmente il fratello in necessità, o che insidia alla sua debolezza, di qualunque genere sia, si assoggetta senza dubbio alla legge del diavolo e la mette in pratica. Usiamoci dunque comprensione e pratichiamo la fraternità, combattendo la debolezza e perseguitando solo il vizio.
   La condotta più accetta a Dio è quella che, pur varia nelle forme e nello stile, segue con grande sincerità l’amore di Dio e, per lui, l’amore del prossimo.
   La carità è l’unico criterio secondo cui tutto deve essere fatto o non fatto, cambiato o non cambiato. È il principio che deve dirigere ogni azione e il fine a cui deve tendere. Agendo con riguardo ad essa o ispirati da essa, nulla è disdicevole e tutto è buono.
   Si degni di concedercela, questa carità, colui al quale senza di essa non possiamo piacere, colui senza del quale non possiamo fare assolutamente nulla, che vive e regna, Dio, per i secoli senza fine. Amen.
 
RESPONSORIO                1 Gv 3, 11; Gal 5, 14

R.
Questo è il messaggio che avete udito fin da
principio:
*
che ci amiamo gli uni gli altri.

V.
Tutta la legge trova la sua pienezza in un solo
precetto:

R.
che ci amiamo gli uni gli altri.
ORAZIONE
   Custodisci sempre con paterna bontà la tua famiglia, Signore, e poiché unico fondamento della nostra speranza è la grazia che viene da te, aiutaci sempre con la tua protezione. Per il nostro Signore.
       Benediciamo il Signore.

       R.
Rendiamo grazie a Dio.