Che dire di nuovo dal punto di vista teologico sull’IC dei fanciulli e dei ragazzi che non sia già stato detto? Da più parti e a più riprese sono stati sottolineate e approfondite le dimensioni teologiche fondamentali dell’IC, quali emergono dall’ordo rituale degli adulti (RICA):
- la globalità di un cammino organico, integrale, graduale ed esperienziale, che inserisce la celebrazione dei sacramenti in una iniziazione complessiva alla vita cristiana;
- l’ecclesialità del cammino e l’importanza della comunità quale soggetto e contesto dell’IC;
- il coinvolgimento personale ed effettivo dei soggetti, nell’attenzione antropologica alla loro storia personale e sociale;
- il primato dell’iniziativa di Dio (che si traduce nel primato della Parola e nella decisività della celebrazione sacramentale);
- l’unitarietà dei tre sacramenti, intorno al principio eucaristico, fons et culmen della vita sacramentale.
L’impressione iniziale è quella di un discorso più bisognoso di una seria ed effettiva declinazione pratica che di un approfondimento teorico. Mai come in questo campo il cammino verso un nuovo modello sacramentale e pastorale passa attraverso la passione e il realismo degli esploratori (coloro che testimoniano che “si può fare”), più che la teoria pur necessaria dei cartografi che tracciano le rotte senza percorrerle (coloro che affermano “si deve fare”).