A Roma nel cimitero di Massimo sulla via Salaria nuova, santa Felicita, martire.
Presso Chiusi in Toscana, santa Mustìola, martire.
A Cizico in Ellesponto, nell’odierna Turchia, san Sisinio, vescovo e martire, che si tramanda sia stato dopo molti supplizi trafitto con la spada durante la persecuzione dell’imperatore Diocleziano.
A Metz nella Gallia belgica, ora in Francia, commemorazione di san Clemente, ritenuto primo vescovo di questa città.
A Mérida in Spagna, santa Lucrezia, martire.
A Konya in Licaonia, nell’odierna Turchia, sant’Anfilochio, vescovo, che, compagno di eremo dei santi Basilio e Gregorio Nazianzeno e loro collega nell’episcopato, fu insigne per santità e dottrina e sostenne molte prove per la fede cattolica.
A Parigi nella Gallia lugdunense, ora in Francia, san Severino, che, chiuso in una cella, attese alla contemplazione di Dio.
Ad Agrigento, san Gregorio, vescovo, che si tramanda abbia commentato i libri sacri, aprendo agli incolti i misteri divini.
Nel Brabante, nell’odierno Belgio nella cittadina in seguito insignita del suo nome, san Trudone, sacerdote, che donò i suoi beni alla Chiesa di Metz e costruì in questo luogo un monastero, in cui radunò molti discepoli.
Ad Alba in Piemonte, beata Margherita di Savoia, che, rimasta vedova, si consacrò a Dio nel monastero delle monache dell’Ordine dei Predicatori da lei fondato.
A Seul in Corea, santa Cecilia Yu So-sa, martire, che, vedova, privata dei beni e arrestata a causa della sua fede, fu sottoposta per dodici volte a interrogatorio e percossa fino a spirare, quasi ottuagenaria, in carcere.
Nel villaggio di Guadalupe nel territorio di Zacatecas in Messico, beato Michele Agostino Pro, sacerdote della Compagnia di Gesù e martire, che, in tempo di persecuzione contro la Chiesa, condannato a morte senza processo come complice di un delitto, subì il martirio che aveva ardentemente desiderato.
Presso Madrid in Spagna, beata Maria Cecilia (Maria Felicita) Cendoya y Araquistain, vergine dell’Ordine della Visitazione di Santa Maria e martire, che, durante la grande persecuzione, nella stessa notte in cui le sue consorelle erano state arrestate si consegnò spontaneamente ai miliziani e confermò insieme alle compagne con il supremo sacrificio la sua testimonianza di fede.