Santità,
grazie per aver voluto incontrarci in occasione della Giornata Internazionale delle persone con disabilità. Il Servizio nazionale della CEI per la Pastorale delle Persone con Disabilità, guidato con energica tenerezza da suor Veronica Donatello, ci ha radunato per ascoltare la sua parola, nel desiderio di confermare il nostro impegno. Il Servizio in questi anni è stato impegnato a livello nazionale e locale nella proposta di una pastorale integrata e inclusiva, attenta alla persona in tutte le sue dimensioni, corporea, psicologica, sociale e spirituale. Lo scopo è favorire una pastorale che riesca a includere le persone con disabilità come protagonisti a pieno titolo.
La ringraziamo, Santità, perché, con tenacia evangelica, continua a denunciare la cultura dello scarto, e soprattutto perché afferma e mostra che l’essenziale di Dio diventa visibile in gesti di carità e misericordia con cui possiamo offrire a ogni fratello e sorella la nostra mano, il nostro sorriso, la nostra condivisione e, infine, la nostra stessa vita.
Siamo lieti perché abbiamo incontrato nello sguardo di Cristo la ragione della nostra vera grandezza, in forza della quale non smettiamo di denunciare le ingiustizie e di richiedere per questi fratelli condizioni di vita personale e sociale più degne.
Il tema “O tutti o nessuno” vuol suggerire che l’immaginazione e la realizzazione di un nuovo futuro è possibile solo con il concorso solidale di tutti. Abbiamo un unico destino da spartire. Il contatto con la fragilità di un’altra persona è, insieme e innanzitutto, contatto con noi stessi e le nostre debolezze. Prendendoci cura degli altri e del mondo possiamo riconoscere con più facilità il nostro valore unico e irripetibile.
Santo Padre, sogniamo e vogliamo essere una Chiesa col volto di Madre. O tutti o nessuno. Ci doni la sua parola e confermi la nostra fede. Le assicuriamo il sostegno della nostra preghiera e affetto.
S.E. Mons. Giuseppe Andrea Salvatore Baturi