Le tabelle parametriche predisposte l’anno corrente, approvate nella sessione invernale del Consiglio Episcopale Permanente (26–28 gennaio 2009) sono ispirate a criteri di economia, di funzionalità e di rispetto delle competenze spettanti tanto ai professionisti incaricati quanto alle imprese costruttrici.
Nello specifico, le tabelle s’ispirano ai seguenti criteri:
1) il limite massimo del costo unitario di costruzione a base d’asta viene elevato in maniera forfetaria nella misura del 3%, tenendo presente l’indice medio del tasso di inflazione ISTAT previsto per il 2009;
2) il costo unitario di costruzione prende in considerazione non solo la superficie coperta, ma anche alcune opere essenziali di finitura rese obbligatorie per legge o comunque inevitabili per l’urbanizzazione delle nuove costruzioni, quali l’abbattimento delle barriere architettoniche, gli allacciamenti alle reti comunali, la sistemazione del sagrato;
3) il costo unitario di costruzione è differenziato in base alla zona sismica interessata, secondo la suddivisione del territorio nazionale prevista dall’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274 del 20 marzo 2003, con eventuali successive modifiche e integrazioni, e tenuto conto degli eventuali decreti regionali integrativi della normativa nazionale;
4) le spese generali (comprensive della quota per la Cassa nazionale di previdenza e assistenza e del 20% di IVA) sono riconosciute sino ad un valore massimo del 20% del costo di costruzione a base d’appalto.
CONSIGLIO EPISCOPALE PERMANENTE