A Roma nel cimitero di Callisto sulla via Appia, deposizione di sant’Antero, papa, che, dopo il martire Ponziano, fu per breve tempo vescovo.
A Cesarea in Cappadocia, nell’odierna Turchia, il centurione san Gordio, martire, che san Basilio elogia come emulo del centurione presente sotto la Croce, poiché, durante la persecuzione di Diocleziano, confessò che Gesù era Figlio di Dio.
A Padova, commemorazione di san Daniele, diacono e martire.
A Pario in Ellesponto, nell’odierna Turchia, san Teógene, martire: sotto l’impero di Licinio, arruolato tra le reclute, essendosi rifiutato di prestare il servizio militare a motivo della sua fede cristiana, fu incarcerato, torturato e, infine, affogato in mare.
A Vienne, nella Gallia lugdunense, nell’odierna Francia, san Fiorenzo, vescovo, che prese parte al Concilio di Valence.
A Parigi, in Francia, deposizione di santa Genoveffa, vergine di Nanterre, che a quindici anni, su invito di san Germano vescovo di Auxerre, prese il velo delle vergini, confortò gli abitanti della città atterriti dalle incursioni degli Unni e soccorse i suoi concittadini in tempo di carestia.
A Lentini in Sicilia, san Luciano, vescovo.
Nel monastero di Mannemamy nel Kérala in India, beato Ciriaco Elia Chavara, sacerdote, fondatore della Congregazione dei Carmelitani di Maria Immacolata.