Omelia di S.Em.za Card. Angelo Bagnasco nell’ambito dei lavori della 69ª Assemblea Generale (16-19 maggio 2016) – Basilica di San Pietro, 18 maggio 2016

Omelia di S.Em.za Card. Angelo Bagnasco nell’ambito dei lavori della 69ª Assemblea Generale (16-19 maggio 2016) - Basilica di San Pietro, 18 maggio 2016

Cari Confratelli nell’Episcopato, nel Sacerdozio e nel Diaconato
Cari Fratelli e Sorelle nella fede
 
Attorno all’unico altare ci stringiamo a Cristo, anzi, ci lasciamo stringere da Lui per crescere nella fede, nella speranza e nella carità. È Gesù, infatti, che ci raduna, è Lui che scalda i cuori con la sua Parola, è Lui che, con l’Eucaristia, ci dona la vita nuova, è Lui che alimenta la fraternità episcopale e presbiterale; è Gesù che rigenera la Chiesa, che rassicura tra le ombre del tempo, che ci purifica perché possiamo vedere le opere dello Spirito; è Lui che ravviva l’amore per le anime, l’inquietudine della missione, la carità pastorale; è Lui che ci ripete: “Non temete, sono con voi sempre!”. Che cosa saremmo senza di Lui? Che cosa sarebbe la nostra vita? “È il rapporto con Lui a custodirci – ci ha ricordato lunedì il Santo Padre –; è l’amicizia con il Signore a portarci ad abbracciare la realtà quotidiana con la fiducia di chi crede che l’impossibilità dell’uomo non rimane tale per Dio”.
 
            Vi ringrazio, cari Confratelli, perché avete accettato che fossi io a presiedere questa Eucaristia nel cinquantesimo della mia Ordinazione Sacerdotale. È per me una grazia che mai avrei pensato di avere: poter celebrare con voi questo anniversario. Nel mio, vorrei raccogliere pure i vostri diversi anniversari, anche se fossero già passati o fossero ancora da venire. Tutti condividiamo da tempo la grazia della vocazione; del mistero di poter parlare, noi poveri uomini, con l’Io di Cristo: “Io ti assolvo, io ti battezzo, questo è il mio corpo, questo è il mio sangue”. Nel sacerdozio si rivela la grazia di Dio, che a piccoli esseri umani affida se stesso. E nella sua audacia, troviamo una temerarietà che solo Dio può avere. ….
 

S. Em. Card. Angelo Bagnasco

18 Maggio 2016

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Servizio Nazionale per la pastorale giovanile Convegno Nazionale di pastorale giovanile "Domine, quo vadis?"
Il Convegno Nazionale di pastorale giovanile si svolgerà presso la Fraterna Domus di Sacrofano (RM) dal 6 al 9 maggio 2024 e vedrà il coinvolgimento di tutti gli Incaricati impegnati nella cura della pastorale giovanile italiana. L´obiettivo è quello di offrire traiettorie di futuro per il cammino dei giovani e degli adolescenti.
Come prendersi cura di qualcuno è un tema che da sempre affascina l’umanità. Abbiamo iniziato dalla semplicità di piccoli gesti di aiuto per poi definire nel tempo forme di cura organizzata sempre più evolute. La sapienza del cristianesimo e il senso di una solidarietà diffuse hanno generato l’ospedale insieme ad altre strutture specializzate. Nel tempo, tutti i paesi nel mondo si sono dotati di un sistema più o meno ampio di assistenza.In Italia, la cura delle persone affette da problemi di salute ha un carattere universalistico. Chiunque risieda, anche temporaneamente, sul nostro territorio ha diritto ad essere curato. Oggi, questo sistema presenta punti di crescente criticità. Cosa pensare? Che fare? Quali correttivi applicare? Quale contributo può dare la comunità cristiana?Sono alcune delle domande che questo convegno nazionale vuole affrontare.Per le modalità di iscrizione e il Programma provvisorio in continuo aggiornamento visita il Sito web del Convegno nazionale di Pastorale della salute CEINote organizzative