» Chiesa Cattolica Italiana » Documenti »  Documenti ufficiali
Deliberazioni in materia tributaria canonica


Il progressivo avvio dal nuovo sistema di sostentamento del clero italiano ha messo in luce la necessità di indirizzi uniformi da parte dei Vescovi anche in alcune materie connesse con il sistema medesimo in forma più o meno diretta.
Si tratta, in particolare, di questioni relative alla impostazione di tributi canonici, che riguardano i sacerdoti insegnanti di religione nelle scuole pubbliche e gli Istituti diocesani per il sostentamento del clero.
Per le ragioni che vengono dettagliatamente espresse nella lettera del Card. Ugo Poletti, qui di seguito pubblicata, e nell´allegato appunto esplicativo, si è resa necessaria l´adozione da parte dei Vescovi di tre deliberazioni in materia con votazione a domicilio, ai sensi dell´art. 18 dello Statuto della C.E.I.
Si pubblica il risultato di dette votazioni, come proclamato nel Consiglio Episcopale Permanente del 12-15 gennaio 1987, e in proposito si ricorda che:
1) Il valore delle deliberazioni è quello stabilito dal richiamato art. 18 dello Statuto della C.E.I.: « A tali deliberazioni, quantunque giuridicamente non vincolanti, ogni Vescovo si atterrà in vista dell´unità e del bene comune, a meno che ragioni a suo giudizio gravi ne dissuadano l´adozione nella propria diocesi ».
2) La seconda deliberazione impegna direttamente la competenza e le scelte dei singoli Vescovi e quindi non presenta speciali problemi: il Vescovo emanerà un proprio decreto, che ricalcherà il testo della deliberazione approvata, precisando in particolare la misura dell´aliquota impositiva.
3) La prima e la terza deliberazione, invece, hanno bisogno di una determinazione ulteriore, perché il can. 1264, n. 1, prevede che la competenza a stabilire le « taxae » spetta alla riunione dei Vescovi della provincia ecclesiastica.
Tenuto conto però del fatto che a giudizio di molti sarebbe preferibile che tale ulteriore determinazione venga presa in sede di Conferenza Episcopale Regionale (per evitare difformità tra provincie ecclesiastiche della stessa regione e perché in Italia esistono ancora talune archidiocesi immediatamente soggette alla Santa Sede), il Consiglio Episcopale Permanente ha chiesto alla Presidenza della C.E.I. che, dopo aver sentito i Metropoliti interessati, presenti alla Congregazione per i Vescovi la domanda di poter procedere nel senso auspicato.
Non appena si sarà provveduto all’attuazione di detto indirizzo, si darà tempestiva notizia della risposta della Santa Sede, con precise indicazioni circa l´ulteriore modo di procedere.

CONSIGLIO EPISCOPALE PERMANENTE