V.
O Dio, vieni a salvarmi
R.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
INNO
Ecco il gran giorno di Dio,
splendente di santa luce:
nasce nel sangue di Cristo
l’aurora di un mondo nuovo.
splendente di santa luce:
nasce nel sangue di Cristo
l’aurora di un mondo nuovo.
Torna alla casa il prodigo,
splende la luce al cieco;
il buon ladrone graziato
dissolve l’antica paura.
splende la luce al cieco;
il buon ladrone graziato
dissolve l’antica paura.
Gli angeli guardano attoniti
il supplizio della croce,
da cui l’innocente e il reo
salgono uniti al trionfo.
il supplizio della croce,
da cui l’innocente e il reo
salgono uniti al trionfo.
O mistero insondabile
dell’umana redenzione:
morendo sopra il patibolo
Cristo sconfigge la morte.
dell’umana redenzione:
morendo sopra il patibolo
Cristo sconfigge la morte.
Giorno di grandi prodigi!
La colpa cerca il perdono,
l’amore vince il timore,
la morte dona la vita.
La colpa cerca il perdono,
l’amore vince il timore,
la morte dona la vita.
Irradia sulla tua Chiesa
la gioia pasquale, o Signore,
unisci alla tua vittoria
i rinati nel battesimo.
la gioia pasquale, o Signore,
unisci alla tua vittoria
i rinati nel battesimo.
Sia lode e onore a Cristo,
vincitore della morte,
al Padre e al Santo Spirito
ora e nei secoli eterni. Amen.
vincitore della morte,
al Padre e al Santo Spirito
ora e nei secoli eterni. Amen.
Oppure:
Ætérne rex, altíssime,
redémptor et fidélium,
quo mors solúta déperit,
datur triúmphus grátiæ,
redémptor et fidélium,
quo mors solúta déperit,
datur triúmphus grátiæ,
Scandis tribúnal déxteræ
Patris tibíque cælitus
fertur potéstas ómnium,
quæ non erat humánitus.
Patris tibíque cælitus
fertur potéstas ómnium,
quæ non erat humánitus.
Ut trina rerum máchina
cæléstium, terréstrium
et inferórum cóndita,
flectat genu iam súbdita.
cæléstium, terréstrium
et inferórum cóndita,
flectat genu iam súbdita.
Tremunt vidéntes ángeli
versam vicem mortálium:
culpat caro, purgat caro,
regnat caro Verbum Dei.
versam vicem mortálium:
culpat caro, purgat caro,
regnat caro Verbum Dei.
Tu, Christe, nostrum gáudium,
manens perénne præmium,
mundi regis qui fábricam,
mundána vincens gáudia.
manens perénne præmium,
mundi regis qui fábricam,
mundána vincens gáudia.
Hinc te precántes quæ´sumus,
ignósce culpis ómnibus
et corda sursum súbleva
ad te supérna grátia,
ignósce culpis ómnibus
et corda sursum súbleva
ad te supérna grátia,
Ut, cum rubénte coeperis
clarére nube iúdicis,
poenas repéllas débitas,
reddas corónas pérditas.
clarére nube iúdicis,
poenas repéllas débitas,
reddas corónas pérditas.
Iesu, tibi sit glória,
qui scandis ad cæléstia
cum Patre et almo Spíritu
in sempitérna sæcula. Amen.
qui scandis ad cæléstia
cum Patre et almo Spíritu
in sempitérna sæcula. Amen.
1 ant.
Ringraziamo Dio per la sua misericordia:ha fatto prodigi a salvezza dell’uomo,
alleluia.
SALMO 106 Ringraziamento per la liberazione
Questa è la parola che Dio ha inviato ai figli d’lsraele
recando la buona novella della pace, per mezzo di
Gesù Cristo, che è il Signore di tutti
(At 10, 36).
I (1-16)
Celebrate il Signore perché è buono, *
perché eterna è la sua misericordia.
Lo dicano i riscattati del Signore, *
che egli liberò dalla mano del nemico
perché eterna è la sua misericordia.
