Discorso di apertura all’incontro di riflessione e spiritualità “Mediterraneo, frontiera di pace”

Bari, Castello Svevo, 16-19 febbraio 2020

Carissimi
e venerati fratelli,
eccoci assieme! Grazie di aver accolto l’invito che, a nome della Chiesa italiana, vi ho rivolto per questo momento di spiritualità e di riflessione. In questo nostro nobile convenire prendono voce tutte le C hiese rivierasche: siamo qui per riscoprire il s ignificato di una comune appartenenza al Mediterraneo, quindi per attingere alla bellezza e alla forza della comunione fraterna, e per mettere a fuoco una profezia di unità.
La storia e la maestosità del castello che ci accoglie, grazie alla squisita ospit alità della città di Bari e della sua comunità, dicono molto della ricchezza e al tempo stesso delle contraddizioni del Mediterraneo. Questa fortificazione, più volte distrutta e ricostruita, è memoria indelebile della violenza che questa città, nel cors o della sua storia millenaria, ha tante volte subito; per ultimo, con un terribile bombardamento durante la seconda guerra mondiale.
Come sappiamo bene, carissimi fratelli, il Mediterraneo non è solo bellezza generata dall’incontro delle diversità, ma anch e violenza che esplode a causa dell’incapacità di comporre i giochi di potere, gli interessi contrapposti e le paure che queste stesse diversità possono alimentare.
In prossimità del porto e della cattedrale quindi del mare e della terra questo castell o testimonia che il Vangelo non giunge da alcuna parte se non incontrando la vita di persone concrete, col loro vissuto di lingue e culture, di attese e speranze. Nessuna cattedrale esisterebbe senza “ nemmeno nell’Europa continentale; tutte portano i segni e sono il frutto delle diverse modalità di comprendere, incarnare e trasmettere la fede in Gesù. Il Vangelo stesso, la vita cristiana vissuta fra i popoli, l’arte, la liturgia, la teologia hanno costituito, costituiscono e possono costituire ancor a, luogo d'incontro e di sintesi, di genio e di creatività culturale, a beneficio di tutti.

Il allegato il testo completo

S. Em. Card. Gualtiero Bassetti

19 Febbraio 2020

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Come prendersi cura di qualcuno è un tema che da sempre affascina l’umanità. Abbiamo iniziato dalla semplicità di piccoli gesti di aiuto per poi definire nel tempo forme di cura organizzata sempre più evolute. La sapienza del cristianesimo e il senso di una solidarietà diffuse hanno generato l’ospedale insieme ad altre strutture specializzate. Nel tempo, tutti i paesi nel mondo si sono dotati di un sistema più o meno ampio di assistenza.In Italia, la cura delle persone affette da problemi di salute ha un carattere universalistico. Chiunque risieda, anche temporaneamente, sul nostro territorio ha diritto ad essere curato. Oggi, questo sistema presenta punti di crescente criticità. Cosa pensare? Che fare? Quali correttivi applicare? Quale contributo può dare la comunità cristiana?Sono alcune delle domande che questo convegno nazionale vuole affrontare.Per le modalità di iscrizione e il Programma provvisorio in continuo aggiornamento visita il Sito web del Convegno nazionale di Pastorale della salute CEINote organizzative