Scuola e Università

Messaggio della Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana in vista della scelta di avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica nell’anno scolastico 2011-2012

Messaggio della Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana in vista della scelta di avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica nell’anno scolastico 2011-2012
All’inizio del nuovo anno scolastico desideriamo far pervenire a ognuno di voi, studenti, genitori e docenti, il nostro saluto e il nostro augurio.

Per la Chiesa in Italia questo è un anno speciale, perché segna l’inizio di un decennio caratterizzato da una rinnovata attenzione all’educazione, riconoscendo nell’arte delicata e sublime dell’educare una sfida culturale e un segno dei tempi. Siamo convinti che la scuola costituisca un luogo irrinunciabile per promuovere l’educazione integrale della persona, come pure dell’importanza dell’insegnamento della religione cattolica, che permette di affrontare le questioni inerenti il senso della vita e il valore della persona alla luce della Bibbia e della tradizione cristiana. «Lo studio delle fonti e delle forme storiche del cattolicesimo è parte integrante della conoscenza del patrimonio storico, culturale e sociale del popolo italiano e delle radici cristiane della cultura europea» (Educare alla vita buona del Vangelo, n. 47).

Tale insegnamento si inserisce oggi nel processo di riforma della scuola italiana, mediante la proposta di nuovi traguardi per lo sviluppo delle competenze e di obiettivi di apprendimento nella scuola dell’infanzia e del primo ciclo, e con la prospettazione di competenze, conoscenze e abilità nel secondo ciclo. Siamo persuasi che la dimensione religiosa è costitutiva dell’essere umano e che l’insegnamento della religione cattolica può aiutare i giovani a interrogarsi e riflettere, per elaborare un progetto di vita capace di arricchire la loro formazione, con particolare riferimento agli aspetti spirituali ed etici dell’esistenza, stimolandoli a interpretare correttamente il contesto storico, culturale e umano della società, in vista del loro coinvolgimento nella costruzione della convivenza umana.

Gli insegnanti di religione cattolica, forti di una formazione umana e spirituale radicata nell’appartenenza ecclesiale e arricchiti nella cura costante di una professionalità adeguata alle nuove sfide culturali, si offrono come protagonisti, in sinergia con i colleghi delle altre discipline, di un’azione pedagogica illuminata dalla fiducia nella vita e dalla speranza, capace di raggiungere il cuore e la mente dei giovani, facendo leva sulle loro migliori risorse e proiettandoli verso quei traguardi di senso che lasciano intravedere la bellezza di una vita autenticamente buona.

Nell’anno scolastico 2009-2010 l’insegnamento della religione cattolica è stato scelto dal 90% delle famiglie e degli alunni delle scuole statali. Tale dato sale al 90,80%, se si tiene conto anche di quanti frequentano scuole cattoliche. L’alto tasso di adesione attesta la forza di attrazione di questa disciplina, di cui gli stessi avvalentisi sono i testimoni più efficaci. Proprio a questi studenti e alle loro famiglie chiediamo di incoraggiare positivamente quanti non l’hanno ancora scelta, affinché scoprano la ricchezza della dimensione religiosa della vita umana e la sua valenza educativa, finalizzata al pieno sviluppo della persona.

Roma, 22 novembre 2010

PRESIDENZA DELLA CEI

02 Dicembre 2010

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Come prendersi cura di qualcuno è un tema che da sempre affascina l’umanità. Abbiamo iniziato dalla semplicità di piccoli gesti di aiuto per poi definire nel tempo forme di cura organizzata sempre più evolute. La sapienza del cristianesimo e il senso di una solidarietà diffuse hanno generato l’ospedale insieme ad altre strutture specializzate. Nel tempo, tutti i paesi nel mondo si sono dotati di un sistema più o meno ampio di assistenza.In Italia, la cura delle persone affette da problemi di salute ha un carattere universalistico. Chiunque risieda, anche temporaneamente, sul nostro territorio ha diritto ad essere curato. Oggi, questo sistema presenta punti di crescente criticità. Cosa pensare? Che fare? Quali correttivi applicare? Quale contributo può dare la comunità cristiana?Sono alcune delle domande che questo convegno nazionale vuole affrontare.Per le modalità di iscrizione e il Programma provvisorio in continuo aggiornamento visita il Sito web del Convegno nazionale di Pastorale della salute CEINote organizzative