Lo dicano i riscattati del Signore, *
che egli liberò dalla mano del nemico
e radunò da tutti i paesi, †
dall’oriente e dall’occidente, *
dal settentrione e dal mezzogiorno.
dall’oriente e dall’occidente, *
dal settentrione e dal mezzogiorno.
Vagavano nel deserto, nella steppa, *
non trovavano il cammino
per una città dove abitare.
non trovavano il cammino
per una città dove abitare.
Erano affamati e assetati, *
veniva meno la loro vita.
Nell’angoscia gridarono al Signore *
ed egli li liberò dalle loro angustie.
veniva meno la loro vita.
Nell’angoscia gridarono al Signore *
ed egli li liberò dalle loro angustie.
Li condusse sulla via retta, *
perché camminassero verso una città dove abitare.
perché camminassero verso una città dove abitare.
Ringrazino Dio per la sua misericordia: *
ha fatto prodigi a salvezza dell’uomo;
ha fatto prodigi a salvezza dell’uomo;
poiché saziò il desiderio dell’assetato, *
e l’affamato ricolmò di beni.
e l’affamato ricolmò di beni.
Abitavano nelle tenebre e nell’ombra di morte, *
prigionieri della miseria e dei ceppi,
perché si erano ribellati alla parola di Dio *
e avevano disprezzato il disegno dell’Altissimo.
prigionieri della miseria e dei ceppi,
perché si erano ribellati alla parola di Dio *
e avevano disprezzato il disegno dell’Altissimo.
Egli piegò il loro cuore sotto le sventure; *
cadevano e nessuno li aiutava.
cadevano e nessuno li aiutava.
Nell’angoscia gridarono al Signore *
ed egli li liberò dalle loro angustie.
ed egli li liberò dalle loro angustie.
Li fece uscire dalle tenebre e dall’ombra di morte *
e spezzò le loro catene.
e spezzò le loro catene.
Ringrazino Dio per la sua misericordia: *
ha fatto prodigi a salvezza dell’uomo;
ha fatto prodigi a salvezza dell’uomo;
perché ha infranto le porte di bronzo *
e ha spezzato le sbarre di ferro.
e ha spezzato le sbarre di ferro.
1 ant.
Ringraziamo Dio per la sua misericordia:ha fatto prodigi a salvezza dell’uomo,
alleluia.
2 ant.
Abbiamo veduto, o Dio, le tue opere,le meraviglie che hai fatto per noi,
alleluia.
II (17-32)
Stolti per la loro iniqua condotta, *
soffrivano per i loro misfatti;
rifiutavano ogni nutrimento *
e già toccavano le soglie della morte.
soffrivano per i loro misfatti;
rifiutavano ogni nutrimento *
e già toccavano le soglie della morte.
Nell’angoscia gridarono al Signore *
ed egli li liberò dalle loro angustie.
ed egli li liberò dalle loro angustie.
Mandò la sua parola e li fece guarire, *
li salvò dalla distruzione.
li salvò dalla distruzione.
Ringrazino Dio per la sua misericordia: *
ha fatto prodigi a salvezza dell’uomo.
ha fatto prodigi a salvezza dell’uomo.
Offrano a lui sacrifici di lode, *
narrino con giubilo le sue opere.
narrino con giubilo le sue opere.
Coloro che solcavano il mare sulle navi *
e commerciavano sulle grandi acque,
videro le opere del Signore, *
i suoi prodigi nel mare profondo.
e commerciavano sulle grandi acque,
videro le opere del Signore, *
i suoi prodigi nel mare profondo.
Egli parlò e fece levare un vento burrascoso *
che sollevò i suoi flutti.
che sollevò i suoi flutti.
Salivano fino al cielo, †
scendevano negli abissi; *
la loro anima languiva nell’affanno.
scendevano negli abissi; *
la loro anima languiva nell’affanno.
Ondeggiavano e barcollavano come ubriachi, *
tutta la loro perizia era svanita.
tutta la loro perizia era svanita.
Nell’angoscia gridarono al Signore *
ed egli li liberò dalle loro angustie.
ed egli li liberò dalle loro angustie.
Ridusse la tempesta alla calma, *
tacquero i flutti del mare.
