Società

Indirizzo di saluto di S.Em. il Card. Angelo Bagnasco al Santo Padre durante la 64ª Assemblea Generale della CEI

Beatissimo Padre,

la Sua presenza tra noi è sempre il momento più atteso dell’Assemblea generale e i Vescovi desiderano esprimerLe sincera gratitudine per l’attenzione con cui guida la Chiesa che è in Italia e segue il nostro amato Paese, sostenendo tutti – credenti e non credenti – con l’intraprendenza della Sua parola e la luce della Sua testimonianza. La Sua quotidiana sollecitudine si manifesta visibilmente nelle Sue Visite pastorali, come in quella più recente alla Chiesa di Arezzo-Cortona-Sansepolcro o in quella ormai imminente a Milano per l’Incontro mondiale delle famiglie.

Come Vescovi, sentiamo il bisogno di confermare davanti a Pietro la responsabilità di dare voce ai problemi e alle difficoltà della nostra gente, ma anche la missione di farci interpreti delle attese e delle speranze del nostro popolo. In tale contesto, abbiamo ammirato nel Suo Magistero e nelle Sue scelte un’accentuazione appassionata che punta decisamente alla fede: o c’è o vi è il niente. L’indizione dell’Anno della fede, e il prossimo Sinodo mondiale sull’evangelizzazione, sono una indicazione chiara del cammino da percorrere, non senza compiere a livello personale una decisa ripresa dell’atto di fede nella sua plausibilità e nei suoi contenuti. Peraltro, come Chiesa italiana, stiamo impegnandoci in questo decennio a riproporre l’educazione come l’orizzonte per restituire fiducia e prospettiva ad una società che è segnata da una crisi che non è solo economica, ma più profondamente etica e culturale. E’ necessario riprendere ad educare innanzitutto alla fede persuasi che «la fede non deve essere presupposta ma proposta […] deve essere sempre annunciata» (Benedetto XVI, Discorso in Apertura del Convegno pastorale della diocesi di Roma, 13 giugno 2011). In particolare, in questo nostro incontro abbiamo riflettuto sulla fede degli adulti e tra questi di quanti “ricominciano” a credere, dopo un tempo di distanza o di indifferenza. Occorre recuperare tutti la persuasione che è sempre possibile ‘ricominciare’ e che innumerevoli sono le occasioni esistenziali che la Grazia dissemina per incontrare Gesù. 

S. Em. Card. Angelo Bagnasco

24 Maggio 2012

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Servizio Nazionale per la pastorale giovanile Convegno Nazionale di pastorale giovanile "Domine, quo vadis?"
Il Convegno Nazionale di pastorale giovanile si svolgerà presso la Fraterna Domus di Sacrofano (RM) dal 6 al 9 maggio 2024 e vedrà il coinvolgimento di tutti gli Incaricati impegnati nella cura della pastorale giovanile italiana. L´obiettivo è quello di offrire traiettorie di futuro per il cammino dei giovani e degli adolescenti.
Come prendersi cura di qualcuno è un tema che da sempre affascina l’umanità. Abbiamo iniziato dalla semplicità di piccoli gesti di aiuto per poi definire nel tempo forme di cura organizzata sempre più evolute. La sapienza del cristianesimo e il senso di una solidarietà diffuse hanno generato l’ospedale insieme ad altre strutture specializzate. Nel tempo, tutti i paesi nel mondo si sono dotati di un sistema più o meno ampio di assistenza.In Italia, la cura delle persone affette da problemi di salute ha un carattere universalistico. Chiunque risieda, anche temporaneamente, sul nostro territorio ha diritto ad essere curato. Oggi, questo sistema presenta punti di crescente criticità. Cosa pensare? Che fare? Quali correttivi applicare? Quale contributo può dare la comunità cristiana?Sono alcune delle domande che questo convegno nazionale vuole affrontare.Per le modalità di iscrizione e il Programma provvisorio in continuo aggiornamento visita il Sito web del Convegno nazionale di Pastorale della salute CEINote organizzative