HomeNotizie

Il quotidiano,
terra da abitare

cel

“Rimanete nell’orizzonte della gente, ancorati alla solida terra del quotidiano”; “Siate riferimenti vivaci e generosi per i campanili e le piazze del nostro amato Paese. Ci Contiamo!”.
Così si è espresso il Card. Angelo Bagnasco, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana e Arcivescovo di Genova, nella celebrazione eucaristica che ha presieduto domenica 8 maggio alla terza e ultima giornata di lavori della XIV Assemblea nazionale dell’Azione Cattolica Italiana, riunita da venerdì a Roma per eleggere il Consiglio nazionale dell’Associazione per il triennio 2011/2014.

“Vi porto la vicinanza affettuosa e incoraggiante dei Vescovi Italiani”, ha esordito il Cardinale : “Sono certo che le decisioni maturate in questi giorni sono state guidate dalla vostra preghiera e dall’amore alla Chiesa: è questo che rende viva e vitale l’Azione Cattolica”.
Come i discepoli in fuga da Gerusalemme non dobbiamo attardarci in discussioni superficiali e in recriminazioni, ma cogliere in Gesù la novità che irrompe: “Egli si avvicina e cammina con i due uomini che, più che pellegrini, parevano dei vagabondi perché fuggiaschi. Non dobbiamo dimenticarlo mai: Dio attraversa l’infinito per avvicinarsi all’uomo smarrito e triste. Non solo, ma si affianca e misura il suo passo sul nostro, resiste alle nostre chiusure, non si offende per le nostre durezze sgarbate”.
Il presidente della Cei sottolinea e ammonisce: “La sconosciuta realtà del Risorto è oggettivamente difficile ad essere accolta, ma ciò nonostante dobbiamo sottolineare l’atteggiamento interiore dei due discepoli: erano talmente presi dai loro problemi, dominati dai loro sentimenti, da essere incapaci di vedere e riconoscere Gesù. Quando siamo troppo presi da noi stessi, ripiegati sulle nostre idee, diventiamo un po’ ciechi e sordi. Siamo prigionieri di noi stessi, autoreferenziali, e ci stacchiamo dalla realtà e dalla vita, inseguiamo i nostri stati d’animo, i nostri schemi”.
La formazione integrale delle persone «cosa che voi ben conoscete e che perseguite», richiede oggi un supplemento di consapevolezza e di impegno: “La cura della vita spirituale attraverso la preghiera e la vita sacramentale, la conoscenza amorosa e docile delle Scritture, del Catechismo della Chiesa Cattolica, della Dottrina Sociale e del Magistero, la faticosa e serena intelligenza della storia nei suoi movimenti e complessità, il servizio e la testimonianza, costituiscono gli elementi irrinunciabili dell’itinerario formativo ai vari livelli di età”. Elementi che richiedono senza dubbio impegno, costanza e anche fatica, “ma senza dei quali ogni analisi del presente rischia il generico e, soprattutto, luoghi comuni e letture parziali”. E soprattutto, “rende la presenza dei cattolici nella storia una presenza inadeguata, incapace di porre un giudizio di valore sulle cose, e quindi inefficace rispetto a quell’ essere “lievito e sale, luce e città posta sul monte”, che è un unico e indivisibile imperativo evangelico”.
Il card. Angelo Bagnasco ricorda come “la storia è spesso complessa e complicata, a volte addirittura confusa nei suoi fenomeni, ma lo sguardo del credente deve cogliere le linee sotterranee, i criteri di fondo che guidano, con fili invisibili ma ferrei, logiche personali e collettive. Deve essere attento a non lasciarsi ingannare dai fenomeni di superficie: essi sono reali e concreti, ma non necessariamente i più importanti e decisivi. Deve avere la capacità spirituale e culturale di andare anche oltre la coltre più o meno ruvida degli accadimenti, per stanare i criteri di giudizio, e per confrontarsi con la forza della verità”.
Nel ricordare il “significativo messaggio” che ieri papa Benedetto XVI ha inviato all’Assemblea dell’Azione Cattolica, il Presidente dei vescovi italiani ha invitato i delegati dell’AC, provenienti da ogni diocesi del nostro Paese, a “rimanere nell’orizzonte della gente – quella che incontriamo nelle nostre Parrocchie e che fa umilmente storia –; bisogna rimanere ancorati alla solida terra del quotidiano, della vita dura e austera; dobbiamo arricchire questa insostituibile esperienza umana e popolare con gli elementi formativi prima accennati che voi conoscete per convinzione e per storia. Ritengo che – questi elementi – debbano essere rilanciati non tanto sul piano teoretico, ma sul piano della prassi ai diversi livelli dei nostri gruppi, perché i ragazzi, i giovani, gli adulti possano scoprire e far crescere la bellezza di una fede pensata e vissuta, testimoniata e annunciata in ogni ambiente e situazione”.
Infine, il pensiero corre al beato Giovanni Paolo II: “Il Santo Padre Benedetto XVI, che vogliamo ringraziare con affetto filiale e devota obbedienza per aver beatificato il suo amato Predecessore, diceva: “Ha aiutato i cristiani di tutto il mondo a non aver paura a dirsi cristiani, di appartenere alla Chiesa, di parlare del Vangelo. In una parola, ci ha aiutato a non avere paura della verità, perché la verità è garanzia di libertà”. E Benedetto XVI questa verità ce la presenta senza sofismi e fumosità, con il rigore disarmante e umile del suo Magistero; ma anche offre una testimonianza serena e amorevole sapendo, come il suo Predecessore, che l’evangelizzazione è aprirsi al mondo senza lasciarsi travolgere dal mondo”.
Nel concludere la sua omelia all’Assemblea dell’AC, il Presidente della Cei rivolge un invito ai presenti: “Nel decennio che i Vescovi italiani hanno dedicato alla sfida educativa, sarete anche voi, insieme alle molteplici realtà ecclesiali, dei riferimenti vivaci e generosi per i campanili e le piazze del nostro amato Paese. Come sempre, ci contiamo!”.

08 Maggio 2011

Agenda »

Mercoledì 01 Maggio 2024
LUN 29
MAR 30
MER 01
GIO 02
VEN 03
SAB 04
DOM 05
LUN 06
MAR 07
MER 08
GIO 09
VEN 10
SAB 11
DOM 12
LUN 13
MAR 14
MER 15
GIO 16
VEN 17
SAB 18
DOM 19
LUN 20
MAR 21
MER 22
GIO 23
VEN 24
SAB 25
DOM 26
LUN 27
MAR 28
Nessun Evento