Si rallegrarono nel vedere la bonaccia *
ed egli li condusse al porto sospirato.
tacquero i flutti del mare.
Si rallegrarono nel vedere la bonaccia *
ed egli li condusse al porto sospirato.
Ringrazino Dio per la sua misericordia: *
ha fatto prodigi a salvezza dell’uomo.
ha fatto prodigi a salvezza dell’uomo.
Lo esaltino nell’assemblea del popolo, *
lo lodino nel consesso degli anziani.
lo lodino nel consesso degli anziani.
2 ant.
Abbiamo veduto, o Dio, le tue opere,le meraviglie che hai fatto per noi,
alleluia.
3 ant.
I giusti vedano le opere di Dio,ne gioiscano e comprendano il suo amore,
alleluia.
III (33-43)
Ridusse i fiumi a deserto, *
a luoghi aridi le fonti d’acqua
e la terra fertile a palude *
per la malizia dei suoi abitanti.
a luoghi aridi le fonti d’acqua
e la terra fertile a palude *
per la malizia dei suoi abitanti.
Ma poi cambiò il deserto in lago, *
e la terra arida in sorgenti d’acqua.
Là fece dimorare gli affamati *
ed essi fondarono una città dove abitare.
e la terra arida in sorgenti d’acqua.
Là fece dimorare gli affamati *
ed essi fondarono una città dove abitare.
Seminarono campi e piantarono vigne, *
e ne raccolsero frutti abbondanti.
Li benedisse e si moltiplicarono, *
non lasciò diminuire il loro bestiame.
e ne raccolsero frutti abbondanti.
Li benedisse e si moltiplicarono, *
non lasciò diminuire il loro bestiame.
Ma poi, ridotti a pochi, furono abbattuti, *
perché oppressi dalle sventure e dal dolore.
Colui che getta il disprezzo sui potenti, *
li fece vagare in un deserto senza strade.
perché oppressi dalle sventure e dal dolore.
Colui che getta il disprezzo sui potenti, *
li fece vagare in un deserto senza strade.
Ma risollevò il povero dalla miseria *
e rese le famiglie numerose come greggi.
e rese le famiglie numerose come greggi.
Vedono i giusti e ne gioiscono *
e ogni iniquo chiude la sua bocca.
Chi è saggio osservi queste cose *
e comprenderà la bontà del Signore.
e ogni iniquo chiude la sua bocca.
Chi è saggio osservi queste cose *
e comprenderà la bontà del Signore.
3 ant.
I giusti vedano le opere di Dio,ne gioiscano e comprendano il suo amore,
alleluia.
V.
Dio ci ha fatti rinascere a una speranza viva, alleluia,R.
in Cristo risorto dai morti, alleluia.PRIMA LETTURA
Terza lettera di san Giovanni, apostolo
Camminiamo nella verità
Io, il presbitero, al carissimo Gaio, che amo nella verità. Carissimo, faccio voti che tutto vada bene e che tu sia in buona salute, come va bene per la tua anima. Molto infatti mi sono rallegrato quando sono giunti alcuni fratelli e hanno reso testimonianza che tu sei verace in quanto tu cammini nella verità. Non ho gioia più grande di questa, sapere che i miei figli camminano nella verità.
Carissimo, tu ti comporti fedelmente in tutto ciò che fai in favore dei fratelli, benché forestieri. Essi hanno reso testimonianza della tua carità davanti alla Chiesa, e farai bene a provvederli nel viaggio in modo degno di Dio, perché sono partiti per amore del nome di Cristo, senza accettare nulla dai pagani. Noi dobbiamo perciò accogliere tali persone per cooperare alla diffusione della verità.
Ho scritto qualche parola alla Chiesa, ma Diotrefe, che ambisce il primo posto tra loro, non ci vuole accogliere. Per questo, se verrò, gli rinfaccerò le cose che va facendo, sparlando contro di noi con voci maligne. Non contento di questo, non riceve personalmente i fratelli e impedisce di farlo a quelli che lo vorrebbero e li scaccia dalla Chiesa.
