Per bocca del Consiglio Episcopale Permanente – riunito ad Ancona dal 24 al 27 gennaio 2011, sotto la presidenza del Card. Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova – la Chiesa che vive in Italia ha parlato al Paese con riconosciuta autorevolezza e credibilità. Ha saputo farlo dimostrando unità di giudizio, anche nella disamina delle delicate problematiche che ne stanno segnando la vita politica e sociale.
I Vescovi sono intervenuti in quanto pastori, animati da una chiarezza morale lontana da ogni faziosità, capaci di una parola di fiducia e d’incoraggiamento, sostenuti dal desiderio dei credenti e di tutti i cittadini di superare le difficoltà del momento presente. I giovani hanno rappresentato la lente, attraverso la quale leggere la realtà: di qui l’attenzione alle loro attese, prima fra tutte quella dell’accesso al mondo del lavoro. I Vescovi, consapevoli del fatto che il vincolo religioso è stato la radice da cui è scaturita la prima coscienza dell’identità nazionale, hanno riaffermato con convinzione l’impegno educativo della Chiesa, orizzonte che abbraccia i suoi diversi ambiti di azione nel Paese.