Introduzione in occasione dell'Assemblea congiunta di Vescovi delegati e Sindaci delle città del Mediterraneo

Firenze, 23-27 febbraio 2022
Cari e Venerati Confratelli,
Cari Sindaci,
le giornate di ascolto, conoscenza reciproca e condivisione culminano oggi in questa nostra Assemblea congiunta. Sento forte dentro di me un sentimento di gratitudine per la vostra presenza in questo Sala, la più grande e più importante sotto il profilo storico-artistico di Palazzo Vecchio. Nel convenire dei 60 Vescovi del Mediterraneo è presente – così come immagino nei Sindaci – il significato di una comune appartenenza al Mare Nostrum, da cui attingere la bellezza e la forza della fratellanza, ma anche la profezia di unità che è insita nella nostra umanità.
Ci sono dei principi ispiratori, ben precisi, all’origine del secondo incontro dei Vescovi, chiamato in continuità con il primo “Mediterraneo frontiera di pace”. Da quando, infatti, ho conosciuto, il “sindaco santo” di Firenze, Giorgio La Pira, il Mediterraneo ha iniziato a parlare al mio cuore. Si è fatto poi annuncio e proposta, culminata nel 2020 a Bari, quando ho toccato con mano sulla pelle dei Vescovi l’incontenibile sofferenza di questo Mare, ridotto a tomba di migliaia di sorelle e fratelli. È così che mi sono ricordato delle parole pronunciate da La Pira: “Il Mediterraneo torni ad essere quello che fu”. La peculiarità del nostro ritrovarci, a livello ecclesiale, è stata quella di esprimere il modo evangelico del vissuto quotidiano delle comunità che rappresentiamo, dando voce alle difficoltà e alle domande dei popoli che si affacciano sul Mediterraneo, in un momento che è davvero drammatico. Non possiamo non guardare al conflitto in corso ed esprimere tutta la preoccupazione e lo sgomento per quanto sta avvenendo.
Consegniamo alla storia una pagina che racconta non solo un evento, ma che diventa impegno concreto per il futuro. È come se la storia, con S maiuscola, ci parlasse del passato, per riflettere sul presente con una prospettiva aperta sul futuro.

Il passato. In questo luogo non posso non citare Giorgio La Pira. «Tante altre famiglie venivano a Palazzo Vecchio per esporre la drammaticità della loro situazione: povera gente sfrattata che cercava un tetto e un riparo. Cosa dovevo fare? Potrei uscirmene dicendo agli sfrattati: mi dispiace ma io non posso farvi nulla. Il mio ragionamento – se devo prendere sul serio i miei doversi sostanziali di sindaco – non può essere che un altro: non può essere che un “ragionamento” samaritano, di intervento: devo cioè cercare tutti i mezzi atti a sanare una situazione di pena che non comporta ritardo alcuno!». Sono parole impegnative che, dal passato, tracciano una rotta ben precisa: ciascuno di noi, ciascuna donna, ciascun uomo, può imprimere nella strada percorsa ogni giorno un indirizzo nuovo, una svolta, per
costruire con piccole scelte il Bene Comune.
Il presente. Viviamo ore drammatiche! Con i Vescovi, presenti a Firenze, abbiamo espresso il dolore per il terribile scenario in Ucraina. Abbiamo fatto appello alla coscienza di quanti hanno responsabilità politiche perché tacciano le armi. Si fermi la follia della guerra!
Conosciamo bene questo flagello, per questo abbiamo chiesto e continuiamo a chiedere la pace. Ogni conflitto è una “inutile strage”, come affermò Benedetto XV nel pieno della Prima Guerra Mondiale. Il presente non può che essere racchiuso in una parola che diventa invocazione: pace! Il futuro. Consegnando alla Storia queste giornate, traiamo un impegno a proseguire in un processo, non semplicemente ideale, di fratellanza e di conoscenza delle diversità che sono una grande ricchezza. La bellezza del mosaico di tradizioni e culture, violata dai drammi che vivono molti nostri popoli, è imperativo perché il Mare Nostrum torni ad essere crocevia di storie e tradizioni e non più doloroso cimitero. «L’uomo – diceva La Pira – è tale per la sua capacità di incontro che corrisponde alla sua intima natura sociale e al disegno di Dio che con la sua grazia agisce perché gli uomini e i popoli compongano, nel rispetto di tutte le loro diversità, l’unitarietà della famiglia umana».
Facciamo sì che il nostro futuro sia organizzato dalla speranza. Grazie!
 

S. Em. Card. Gualtiero Bassetti

25 Febbraio 2022

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Nei primi giorni di novembre 2025 inizierà la XIX edizione del Corso di Musica Liturgica On Line (MLO)
Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l‘edilizia diculto FACI: corso di formazione sui beni culturali ecclesiastici
La Federazione tra le Associazioni del Clero in Italia (FACI) organizza un corso di formazione sui beni culturali ecclesiastici, realizzato in collaborazione con l'Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l'edilizia di culto della CEI.Il percorso si terrà in modalità online dal 3 novembre all'1 dicembre 2025.Gli incontri si svolgeranno dalle 9.00 alle 12.00 con gli interventi dei relatori, mentre nel pomeriggio, dalle 15.00 alle 16.00, sarà dedicato spazio agli interventi e alle domande dei partecipanti.Programma delle sessioniI sessione - 3 novembreIntroduzione al corso. Concetto di bene culturale e relativa disciplina civile ed ecclesiastica.II sessione - 10 novembreLa procedura per i progetti di intervento a favore dei beni culturali ecclesiastici e dell'edilizia di culto.III sessione - 17 novembreGli archivi ecclesiastici, le biblioteche e i musei.IV sessione - 24 novembreL'inventario dei beni culturali e il censimento "Chiese in rete" online.V sessione - 1° dicembreLa valorizzazione dei beni culturali ecclesiastici. Esempi virtuosi di alcune diocesi. Le regole per il prestito di beni culturali di proprietà ecclesiastica.Modalità di partecipazionePossono partecipare sia i soci FACI che i non soci, secondo le seguenti modalità:Versamento della quota di iscrizione su C/C bancario intestato a FACIIntesa San Paolo - IBAN: IT 29 N03069 09606 100000009000Quota di iscrizione:Soci: Euro 70,00Non soci: Euro 150,00Causale: Nome Cognome - Corso Beni culturali 2025L'iscrizione si ritiene valida solo al ricevimento della contabile del bonifico bancario e della scheda di iscrizione, da inviare all'indirizzo email: faci.conferenza@gmail.com
Si terrà online l´incontro di approfondimento del CAF Familiae Cura il 12 novembre 2025: l´incontro è riservato agli studenti del I anno