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Festa non è sinonimo
di tempo libero…

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“Qual è il senso del lavoro nella nostra vita personale e comunitaria? Che spazio c’è oggi per la festa come un tempo dell’uomo e per l’uomo, e come può essere vissuta, senza identificarla col tempo libero?”.
Il Card. Betori sabato 10 marzo, alle 15, ha aperto così, a Firenze, il convegno promosso dal Centro di Pastorale Familiare e dall’Ufficio di Pastorale Sociale e Lavoro. L’iniziativa è in preparazione al VII Incontro Mondiale delle Famiglie, che si svolgerà a Milano dal 28 maggio al 3 giugno prossimi.
Nelle parole del Cardinale, la preoccupazione per “un’organizzazione del lavoro, e con essa la scansione dei tempi e degli orari, sempre più pensata – come dice il Papa – e attuata in funzione della concorrenza di mercato e del massimo profitto, e la concezione della festa come occasione di evasione e di consumo, contribuiscono a disgregare la famiglia e la comunità e a diffondere uno stile di vita individualistico”.
Di qui il richiamo: “Lavoro e festa sono a servizio dell’uomo, a servizio della famiglia e della società, ed è sempre necessario tenerlo presente non solo nelle riflessioni e nei dibattiti, ma anche nel verificare come oggi viene fatta l’esperienza del lavoro e della festa, per pensare in maniera giusta il loro rapporto e il rapporto famiglia, lavoro e festa”.
Al Convegno ha portato il suo contributo mons. Angelo Casile, direttore dell’Ufficio Nazionale per i problemi sociali e il lavoro della CEI: partendo da un’analisi della crisi economica, ha invitato ad affrontare le sfide del presente con quella speranza che nasce dalla fede. Mons. Casile si è quindi soffermato sulla necessità di educare al lavoro come vocazione, per concludere sulla necessità di armonizzare i tempi della famiglia con quelli del lavoro nella festa.
10 Marzo 2012

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Come prendersi cura di qualcuno è un tema che da sempre affascina l’umanità. Abbiamo iniziato dalla semplicità di piccoli gesti di aiuto per poi definire nel tempo forme di cura organizzata sempre più evolute. La sapienza del cristianesimo e il senso di una solidarietà diffuse hanno generato l’ospedale insieme ad altre strutture specializzate. Nel tempo, tutti i paesi nel mondo si sono dotati di un sistema più o meno ampio di assistenza.In Italia, la cura delle persone affette da problemi di salute ha un carattere universalistico. Chiunque risieda, anche temporaneamente, sul nostro territorio ha diritto ad essere curato. Oggi, questo sistema presenta punti di crescente criticità. Cosa pensare? Che fare? Quali correttivi applicare? Quale contributo può dare la comunità cristiana?Sono alcune delle domande che questo convegno nazionale vuole affrontare.Per le modalità di iscrizione e il Programma provvisorio in continuo aggiornamento visita il Sito web del Convegno nazionale di Pastorale della salute CEINote organizzative