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La Madonna del buon consiglio patrona degli albanesi


Fondazione Migrantes - La devozione è viva anche in Italia col pellegrinaggio degli immigrati ai santuari


CUNEO (Migranti-press) - 25 aprile 1993: IL Papa è a Scutari e pone la prima pietra del nuovo Santuario della Madonna del Buon Consiglio, distrutto dal regime comunista. Il Santo Padre ha riportato in quella città mariana una copia della Madonna del Buon Consiglio che era andato a prelevare il 22 Aprile a Genazzano, dove l´immagine è venerata dal 1478, da quando cioè, secondo la tradizione, la Madonna si trasferì miracolosamente da Scutari il 25 aprile di quell´anno, quando le armate ottomane invasero la città, roccaforte del cattolicesimo albanese. Anche quest´anno, il 27 maggio i cattolici albanesi di Roma e dintorni si recheranno in pellegrinaggio a Genazzano. Ma anche altrove è viva questa devozione. Riportiamo la cronaca del pellegrinaggio degli albanesi presenti in provincia di Cuneo, inviataci da direttore Migrantes diocesano, don Giuseppe Costamagna.
Più di trecento Cattolici Albanesi si sono dati appuntamento nel pomeriggio al Santuario della Madonna del Buon Consiglio di Castiglione Tinella (Alba) il 22 aprile in occasione della Festa della Madonna del Buon Consiglio, Patrona dell´Albania. L´iniziativa, promossa dagli uffici Migrantes delle diocesi della provincia di Cuneo, prevedeva nel primo pomeriggio, l´accoglienza dei pellegrini da parte della banda musicale, la processione e la Messa, celebrata in lingua albanese da un sacerdote italo-albanese, don Pasquale Ferraro, e animata dai canti del Paese delle aquile. Monsignor Diego Bona, Vescovo di Saluzzo e presidente nazionale di "Pax Christi", è stato l´ispiratore dell´iniziativa. "Questa iniziativa- dice don Eraldo Ferrero, direttore regionale della Migrantes - aveva lo scopo di promuovere all´interno della comunità cattolica albanese immigrata nelle nostre diocesi una maggior consapevolezza della loro identità religiosa e della loro appartenenza ecclesiale. Ma oltre a questo ha voluto anche offrire un´occasione di aggregazione e di condivisione fraterna della loro esperienza di migrazione". L´imma
gine della Madonna del Buon Consiglio da Scutari in Albania, dopo l´invasione mussulmana del 1467, fu portata a Genazzano presso Roma. Un pellegrino di Castiglione Tinella partì per venerare la Madonna a Genazzano e, di ritorno, riportò con sé una copia dell´immagine. Venne eretto un pilone e successivamente il santuario. Si consolidò così un asse storico tra Scutari, Genazzano e Castiglione Tinella. "Dopo la fuga dell´icona della Madonna dall´Albania, ora la fuga degli Albanesi in Italia…", è stato il commento di un partecipante. "Ho sempre saputo che la Madonna del Buon Consiglio è di Scutari. Io sono nato a Castiglione. Da ragazzo ho frequentato questa chiesa, - ha detto Mons. Bona - sono stato a Genazzano, poi ho visitato anche Scutari. Quando ho incontrato i fratelli dell´Albania ho pensato di fare quest´incontro per rinsaldare l´adesione tra loro e la Chiesa. Per me la Madonna del Buon Consiglio è la mia Madonna, ma anche quella dei fratelli albanesi. Pregare la Madonna insieme, è come un gesto di gratitudine, per restituire quello che abbiamo ricevuto da lei".
La banda musicale, l´accoglienza della gente di Castiglione, il clima di fraternità, ha conferito alla manifestazione la gioia di un incontro sincero e cordiale. "Sono venuto in Italia sei anni fa, - dice Albert - sono restauratore specializzato nel campo dell´iconografia dell´arte bizantina. Mi sento integrato e pienamente accolto qui da voi. Mia moglie lavora e i due figli vanno a scuola. Oltre alle esigenze economiche abbiamo chiaramente anche esigenze spirituali. Per questo siamo venuti qui, oggi. Conoscendoci l´un l´altro possiamo unirci e far conoscere un´altra realtà degli albanesi". Essersi sentiti a casa, essersi ritrovati con altri connazionali a venerare la Madonna è stato per Maria, una signora di Scutari che vive da parecchi anni a Cuneo, anche un´occasione per aumentare l´amicizia con il popolo piemontese.
Don Giuseppe segnala inoltre che il 10 giugno in una delle parrocchie della città
si celebrerà "Popolinsieme", festa conclusiva per le varie comunità cattoliche di immigrati che lungo il corso dell´anno si sono incontrate per la celebrazione dell´Eucarestia.