Carissimo, non imitare il male, ma il bene. Chi fa il bene è da Dio; chi fa il male non ha veduto Dio.
Quanto a Demetrio, tutti gli rendono testimonianza, anche la stessa verità; anche noi ne diamo testimonianza e tu sai che la nostra testimonianza è veritiera.
Molte cose avrei da scriverti, ma non voglio farlo con inchiostro e penna. Spero però di vederti presto e parleremo a viva voce.
La pace sia con te. Gli amici ti salutano. Saluta gli amici ad uno ad uno.
Carissimo, tu ti comporti fedelmente in tutto ciò che fai in favore dei fratelli, benché forestieri. Essi hanno reso testimonianza della tua carità davanti alla Chiesa, e farai bene a provvederli nel viaggio in modo degno di Dio, perché sono partiti per amore del nome di Cristo, senza accettare nulla dai pagani. Noi dobbiamo perciò accogliere tali persone per cooperare alla diffusione della verità.
Ho scritto qualche parola alla Chiesa, ma Diotrefe, che ambisce il primo posto tra loro, non ci vuole accogliere. Per questo, se verrò, gli rinfaccerò le cose che va facendo, sparlando contro di noi con voci maligne. Non contento di questo, non riceve personalmente i fratelli e impedisce di farlo a quelli che lo vorrebbero e li scaccia dalla Chiesa.
Carissimo, non imitare il male, ma il bene. Chi fa il bene è da Dio; chi fa il male non ha veduto Dio.
Quanto a Demetrio, tutti gli rendono testimonianza, anche la stessa verità; anche noi ne diamo testimonianza e tu sai che la nostra testimonianza è veritiera.
Molte cose avrei da scriverti, ma non voglio farlo con inchiostro e penna. Spero però di vederti presto e parleremo a viva voce.
La pace sia con te. Gli amici ti salutano. Saluta gli amici ad uno ad uno.
RESPONSORIO Cfr. 3 Gv 11; 1 Pt 2, 19
R.
Non imitare il male, ma il bene.
*
Chi fa il bene èda Dio, alleluia.
V.
colpevoli.
R.
SECONDA LETTURA
Dai «Discorsi» di un autore africano del VI secolo
(Disc. 8, 1-3; PL 65, 743-744)
L’unità della Chiesa parla in tutte le lingue
Gli apostoli hanno parlato in tutte le lingue. Così certamente Dio volle allora manifestare la presenza dello Spirito Santo, in modo che colui che l’avesse ricevuto, potesse parlare in tutte le lingue. Bisogna infatti comprendere bene, fratelli carissimi, che è proprio grazie allo Spirito Santo che la carità di Dio si trova nei nostri cuori. E poiché la carità doveva radunare la Chiesa di Dio da ogni parte del mondo, un solo uomo, ricevendo lo Spirito Santo, poté allora parlare tutte le lingue. Così ora la Chiesa, radunata per opera dello Spirito Santo, esprime la sua unità in tutte le lingue.
Perciò se qualcuno dirà a uno di noi: Hai ricevuto lo Spirito Santo, per quale motivo non parli in tutte le lingue? Devi rispondere: Certo che parlo in tutte le lingue, infatti sono inserito in quel corpo di Cristo, cioè nella Chiesa, che parla tutte le lingue. Che cosa altro in realtà volle significare Dio per mezzo della presenza dello Spirito Santo, se non che la sua Chiesa avrebbe parlato in tutte le lingue?
Si compì in questo modo ciò che il Signore aveva promesso: Nessuno mette vino nuovo in otri vecchi, ma si mette vino nuovo in otri nuovi e così ambedue si conservano (cfr. Lc 5, 37-38). Perciò quando si udì parlare in tutte le lingue, alcuni a ragione andavano dicendo: «Costoro si sono ubriacati di mosto» (At 2, 13). Infatti erano diventati otri nuovi rinnovati dalla grazia della santità, in modo che ripieni di vino nuovo, cioè dello Spirito Santo, parlando tutte le lingue, erano ferventi, e rappresentavano con quel miracolo evidentissimo che la Chiesa sarebbe diventata cattolica per mezzo delle lingue di tutti i popoli.
