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Mercoledė 20 Gennaio 2010
Edilizia di culto, mostra sulle nuove chiese italiane   versione testuale

E' stata inaugurata il 20 gennaio a Roma presso la Galleria “Sala 1”, in piazza di Porta San Giovanni, l’esposizione “Nuove chiese italiane 5 - 21 progetti in concorso” promossa dal Servizio nazionale per l’edilizia di culto della CEI. La mostra sarà poi visitabile fino al 21 febbraio 2010, con ingresso libero, da martedì a sabato (dalle ore 16.30 alle 19.30), la domenica dalle ore 11.00 alle 13.00 e su appuntamento. Per quanto concerne il programma del 20 gennaio, l’apertura della Galleria è prevista per le 17.00, mentre alle ore 18.00 saranno presentati i concorsi e alle 19.30 sarà ufficialmente inaugurata l’esposizione. La presentazione dei concorsi è avvenuta il 20 gennaio alle 18.00, alla presenza di S.E. Mons. Mariano Crociata, Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana, e dell’architetto Pio Baldi, Presidente della Fondazione MAXXI del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Mons. Giuseppe Russo, Responsabile del Servizio Nazionale per l’edilizia di culto, introdotta gli interventi di S.E. Mons. Filippo Iannone, Presidente delle Giurie valutatrici e degli architetti vincitori: Vincenzo Corvino e Giovanni Multari, per la diocesi di Lodi, Corrado Scagliarini, per la diocesi di Macerata-Recanati-Tolentino-Cingoli-Treia e Riccarda Rigamonti, per la diocesi di Agrigento. La Conferenza Episcopale Italiana nel 2008 ha indetto la quinta serie di concorsi nazionali per la progettazione di complessi parrocchiali in tre diocesi italiane, rappresentative delle tre aree geografiche (nord, centro e sud). I concorsi per progetti pilota testimoniano l’interesse della Chiesa italiana per la qualità delle nuove architetture di chiese e sono nati per indicare un metodo di lavoro alle diocesi italiane. L’inquadramento culturale dell’iniziativa da anni rende possibile attivare ed alimentare il dialogo con il mondo dell’architettura in ordine all’approfondimento di temi quali la configurazione dello spazio sacro, la riconoscibilità dell’edificio di culto, le caratteristiche formali ed estetiche e gli aspetti funzionali delle opere in progettazione, nel rispetto di precisi parametri economici. Per quest’ultima edizione è stata scelta la procedura con forma anonima, per rendere ancora più obiettiva e imparziale la valutazione delle Giurie. Secondo una formula collaudata, gli architetti invitati hanno costituito con artisti e liturgisti le equipe di progettazione. La procedura dei progetti pilota è stata curata dal Servizio Nazionale per l’edilizia di culto.  Info su www.chiesacattolica.it/edculto.