Prolusione del Card. Angelo Bagnasco alla 63ª Assemblea Generale – Roma, 23/27 maggio 2011

Prolusione del Card. Angelo Bagnasco alla 63ª Assemblea Generale - Roma, 23/27 maggio 2011
Venerati e cari Confratelli,
 
                                l’assemblea episcopale è un momento particolarmente intenso, che tocca la nostra identità di successori degli Apostoli mandati da Pietro a reggere le Chiese che sono in Italia. Riunirci in questa sede è di per sé richiamo alla fraternità apostolica − effettiva ed affettiva − che ci lega fra noi e con il Vescovo di Roma, ad un tempo anche primate d’Italia. Insieme a Benedetto XVI vivremo in questi giorni un momento tutto speciale nella basilica di Santa Maria Maggiore dove, con la recita del santo Rosario, rinnoveremo l’affidamento dell’Italia a Maria, nel 150° anniversario dell’unità nazionale. Diamo avvio intanto alla riflessione introduttiva, nella quale trovano eco spunti e stimoli pervenuti da varie parti, in ordine ad una lettura sapienziale della situazione generale in cui ci si trova, tendente a farsi − se possibile − sempre più complessa. Nell’ascoltarci l’un l’altro, ascoltiamo meglio il Signore e lo Spirito che ci parla attraverso la vita delle nostre comunità e le circostanze nelle quali deve incarnarsi l’annuncio del Vangelo. Nonostante le prove che ciclicamente la investono, l’umanità non è sempre pronta a volgere in positivo gli appelli che la riguardano, mentre cede alla spinta di ulteriori squilibri, mandando deserta l’esigenza di nuove «sintesi culturali umanistiche» (Benedetto XVI, Discorso per il 50° Anniversario dell’enciclica “Mater et Magistra”, 16 maggio 2011).

S. Em. Card. Angelo Bagnasco

23 Maggio 2011

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Come prendersi cura di qualcuno è un tema che da sempre affascina l’umanità. Abbiamo iniziato dalla semplicità di piccoli gesti di aiuto per poi definire nel tempo forme di cura organizzata sempre più evolute. La sapienza del cristianesimo e il senso di una solidarietà diffuse hanno generato l’ospedale insieme ad altre strutture specializzate. Nel tempo, tutti i paesi nel mondo si sono dotati di un sistema più o meno ampio di assistenza.In Italia, la cura delle persone affette da problemi di salute ha un carattere universalistico. Chiunque risieda, anche temporaneamente, sul nostro territorio ha diritto ad essere curato. Oggi, questo sistema presenta punti di crescente criticità. Cosa pensare? Che fare? Quali correttivi applicare? Quale contributo può dare la comunità cristiana?Sono alcune delle domande che questo convegno nazionale vuole affrontare.Per le modalità di iscrizione e il Programma provvisorio in continuo aggiornamento visita il Sito web del Convegno nazionale di Pastorale della salute CEINote organizzative