Celebrate quindi questo giorno, come membra dell’unico corpo di Cristo. Infatti non lo celebrerete inutilmente se voi sarete quello che celebrate. Se cioè sarete incorporati a quella Chiesa, che il Signore colma di Spirito Santo, estende con la sua forza in tutto il mondo, riconosce come sua, venendo da essa riconosciuto.
Lo Sposo non ha abbandonato la sua Sposa, perciò nessuno gliene può dare un’altra diversa. Solo a voi, infatti, che siete formati dall’unione di tutti i popoli, cioè a voi, Chiesa di Cristo, corpo di Cristo, sposa di Cristo, l’Apostolo dice: Sopportatevi a vicenda con amore e cercate di conservare l’unità dello Spirito per mezzo del vincolo della pace (cfr. Ef 4, 2). Vedete che dove comandò di sopportarci vicendevolmente, là pose l’amore. Dove constatò la speranza dell’unità, là mostrò il vincolo della pace.
Questa è la casa di Dio, edificata con pietre vive, nella quale egli si compiace di abitare e dove i suoi occhi non debbano essere offesi da nessuna sciagurata divisione.
Perciò se qualcuno dirà a uno di noi: Hai ricevuto lo Spirito Santo, per quale motivo non parli in tutte le lingue? Devi rispondere: Certo che parlo in tutte le lingue, infatti sono inserito in quel corpo di Cristo, cioè nella Chiesa, che parla tutte le lingue. Che cosa altro in realtà volle significare Dio per mezzo della presenza dello Spirito Santo, se non che la sua Chiesa avrebbe parlato in tutte le lingue?
Si compì in questo modo ciò che il Signore aveva promesso: Nessuno mette vino nuovo in otri vecchi, ma si mette vino nuovo in otri nuovi e così ambedue si conservano (cfr. Lc 5, 37-38). Perciò quando si udì parlare in tutte le lingue, alcuni a ragione andavano dicendo: «Costoro si sono ubriacati di mosto» (At 2, 13). Infatti erano diventati otri nuovi rinnovati dalla grazia della santità, in modo che ripieni di vino nuovo, cioè dello Spirito Santo, parlando tutte le lingue, erano ferventi, e rappresentavano con quel miracolo evidentissimo che la Chiesa sarebbe diventata cattolica per mezzo delle lingue di tutti i popoli.
Celebrate quindi questo giorno, come membra dell’unico corpo di Cristo. Infatti non lo celebrerete inutilmente se voi sarete quello che celebrate. Se cioè sarete incorporati a quella Chiesa, che il Signore colma di Spirito Santo, estende con la sua forza in tutto il mondo, riconosce come sua, venendo da essa riconosciuto.
Lo Sposo non ha abbandonato la sua Sposa, perciò nessuno gliene può dare un’altra diversa. Solo a voi, infatti, che siete formati dall’unione di tutti i popoli, cioè a voi, Chiesa di Cristo, corpo di Cristo, sposa di Cristo, l’Apostolo dice: Sopportatevi a vicenda con amore e cercate di conservare l’unità dello Spirito per mezzo del vincolo della pace (cfr. Ef 4, 2). Vedete che dove comandò di sopportarci vicendevolmente, là pose l’amore. Dove constatò la speranza dell’unità, là mostrò il vincolo della pace.
Questa è la casa di Dio, edificata con pietre vive, nella quale egli si compiace di abitare e dove i suoi occhi non debbano essere offesi da nessuna sciagurata divisione.
RESPONSORIO Cfr. At 15, 8-9; 11, 18
R.
Dio che conosce l’uomo, ha dato anche ai paganilo Spirito Santo, come a noi, purificando i loro cuori con
la fede,
*
e non ha fatto differenze tra noi e loro, alleluia.
V.
che si convertano per avere la vita;
R.
ORAZIONE
Dio onnipotente ed eterno, che ci dai la gioia di portare a compimento i giorni della Pasqua, fa’ che tutta la nostra vita sia una testimonianza del Signore risorto. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Benediciamo il Signore.
R.
Rendiamo grazie a Dio.
R.